Speciale 18 Feb 2025

Ninja Gaiden: tutti i titoli della serie e dove giocarli

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Sulla via del Drago

Il ritorno della storica serie di Ninja Gaiden era nell’aria già da un po’. Del resto, nonostante la mancanza di informazioni concrete, l’annuncio di Ragebound aveva infiammato le speranze dei fan, lasciando intendere che qualcosa stava effettivamente bollendo in pentola in casa Team Ninja.

Alla fine, l’ultimo Xbox Developer Direct ha confermato queste sensazioni, alzando il sipario non solo su Ninja Gaiden 4, capitolo nuovo di zecca della saga in arrivo già quest’anno, ma anche su Ninja Gaiden 2 Black, remake del titolo del 2008 già disponibile su PC, PS5 e Xbox Series X|S e ottimo antipasto in attesa del lancio del nuovo episodio.

Se siete cresciuti, come me, a pane e giochi d’azione, saprete bene che la serie Ninja Gaiden resta ad oggi una delle saghe più iconiche del mondo dei videogiochi: sin dal suo debutto sul mercato, il titolo si è distinto per la presenza di uno stile smaccato e di sistema di combattimento frenetico e votato all’azione. Con il quarto capitolo, Team Ninja punta molto in alto e sopratutto a preservare tutti quegli elementi che hanno reso grandi ed indimenticabili le avventure di Ryu Hayabusa, perfezionando al tempo stesso la formula grazie al prezioso supporto alla sviluppo di Platinum Games. 

Se anche voi non vedete l’ora di mettere le mani sul nuovo Ninja Gaiden o se siete tra coloro che non conoscono la saga e vogliono recuperarla, in questo articolo trovate una lista di tutti i titoli della serie con qualche consiglio su come trovarli facilmente in attesa dell’uscita del nuovo capitolo. 


La serie di Ninja Gaiden affonda le sue radici nell’epoca 8 bit. L’originale primo capitolo, infatti, ossia quello che ha dato vita al franchise insieme alla sua controparte per la sala giochi, debuttò – pensate bene – nel 1988 su NES. Si trattava sostanzialmente di un platform action in cui il giocatore era chiamato a guidare il ninja Ryu Hayabusa in una delicata missione di vendetta. Insomma fin qui, niente di particolarmente innovativo, se non fosse per alcune caratteristiche peculiari che riuscirono a conquistare sin da subito i giocatori più esigenti, decretandone, infine, il successo.

Al di là del gameplay ben assestato, ad esempio, Ninja Gaiden viene ricordato per essere il primo videogioco ad utilizzare le cutscenes in chiave narrativa, con un costante sviluppo della trama attraverso sequenze animate che ai tempi lasciarono a bocca aperta i giocatori per il modo in cui la storia veniva proposta. Inoltre, già all’epoca l’avventura poteva contare su un elevato livello di difficoltà, elemento che poi sarebbe diventato centrale nelle avventure successive. 

Anche i due seguiti, usciti sempre NES, Ninja Gaiden II The Dark Sword of Chaos (1991) e Ninja Gaiden III The Ancient Ship of Doom (1991) proposero la stessa identica formula, ma con l’aggiunta di migliorie e ottimizzazioni sul fronte tecnico, nuove mosse e diverse altre novità. Tuttavia, il terzo capitolo fu tra tutti quello più criticato poiché, a differenza del precedente, il livello di sfida era sin troppo tarato verso l’alto. Cosa che rese l’esperienza fin troppo frustrante, anche per via della mancanza di checkpoint.

Prima di arrivare alla storica serie reboot, Ninja Gaiden, però, ricevette anche diverse altre versioni, come la splendida rielaborazione per Master System nel 1992 (sviluppata da SEGA con licenza di Tecmo) e persino una versione per Game Boy e Game Gear che riproposero in maniera convincente le avventure dell’amato Ninja in formato portatile. 


Per preparavi al meglio ad affrontare le avventure di Ninja Gaiden 4, non è necessario recuperare i titoli della serie 2D. Tuttavia, se volete davvero farvi una cultura sulla storica serie Koei Tecmo sappiate che se avete un abbonamento a Nintendo Switch Online nel catalogo dei titoli per New trovate il primo Ninja Gaiden del 1988.



