PS Vita è una console dalla strana storia: uscita nel 2012, in America ed Europa è stata ben presto abbandonata in favore di 3DS e giochi mobile, mentre in Giappone continua tutt’ora a spopolare come rifugio per moltissimi titoli di nicchia, jRPG e indie (Compile Heart e Idea Factory sono tra i maggiori produttori sulla console), per non parlare dei dating sim.
Uno dei motivi per cui la portatile Sony non ha avuto particolare successo è l’alto costo delle cartucce (PS Vita supporta solo le cartucce proprietarie Sony), che ha spinto molti publisher ad abbandonarla. Ebbene, questo potrebbe non essere più un problema, perché sembrerebbe che Sony abbia deciso di interromperne la produzione a partire dalla fine dell’anno fiscale, ovvero il 31 marzo 2019 (almeno secondo Kotaku).
Ciò non significa che PS Vita sia arrivata alla fine del suo corso vitale, dopotutto in madrepatria è ancora piuttosto popolare: infatti nessuno vieta di rilasciare giochi per la console in formato digitale. Atlus è tra le prime che non sembra voler abbandonare la portatile, basta pensare a Catherine: Full Body, quindi non disperate cari proprietari di PS Vita, il Giappone è sempre con voi!
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