Potremmo senz’altro spendere parole encomiabili per definire quello che è stato, e che è, il meraviglioso mondo uscito dalle pagine dell’Abbecedabra di Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea. Potrebbe suonare come un’esagerazione, ma a quasi 7 anni dal suo debutto in Europa, il titolo di Level-5 ha letteralmente incantato gli addetti ai lavori e i videogiocatori di mezzo mondo.
Ni no Kuni ha visto all’attivo la partecipazione del talentuoso Studio Ghibli (La Città Incantata, Porco Rosso, Il mio vicino Totoro) che si è occupato della realizzazione degli artwork e delle animazioni del gioco. Questa collaborazione di spicco ha permesso a Level-5 di donare ancora più enfasi alle ben congegniate meccaniche GdR, al netto di qualche piccolissimo difetto.
E se, per qualche oscura ragione ve lo siete perso nella scorsa gen, potrete rimediare e godervelo con numerose migliorie grafiche apportate da QLOC su PC e PlayStation 4. Come scopriremo, Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea Remastered è un titolo che non sbiadisce mai, rinfrescando in noi le emozioni forti già provate qualche annetto fa.
Il protagonista di questa favola è Oliver, un normalissimo ragazzo di 13 anni, ben educato, che ama giocare con i suoi amici. Ma quando il destino decide di metterci lo zampino, perde la mamma all’improvviso. Un ricordo a lui molto caro è una bizzarra bambola, che si rianima grazie ai sentimenti e alla purezza del suo cuore. Il rinato fato (sì, il maschio della fata) con una lingua assai tagliente e un accento un tantino romanesco – almeno dalle nostre parti – chiederà l’aiuto del giovane convincendolo a diventare un mago e a salvare il suo mondo. E in tutto questo Oliver avrà la possibilità di resuscitare la madre e finalmente riabbracciarla.
Una storia che, diciamoci la verità, mette i brividi solo a leggerne l’incipit, ma che si rivela anche ricca di valori. Ma Ni no Kuni non è “solo” questo: nella scorsa gen ha messo un punto fermo al genere JRPG, rievocando i grandi classici e rinnovandosi con caratteristiche di raccolta di famigli (piccoli mostriciattoli) sulla falsa riga dei Pokémon.
Ni no Kuni Remastered è una meravigliosa favola!
A proposito di famigli, quest’ultimi sono il cuore pulsante delle battaglie di Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea, che una volta schierati in battaglia potranno combattere anche al posto dei protagonisti, sfoderando tecniche di svariata natura, da magiche a strettamente corpo a corpo in base alla loro razza. Ma il punto forte è sicuramente la possibilità di muovere il personaggio liberamente sul campo di battaglia, avendo così un approccio alla stessa estremamente più tattico e coinvolgente. L’aspetto strategico nelle battaglie non è minimamente da sottovalutare, perché vi permette di annullare in qualsiasi momento ogni vostra azione e concentrarvi sulla migliore controffensiva.
E fidatevi, districarvi abilmente con questo gameplay potrebbe darvi qualche grattacapo, almeno agli inizi: niente che non si possa risolvere con una bella dose di allenamento e tante battaglie. Un aspetto negativo, se così vogliamo definirlo, è una certa ridondanza e a volte quel senso di monotonia nel rifare continuamente sempre le stesse cose, comprese le missioni secondarie: ma questo è un fattore comune di quasi ogni GdR che si rispetti. Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea Remastered è un gioco che regala parecchie soddisfazioni agli amanti del genere, e la raccolta di circa 350 famigli da far crescere, accudire ed evolvere vi farà passare ore e ore in questa fiaba interattiva.
Se ne parlerà per gli anni a venire
Fondamentalmente l’anima di gioco è rimasta la stessa, ma quello che è cambiato (e non è poco) è la pulizia delle texture e il framerate che arriva fino a 60 FPS. Abbiamo giocato al titolo di Level-5 su PlayStation 4 Pro, provando entrambi i settaggi: 4K/30 FPS e 1440P/60 FPS. Possiamo dirvi con certezza che giocare con un framerate più stabile, a “discapito” di una minore risoluzione delle texture (ma sempre più alta dei 720P di PS3 e Nintendo Switch) è sicuramente la più consigliata e funzionale; anche perché il 4K “nativo” non ci è sembrato così brillante. Se siete possessori di un PC da gaming, allora potrete godere dell’esperienza migliore: 4K e 60 FPS.
Al di là di questi dati prettamente tecnici, Ni no Kuni Remastered è un gran gioco, un’opportunità di addentrarsi in due fantastici mondi con abitanti dalle anime gemellate, di scoprire perché i cuori delle persone sono infranti e tristi, ma soprattutto di godersi una meravigliosa favola che sicuramente non vi lascerà indifferenti. E proprio a proposito di trama, la possibilità di scegliere la difficoltà “Facile” consente di concentrarsi maggiormente sulla storia con battaglie meno impegnative per i neofiti.
Lasciateci spendere due parole lodevoli sulla colonna sonora di Joe Hisaishi, già famoso per le collaborazioni con Hayao Miyazaki, che esprimono meglio di centomila parole le emozioni che si vivono procedendo di pari passo con l’avventura. Riteniamo che questo aspetto, insieme all’inconfondibile stile artistico di Studio Ghibli, sia un fiore all’occhiello di Ni no Kuni: La Minaccia della Strega Cinerea Remastered.
Forse potremo addirittura romanzare in senso lato, ma Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea Remastered si conferma ancora come uno di quegli esponenti di un genere videoludico di cui “se ne parlerà per gli anni a venire”. Una direzione artistica di alto livello, grazie anche alla collaborazione con Studio Ghibli, una trama fiabesca ed emozionante, e un combat system abbastanza profondo, rendono Ni no Kuni un titolo da giocare assolutamente. A maggior ragione adesso che è disponibile una versione Remastered, che consente di godere l’esperienza a una risoluzione fino a 4K e un framerate più che stabile su PS4 e PC (gli utenti Nintendo Switch dovranno accontentarsi dell’edizione standard a 720P). Chiunque non abbia avuto modo di giocarlo nella scorsa gen, o semplicemente vuole indossare nuovamente i panni di Oliver e soci, allora dovrebbe farci seriamente un pensierino. |
Commenti