Prima prova su strada per il 2DS!
Ieri siamo stati colpiti da un fulmine a ciel sereno: come ben saprete, Nintendo ha annunciato il 2DS, una versione riveduta e corretta del 3DS. La grande N ha deciso di lanciarsi nella produzione di una console senza l’ausilio del 3D stereoscopico, ma che sarà comunque in grado di far girare tutti i titoli della line-up del 3DS, senza contare la retrocompatibilità al DS (a questo proposito siamo curiosi di capire come si muoverà Nintendo per far girare titoli come Zelda Phantom Hourglass NdDye), strizzando l’occhio alla fascia kids e alle mamme preoccupate dall’effetto 3D, che non conoscono l’esistenza dell’apposito selettore, oppure del filtro famiglia.
Ad ogni modo, il web si è subito scatenato con le consuete parodie, come si conviene ad ogni annuncio importante: in poche ore ne abbiamo viste di tutti i colori, ed oggi siamo qui a parlarvi della console, che abbiamo potuto provare negli uffici di Nintendo Italia.
Nintendo ha abbandonato la tradizionale forma a conchiglia per questo suo restyle. Fondamentalmente il 2DS è molto simile al 3DS completamente aperto, seppur lo sorpassi di alcuni centimetri in larghezza, mentre in altezza la dimensione è di poco superiore a quella del suo illustre predecessore, mentre pesa 25 grammi in meno. Di certo c’è soltanto un fatto: questo nuovo restyle, permette di avere più grip e sarà probabilmente più comodo per giocare da sdraiati. I tasti sono praticamente identici alle vecchie versioni (parlando della qualità dei componenti), anche se il nuovo schema di composizione della console, permette di distendere meglio i pollici tra i tasti e lo stick analogico, mentre i tasti dorsali sono notevolmente migliorati. La sensazione è infatti quella di trovarsi tra le mani un joypad, piuttosto che una console portatile dato che donano un inedito feedback agli indici. Non sarà fine e bello da vedere come Nintendo ci ha fin’ora abituati, ma il 2DS è decisamente più ergonomico e adatto al gioco rispetto al 3DS, sempre che siate in grado di fare a meno dell’effetto 3D.
Il tasto Home è stato rinnovato in maniera importante e risulta più comodo ed efficace. Pur trovandosi sempre al centro della console, è finalmente più grande, grazie al riposizionamento dei tasti Start e Select, che sono stati rilegati sotto ai tasti nella parte destra della console, mentre l’ingresso jack è stato spostato nella parte sinistra. Non ho avuto modo di provare la console con un headset (mea culpa), ma non credo che questro spostamento possa rappresentare un grosso problema. E com’era (purtroppo) facilmente prevedibile, lo speaker mono non rende fruibile un ascolto chiaro e piacevole. È stato poi rimosso lo slide del Wi-fi, attivabile soltanto dal touch screen, da cui sarà possibile controllare anche i 5 gradi di retroilluminazione degli schermi. Non è stata eliminata la fotocamera posteriore a due obiettivi e ovviamente il risultato dei nostri scatti non sarà fruibile in 3D per ovvie ragioni, ma la qualità delle foto risulta invariata e come di consueto, sarà possibile giocare con luci, forme e colori senza problemi con l’edito della console. L’alloggio del pennino è stato spostato nella parte destra, poco sopra allo slot per la scheda SDHC, che sarà inclusa nel formato da 4GB (contro i 2GB offerti con il 3DS), mentre sul fianco sinistro troviamo il solitario selettore del volume. Com’era facilmente prevedibile, nella parte superiore della console, troviamo l’alloggio delle schede di gioco, insieme al connettore del caricabatterie, che sarà incluso nella confezione, insieme alle 6 carte RA (sono curioso di capire come funzioneranno senza l’ausilio del 3D stereoscopico NdDye), mentre nella parte inferiore troviamo il tasto Sleep e due agganci per i laccetti di sicurezza.
Com’è riuscita Nintendo a risparmiare sulla produzione del 2DS? Semplice, il trucco riguarda gli schermi, o meglio lo schermo: seppur diviso in due parti, il 2DS è costituito da un solo schermo touch. Ovviamente, soltanto la parte inferiore, reagirà ai nostri tocchi, mentre la parte superiore è stata privata delle sue funzionalità, grazie all’inserimento di un sottile strato di plastica. Non è facile da capire al tatto, ma non mi stupisco di questa scelta; non c’è bisogno di scandalizzarsi, dato che fondamentalmente il costo di produzione di uno schermo più grande, è sicuramente inferiore a quello di due schermi distinti. Quindi, la qualità del touch screen, resta del tutto invariata rispetto ai precedenti modelli.
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Nintendo 2DS Trailer d’annuncio
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IN CONCLUSIONE…
Il primo impatto con il 2DS è stato sorprendentemente buono: a discapito del design che non rispecchia l’elegante stile Nintendo, mi sono ritrovato tra le mani una console estremamente comoda da utilizzare, grazie al riposizionamento dei controlli, dovuti all’assenza della tradizionale apertura a conchiglia. Se il prezzo di €129,99 verrà confermato, Nintendo potrà scagliare una freccia dal suo arco che pesa come un macigno: il 2DS è un prodotto rivolto prevalentemente ai bambini e alle mamme preoccupate dal 3D e le line-up di DS e 3DS sono un ottimo biglietto da visita, insieme ad un prezzo tutto sommato abbordabile. Certo, questa piattaforma ibrida non è in fin dai conti molto portatile in senso stretto: non ci sarà possibile custodirla nelle tasche dei pantaloni e non potremo uscire di casa senza una custodia, per evitare di rovinare gli schermi. Inoltre, la scelta del 12 Ottobre, non è per niente casuale, infatti in tale data arriveranno nei negozi anche Pokèmon X e Y e se conoscete l’universo della grande N, converrete con me che questi due titoli possonon tranquillamente traghettare in buone acque il 2DS, senza tirare in causa l’appeal altisonante di Super Mario in tutte le sue forme e trasformazioni.
Resta soltanto un piccolo ossimoro, a mio modesto modo di vedere: perchè nella confezione del 3DS era presente una SD da 2GB, mentre in questa versione “economica”, non dovremo acquistare un caricabatterie e avremo anche disposizione una SD Samsung da 4GB?
Il 2DS piacerà alle mamme ed anche ai bambini, e se i giocatori più adulti sapranno soprassedere all’estetica non proprio in linea con gli standard di Nintendo, potranno avere tra le mani una console decisamente comoda per il suo utilizzo fondamentale. Non credo si tratti di un mezzo passo indietro sul 3D, ma bensì di una mossa furba, volta ad affossare definitivamente PS Vita (ben venga la concorrenza), passando dai bambini. In definitiva, il 2DS è promosso, oppure bocciato? Riprenderemo questo discorso tra qualche mese, quando potremo testare in lungo e in largo la piccola di casa Nintendo, con delle prolungate sessioni di gioco volte anche a valutare la durata della batteria (che stando ai dati ufficiali di Nintendo, durerà dalle 3,5 alle 5,5 ore per i giochi del 3DS), e a tutti gli altri elementi che ne caratterizzano l’esperienza globale.
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Nintendo 2DS – Galleria Immagini
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