News 29 Ago 2013

Nintendo si aspetta 5 milioni di 3Ds venduti in Giappone nel 2013

Satoru-Iwata-Phoenix-Wright

Per quanto il mercato stia raggiungendo un punto critico, dovuto principalmente al ricambio generazionale ormai alle porte e alla saturazione della domanda per i prodotti fruibili già da diverso tempo, con il recente annuncio del Nintendo 2Ds la grande chioccia di Kyoto ha fatto intendere come il 3Ds sia una console nel pieno vigore della propria emivita commerciale, un prodotto anzi ideale per essere designato come il centro sul quale investire ulteriormente e raggiungere nuove vette e nuove cifre.
Le vendite certamente confermano questa tendenza. Nel 2012 il 3Ds ha infatti venduto ben 5.5 milioni di unità nel solo Giappone, e tutt’oggi è l’unico prodotto hardware del settore che settimanalmente fa registrare ottimi dati di vendita con constanza e regolarità (sempre in Giappone, si parla di una media di circa 50.000 scontrini battuti).

Le parole di Satoru Iwata in persona chiarificano questo ruolo da “cavallo di razza” del 3Ds:

“Sempre più media sono concordi nel pronunciare la scarsa salute del business che riguarda il settore hardware-videoludico. Io non mi trovo affatto d’accordo; direi infatti che questo non vale  per il 3Ds, almeno in Giappone.”

L’obiettivo di Nintendo sembrerebbe essere quello di vendere 18 milioni di unità nel Mondo entro la fine dell’anno fiscale, rendendo quindi il traguardo dei 5 milioni di 3Ds in Giappone un semplice passaggio intermedio. In tre settimane scarse, dalla fine di Luglio fino ad oggi, sono stati venduti globalmente ben 1.4 milioni di 3Ds, un dato significativo se comparato con la “diretta concorrenza” di Sony che con PsVita ha venduto invece “solo” 600.000 pezzi.

Con le prossime uscite di Pokèmon X/Y, Monster Hunter 4, Professor Layton vs. Ace Attorney, e il nuovo capitolo di Zelda ormai in arrivo, il futuro sorride al 3Ds (e pure al suo particolare fratello in due dimensioni): le proiezioni di vendita stimate da Nintendo dovranno quindi principalmente confrontarsi con la ricezione che questi titoli “pesanti” avranno in terra nipponica.

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