Questa recensione si potrebbe chiudere in qualche riga: siete fan sfegatati di Mario e, per qualche misterioso motivo non avete mai acquistato un Wii U? Avete finalmente l’occasione per recuperare un gran bel capitolo, sicuramente non innovativo e rivoluzionario ai livelli di un Super Mario Odyssey, ma assolutamente godibile e ricco di sfide.
Avete giocato New Super Mario Bros. U fino allo sfinimento? Diciamo che Nintendo non si è sforzata troppo per darvi nuovi motivi per acquistarlo, dato che le novità sono prossime allo zero. L’unico fattore a renderlo realmente appetibile, nel vostro caso, è l’assenza sulle scene, da poco più di 6 anni, di un Super Mario in 2D, causa di un insaziabile fame di salti, monetine da raccogliere e piante carnivore da schivare. Fattore che, conoscendo il super-fan Nintendo medio, potrebbe tranquillamente bastare ad una nuova run, complice la natura ibrida di Nintendo Switch (così da non dover più scegliere se giocare i 2 su 3DS o lo U su Wii U). Insomma, questa recensione servirà a ben poco, se non a rinfrescarvi la memoria. Ma ormai avete iniziato a leggere, quindi tanto vale arrivare alla fine, no?
Del resto, il gioco mantiene tutti i suoi pro, e un unico, grande contro, che all’epoca fece storcere il naso ai super-fan, già accennato nelle prime righe: pur presentando qualche novità, era ed è ancora oggi un more of the same. Ma fossero tutti così i more of the same: più di 80 livelli, decine di boss e di mini-boss arroccati sulle loro torri e castelli, pronti a sbarrarci la strada con ogni mezzo e ad impedirci di raggiungere il nostro obiettivo (quello sì, solito e ai limiti dell’estenuante): salvare Peach dalle grinfie di Bowser e dei suoi scagnozzi, i Bowserotti (eddai Mario, la Principessa porta un po’ sfiga, fai ancora in tempo a cercare un’altra donzella nel Regno dei Funghi).
E questo solo nella modalità storia “base”: nel pacchetto è infatti inclusa la campagna dedicata a Luigi, la rivalsa del fratello sfigato (chiamata New Super Luigi U) all’epoca pubblicata come DLC aggiuntivo, e, in piena tradizione Nintendo, lontana anni luce dalle pigre minestre riscaldate a cui ci hanno abituato tanti altri publisher. Altri 80 livelli, compressi e rivisti nel design, studiati per essere completati entro 100 secondi (contro i 500 del gioco base), e riadattati alle lievi ma sostanziali revisioni delle meccaniche di movimento di Luigi, dotato di salti più potenti, più tempo di planata, maggiore velocità, che lo rendono ancora più complesso da manovrare.
Il New Super Mario Bros. U originale era ed è ancora oggi un more of the same. Ma fossero tutti così i more of the same
Una sfida nella sfida, che alza drasticamente il tasso di difficoltà, dando pane per i denti dei giocatori più hardcore. Non che il New Super Mario Bros. U base sia semplice: certo, non c’è la stessa fretta e c’è tutto il tempo per raccogliere con calma le monete sparse qua e là per i livelli (e accumulare 1-up ogni 100 raccolte come tradizione, così da scongiurare gli invece facili e frequenti Game Over del fratello), ma ogni mondo, caratterizzato da diverse ambientazioni ed elementi (deserto – immancabile -, ghiaccio, acqua, in piena tradizione Super Mario World), nasconde tutta una serie di ostacoli non così semplici da superare, complice un level design, anch’esso come da tradizione, ineccepibile.
Ogni salto può tranquillamente proiettare verso un Goomba o una pianta carnivora pronta ad annullare i benefici dei power-up, ogni piattaforma dirige verso fiamme, lava, spuntoni che sbucano fuori all’improvviso, Koopa dotati di ali pronti ad interrompere la nostra parabola verso la salvezza, e tutto, tutto ciò che compare su schermo, per quanto sempre leggibile, è messo lì per colpirci, schiacciarci, toglierci il pavimento sotto i piedi.
Fortunatamente c’è anche un’ampia gamma di aiuti e gustosi power-up che facilitano la vita: dalle casette in cui raccattare poteri e 1-up (con mini-giochi basati su fortuna e riflessi) a i vari fiori di fuoco e ghiaccio (che bruciano i nemici o li congelano, mossa utilissima contro gli Koopa scheletrici, ad esempio), fino alle nuovissime ghiande (in versione normale e “P”) che trasformano Mario e soci in scoiattoli volanti in grado di compiere lunghe planate e di aggrapparsi ai muri, abilità utile per acciuffare le monete più in alto e sorvolare in tutta tranquillità le minacce di terra.
