20 Set 2021

Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno – Prince’s Edition – Recensione

Dopo la remastered del primo, delizioso Ni no Kuni, uscita su PC, PS4 e Nintendo Switch, Level-5 poteva forse esimersi dal riproporre sulla console ibrida della grande N anche il secondo, amatissimo capitolo? Ovviamente no, e dopo due anni possiamo finalmente godere delle gesta di Evan e Roland tra i pericoli del (neo-)regno di Eostaria, e dello splendido comparto grafico smaccatamente ghibliano anche in comodo formato portatile. Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno approda infatti sulla sola Nintendo Switch con un’edizione inedita (qui un pratico link per acquistarlo su GameStop), chiamata Prince’s Edition, molto simile alle GOTY Edition di cui pullulava il mercato qualche anno fa (ora rimpiazzate da Director’s Cut e affini).

Include il gioco base, chiaramente, già di per sé un valido motivo per acquistarla nel caso in cui ve lo foste perso al lancio (o ne sentiate la mancanza dopo averlo già divorato), ma soprattutto, il ricco parco DLC pubblicati post-D1 dal team, ovvero Sfida per Avventurieri, Il Labirinto del Sovrano Fantasma e Il Leggendario Libro del Mago, “ricco” perché oltre ad offrire una ventina di ore di gioco in più, che si aggiungono alle circa 40 dell’avventura base, arricchiscono e completano la trama, approfondendo come si deve la backstory di Roland (trattata forse un po’ superficialmente nel titolo principale).

Prima di entrare nel dettaglio della qualità del porting di Nintendo Switch, è bene specificare che contenutisticamente e ludicamente, il gioco resta il medesimo di 3 anni fa, ovvero un maestoso e fiabesco mix di azione e gioco di ruolo che ci vede sopravvivere a una congiura, ordita ai danni del piccolo principe Evan, detronizzato e reso orfano dal malvagio consigliere Ratoleon, nuovo, illegittimo re di Gatmandù. Il destino, però, aveva piani differenti: a salvarlo è infatti Roland, nientepopodimeno che un capo di stato della “nostra” dimensione che si ritrova misteriosamente in un altro mondo, nel posto giusto, al momento giusto. I due partiranno così per un’incredibile avventura, che li porterà a fondare un nuovo regno, quello di Eostaria, nato sotto la bandiera della pace e dell’uguaglianza.

Il gioco resta il medesimo di 3 anni fa, ovvero un maestoso e fiabesco mix di azione e gioco di ruolo

Vi invitiamo a leggere la nostra recensione originale per approfondire narrazione e soprattutto il gameplay, quest’ultimo reso ancor più dinamico e fisico rispetto al passato: smarcatosi dai turni, rimpiazzati da scontri in tempo reale più veloci e adrenalinici, è stato arricchito dai buffi Cioffi, di supporto al classico party da 3 (con ogni personaggio controllabile singolarmente dal giocatore). A donare un respiro ancor più ampio e stratificato all’esperienza, ci pensano poi le non troppo apprezzate (ma perlopiù facoltative) battaglie campali, e una vera e propria modalità gestionale con cui ampliare e migliorare il regno, con tanto di edifici da costruire (utili a potenziarci negli scontri diretti e a raccogliere materiali).

Ni No Kuni II Switch

Un breve cenno anche sui DLC, uniti da un filo rosso che li vede offrire (anche) delle sfide appositamente pensate per i giocatori più esperti, con tanto di labirinti e sezioni generate proceduralmente studiati per darci in pasto orde di nemici da massacrare in cambio di ricchi bottini. Ma non solo: o meglio, nel caso della Sfida per Avventurieri sì, si tratta esclusivamente di combattimenti su combattimenti da affrontare a muso duro. Stesso discorso, in parte, per Il Labirinto del Sovrano Fantasma e Il Leggendario Libro del Mago, ma entrambi i DLC si premurano anche di raccontare nuove storie, con il primo che vede il sovrano di un antico regno, Findrasil, originariamente situato sulle fondamenta dell’odierna Eostaria, tornare dai meandri dell’oblio per riprendersi ciò che gli spetta, mentre il secondo, contenuto si lega in parte al primo Ni no Kuni, in parte alla storia personale di Roland. Ciliegina sulla torta, ci saranno anche degli stili di combattimento nuovi di zecca con cui rendere ancor più variegati e divertenti i combattimenti. Insomma, una chiusura del cerchio dovuta e assolutamente gradita.

Ni no Kuni II: Revenant Kingdom - Prince's Edition annuncio

Veniamo ora alla vera novità, o meglio, alle differenze principali di questa edizione rispetto a quanto visto e giocato su PS4 e PC. Partiamo dicendo che sì, i compromessi tecnici ci sono, ma che lo splendido comparto ghibliano, depotenziato rispetto al primo capitolo per via dell’assenza di Studio Ghibli in cabina di regia, ma preservato dal coinvolgimento di Joe Hisaishi, compositore di Nausicaä della Valle del vento, alle musiche, e Yoshiyuki Momose, character designer di Una tomba per le Lucciole, Pom Poko, Porco Rosso e La città incantata, resta lì fedele al suo posto, tanto in modalità docked quanto in quella portatile, dove qualche imperfezione si nota meno per via dello schermo ridotto. L’impatto grafico generale è un po’ più sporco, tra un anti-aliasing lacunoso, una risoluzione più bassa, e un maggiore stacco tra gli splendidi personaggi e gli elementi sullo sfondo, un po’ più slavati.

Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno è bello anche su Nintendo Switch, ma i compromessi tecnici si vedono

Anche per il frame-rate si poteva fare di più, partendo ad esempio dal bloccarlo a 30 fps, così da evitare le evidenti fluttuazioni che lo affliggono. In alcuni momenti si va ben oltre i 30, con somma gioia della fluidità dell’immagine, così come quando si esplorano i dungeon, in cui si percepisce una confortevole stabilità. Nella mappa del mondo (in cui alcuni modelli poligonali risultano più grezzi ed evidenti) e negli scontri più concitati, però, il frame-rate scende e balla più frequentemente, in particolare nelle battaglie campali. Una via di mezzo più stabile sarebbe stata forse la soluzione migliore, ed è un peccato che il team non offra ai giocatori la possibilità di farlo (probabilmente perché non è riuscito a raggiungerla).

Nulla da dire sulla fruibilità: con il controller o in modalità portatile, con i Joy-Con, tutto fila liscio, anche gli scontri, ora più rapidi e scattanti, ma assolutamente sotto controllo anche su Nintendo Switch.

Conclusioni

La Prince’s Edition di Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno è semplicemente imperdibile tanto per gli amanti del genere quanto per quelli della serie che hanno atteso il porting per Switch per giocarlo. Idem per chi non disdegnerebbe una nuova run, da giocare magari in viaggio. I compromessi da accettare sono più o meno gli stessi di sempre: in cambio di potervi sparare le quasi 60 (!) ore di contenuto (tra avventura base e i 3 DLC) letteralmente ovunque, bus e treno inclusi, dovrete accettare un comparto tecnico meno esaltante, stemperato da un art design cartoon che risente meno della risoluzione ridotta e dei modelli poligonali più spigolosi, così come un frame-rate meno stabile, in media sui 30 fps ma con qualche picco positivo e altrettanti negativi. Un blocco dello stesso avrebbe giovato, poco ma sicuro, ma al netto delle sbavature, Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno è un gran bel giocare anche su Nintendo Switch.

Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno – Prince’s Edition è disponibile da GameStop Italia.

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