Netflix cancella Daredevil, ma potrebbe tornare su Disney+

Brutte notizie per i fan delle serie Marvel su Netflix.

Dopo la cancellazione di Iron Fist e Luke Cage, anche Daredevil chiude i battenti. Lo show con Charlie Cox era considerato il migliore tra quelli di Netflix, e nonostante la terza stagione si sia conclusa con un cliffhanger e diverse storie ancora da esplorare, purtroppo non vedremo mai un seguito… almeno su Netflix. In un comunicato stampa si legge infatti:

“Sebbene la serie di Daredevil su Netflix sia terminata, le tre stagioni prodotte finora resteranno disponibili per gli anni a venire, mentre il personaggio godrà di nuova vita in futuri progetti targati Marvel.”

Probabilmente quindi Daredevil potrebbe vedere nuova luce su Disney+, nuovo servizio in streaming di Disney che racchiuderà serie Marvel come quella di Loki e di Star Wars con The Mandalorian. Sarà improbabile tuttavia che Disney decida di continuare la serie iniziata su Netflix con gli stessi attori e sceneggiatori, ma la speranza è l’ultima a morire.

Dinsey+ sembra essere la ragione principale per cui Netflix stia chiudendo tutte le sue serie Marvel (di certo non poteva lamentarsi degli ascolti come per Iron Fist e Luke Cage), per cui anche il destino di Jessica Jones e The Punisher sarebbe appeso ad un filo, anche se quantomeno le stagioni attualmente in produzione dovrebbero comunque essere salve.

Daredevil è sicuramente la perdita più grande di Netflix, ma in futuro potremo consolarci con l’arrivo della serie live action di Cowboy Bebop, The Witcher e l’anime di Neon Genesis Evangelion, mentre qui trovate le uscite di dicembre.

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Andrea Giuliani

Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.