Ad eccezione di Ninja Gaiden X uscito su dispositivi mobili in Giappone, da quel 1992, l’IP di Tecmo saltò quasi del tutto diverse generazioni di console per poi tornare bella pimpante su Xbox con il leggendario Ninja Gaiden del 2004 firmato da Tomonobu Itagaki, cui hanno fatto seguito diversi altri capitoli.

Sviluppato da Team Ninja, Ninja Gaiden debuttò sul mercato con l’obiettivo di rilanciare in forma moderna le avventure di Ryu Hayabusa. Il titolo si colloca cronologicamente prima rispetto agli eventi raccontati agli albori del franchise ed è considerato oggi dai fan come uno dei migliori titoli della saga poiché capace di alternare sapientemente scontri frenetici, intense boss fight e puzzle ambientali. Il gioco, tra l’altro, viene ricordato anche per essere uno dei più impegnativi della serie con nemici alquanto agguerriti e capaci di infliggere danni fatali al giocatore anche al primo errore.

Nel 2005 il gioco ricevette poi anche una versione aggiornata chiamata Ninja Gaiden Black che introdusse due nuovi livelli di difficoltà, nuovi costumi, nuovi scenari, filmati e una nuova modalità di gioco, composta da missioni singole. Due anni dopo, il gioco approdò, infine, anche su PS3 in una versione Sigma, una riedizione che includeva al suo interno diverse migliorie sul fronte grafico e vari ritocchi al gameplay, con tutta una serie di nuove aggiunte, tra cui nuove armi e ben 3 livelli aggiuntivi giocabili nei panni di Rachel, un nuovo personaggio femminile.


Ninja Gaiden 2 debuttò, invece, nell’estate del 2008 in esclusiva su Xbox 360. Con questo sequel, il team cercò di ampliare e perfezionare la già ottima formula del primo capitolo, ascoltando i feedback degli utenti e cercando di costruire un’esperienza ancor più intensa e violenta.

Tra le novità introdotte vi era, ad esempio, la possibilità di amputare intere parti del corpo dei nemici per indebolirli e persino di decapitarli, una volta mozzati gli arti (cosa che rendeva gli scontri ancor più sanguinolenti e spettacolari). L’IA nemica, inoltre, era stata notevolmente migliorata con gli avversari che tendevano a tenere la guardia abbassata per scagliarsi continuamente contro il giocatore con poderosi fendenti.

Come per il primo episodio, anche il sequel ha poi debuttato in versione Sigma nel 2009, introducendo ulteriori correzioni e aggiunte rispetto alla controparte originale. Sulla base di questa edizione è stato poi sviluppato anche il recente remake realizzato in Unreal Engine 5: Ninja Gaiden 2 Black, già disponibile, come detto in apertura, su PC, PS5 e Xbox Series X|S. Questa edizione definitiva non aggiunge contenuti di peso, ma permette semplicemente di godere di tutte le migliore e le aggiunte di Sigma, in una veste grafica più moderna.


Con la pubblicazione del terzo capitolo, la serie andò poi incontro al suo triste declino. Ninja Gaiden 3 viene sicuramente considerato dagli appassionati come il capitolo più controverso e meno riuscito della saga per via in primis di un livello di sfida neanche lontamente paragonabile a quella degli storici primi episodi e per una narrativa priva di mordente.


Team Ninja provò poco dopo a correggere in parte il tiro con la versione Razor’s Edge, che presentava una difficoltà completamente rivista e aggiustamenti al gameplay, senza tuttavia riuscire ad avvicinarsi all’eccellenza dei primi due indimenticabili episodi.


Se volete recuperare o rigiocare i primi tre storici capitoli della saga reboot di Team Ninja, il modo migliore per farlo è approfittare della presenza della Ninja Gaiden: Master Collection che include al suo interno Ninja Gaiden Sigma, Ninja Gaiden 2: Sigma e Ninja Gaiden 3: Razor’s Edge (ossia le versioni definitive dei tre episodi). La collezione è disponibile per PC, PS4, PS5, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X|s e Game Pass.

Vi ricordiamo anche che è disponibile da pochi giorni anche il remake del secondo capitolo, Ninja Gaiden 2: Black è ora disponibile ora PC, PS5 e Xbox Series X|S.


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