Potremo raccoglierne anche al di fuori dei singoli livelli, nella mappa principale, così da poterli strategicamente utilizzare prima di iniziare un livello in cui possono offrirci un vantaggio, o semplificarci la vita. Vera novità della versione Deluxe è invece la corona, appannaggio di una delle new entry nel cast dei personaggi giocabili, Toadette, che va a sostituire il Toad blu: indossandola diventerà Peachette, guadagnando l’abilità di planare, di camminare sull’acqua, e di compiere un doppio salto, utilissimi per salvarsi la pelle o per raccogliere Monete Stella più rognose.
Toadette/Peachette e Ruboniglio semplificano la vita dei giocatori di New Super Mario Bros. U Deluxe meno scafati
Si tratta di un personaggio pensato per una fascia di utenti meno scafata (con tanto di “Facile” stampato durante la schermata di selezione), che unito alla nuova possibilità di scegliere liberamente il personaggio con cui affrontare entrambe le modalità storia, anche giocando in solitaria, permette anche ai neofiti di completare New Super Mario Bros. U Deluxe senza troppa fatica. Una fatica ridotta al minimo sindacale con l’introduzione di Ruboniglio (lui è addirittura “Facilissimo”), precedentemente esclusiva di New Super Luigi U, che è persino immune agli attacchi dei nemici, ma è anche impermeabile ai power-up.
E una volta raccolta ogni singola moneta? Tranquilli, ci sono sempre le modalità extra ad arricchire il pacchetto, tornate anche loro dall’edizione Wii U e studiate tanto per il single player quanto, soprattutto, per il multiplayer: mi riferisco alle tostissime Sfide, che spaziano dall’evitare le palle di fuoco dei Koopa al completare un livello entro un certo limite di tempo, fino al planare senza sfiorare il terreno, alla Caccia alle Monete, in cui bisogna soffiare via agli avversari quante più monetine possibili, e alla Partita Turbo, un letale mix di competizione e cooperazione in cui i giocatori condividono il numero di vite a disposizione, e la raccolta delle monete velocizza lo scorrimento del livello, distruggendo nel giro di qualche secondo anni di amicizia per aver lasciato dietro qualcuno, o semplicemente per aver esaurito i 1-up dell’intera squadra. Piacevoli extra che estendono una longevità già di per sé buona.
Lo ribadiamo, anche se ormai lo avrete capito: New Super Mario Bros. U Deluxe è il same di un more of the same, con un numero di novità davvero risibile, tanto contenutistiche quanto tecniche (bello e colorato era su Wii U, e lo stesso vale su Switch, tanto in modalità docked quanto quella portatile, dove è ancor più definito e fluido). Due personaggi non sono sufficienti a motivare il riacquisto a chi lo ha già giocato all’epoca, poco ma sicuro, ma lungi dall’essere una mossa sbagliata quella di Nintendo: le vendite della sua nuova (splendida, permettetemi di aggiungere) console stracciano quelle del suo sfortunato precedessore, e ha perfettamente senso riproporre ottimi giochi ad un pubblico ora più ampio. Si può al massimo bacchettare la grande N per non essersi sforzata di introdurre novità degne di tale nome, che lo avrebbero reso più appetibile anche a chi ha divorato l’originale più di 6 anni fa, ma chi non ha mai avuto un Wii U in casa non ci farà troppo caso. Già, perché originalità o meno, personalità o meno, novità o meno, il ritmo di New Super Mario Bros. U Deluxe è forsennato, e la soddisfazione per un salto andato a segno è sempre palpabile, mentre lo stupore per aver preso una Moneta Stella apparentemente irraggiungibile (in particolare nella campagna di Luigi) o aver scoperto uno dei tanti, tantissimi segreti disseminati qua e là, dietro muri invisibili o al di là del cielo (e dei limiti dello schermo), non può che scaldare il cuore, un po’ come succedeva davanti al Super Nintendo, tanti anni fa. Belle sensazioni sempre condivisibili con altri giocatori (fino ad un massimo di 4), grazie all’immancabile multiplayer. La forza di Nintendo, del resto, risiede anche in quella sua capacità di mescolare sapientemente innovazione e nostalgia, complice un passato oggettivamente irresistibile, anche dopo 30 anni, e difficile da abbandonare. E New Super Mario Bros. U (Deluxe o meno) rappresenta proprio un tributo, assolutamente riuscito e divertente, a quell’intoccabile passato, prendere o lasciare. E poco importa che le novità già si contavano sulla punta di una mano su Wii U, e su Nintendo Switch sono ancora meno. Lo so già che lo ricomprerete comunque. |
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