Nintendo ha sempre creato con molta passione i suoi videogiochi, ricercando soprattutto il massimo della qualità per le sue IP di punta. Come ne abbiamo già parlato ieri, il producer della serie di the Legend of Zelda, Eiji Aonuma, ha annunciato che il sequel della famosa saga è stato rinviato alla primavera del prossimo anno per garantire il massimo delle aspettative. Questa, però, non è stata una notizia che il mercato azionario ha preso molto bene.
Il rinvio, infatti, ha comportato una perdita del 4% di azioni alla borsa di Tokyo per Nintendo Corporation. A segnalare la notizia è stato Bloomberg che ha affermato che diversi azionisti e finanziatori sono preoccupati di questa scelta. Il ritardo di questo gioco potrebbe compromettere i guadagni del prossimo anno fiscale.
Insieme al calo in borsa, l’analista di Ace Research Institute, Hideki Yasuda, pone l’attenzione sulle vendite di The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2. Secondo l’analista, si stima una vendita di circa dieci milioni di copie nel periodo di lancio. Per questo, il suo rinvio inciderebbe non di poco sui guadagni di Nintendo in quest’anno fiscale.
Confidiamo che Nintendo abbia deciso di rinviare il titolo per perfezionarlo e per renderlo degno della qualità che ha sempre offerto nei suoi titoli. Inoltre, questo potrebbe lasciare spazio anche alle altre IP in arrivo quest’anno, come Splatoon 3, Xenoblade Chronicles 3 e Pokémon Scarlatto e Violetto.
La casa nipponica, inoltre, si aspetta di concludere l’anno fiscale con almeno 200milioni di software venduti rispetto ai 231milioni dell’anno scorso, cosa più che fattibile, dati gli importanti titoli in arrivo. Fate sapere cosa ne pensate della scelta di Nintendo sul nostro gruppo Facebook.
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