Sono passati quasi cinque anni da Octopath Traveler (acquistabile qui), un’esperienza allora inusuale nella libreria di Square Enix e Nintendo. Otto personaggi, le cui storia andavano a intrecciarsi in un disegno più grande. Ma soprattutto, animati da un motore di gioco nuovo e innovativo. L’idea di ripescare dal passato per creare qualcosa di nuovo è molto romantica, soprattutto se si pensa ai giochi di ruolo giapponesi.
Un genere con una certa anzianità sulle spalle, vero e proprio simbolo di un tipo di offerta ludica, tutta orientale. La pixel art si fondeva alle tre dimensioni, con giochi prospettici e una qualità dell’immagine nitida e pulita. Un contrasto meraviglioso, che rifuggiva dal realismo imperante di altre produzioni (anche nel genere) per offrire qualcosa di nuovo, seppur familiare.
Da allora l’HD-2D ne ha fatti di passi in avanti, dando forma a titoli come Live a Live e Triangle Strategy. Octopath Traveler 2, acquistabile su GameStop, è solo l’ultimo tassello di un percorso, che si pone l’obbiettivo di migliorare quanto visto nell’originale. All’epoca lo premiammo con un buon voto, ma alcune criticità rendevano l’esperienza mano coesa di quanto ci si aspettasse. Sarà andata meglio questa volta?
Tagliando i ponti con l’originale, Octopath Traveler 2 ci porta nelle terre di Solistia, con i suoi due continenti divisi dal mare. Le due grandi distese di terra sembrano quasi in conflitto tra loro, contrapposte una di fronte a l’altra, come i vari temi che vengono affrontati nel gioco. Gli otto protagonisti provengono da ambienti e contesti molto diversi tra loro, un’ottima opportunità non solo per dare vita a elementi di gameplay unici, ma anche per mettere in scena contrapposizioni e punti di vista differenti.
La scelta iniziale è molto difficile, e già questo fa capire quanto Octopath Traveler 2 sia riuscito a dare vita a personaggi davvero interessanti. A meno che non siate persone che agiscono d’istinto, scegliere con chi iniziare vi richiederà qualche minuto, perché i diversi background lasciano presagire – in ogni caso – l’inizio di un viaggio interessante. Partitio, il mercante, è di animo buono e sull’arte della compravendita si è fatto le ossa. Ma è anche un personaggio ambizioso, che odia le ingiustizie e ambisce a creare un mondo senza condizioni inique. Potremmo dargli del comunista, in un certo senso, col suo obbiettivo di ridistribuire la ricchezza.
Agnea è una giovane ragazza, nata e cresciuta in un piccolo villaggio. Il suo sogno è di seguire i passi della madre, letteralmente. Diventare una danzatrice come lei, ma ancor di più trasformarsi in una stella dello spettacolo. Un’ambizione molto attaccata alla realtà, seppur in Octopath Traveler II ci sia spazio per il più tradizionale dei mondi fantasy. In questo senso il titolo si dimostra piuttosto realistico, raccontando i suoi personaggi e le loro difficoltà senza lesinare sulla drammaticità, o più nello specifico su un mondo che non racconti solo di mali ancestrali e magie.
Tranquilli, non vi faremo l’elenco per ogni personaggio. Piuttosto, volevamo contestualizzare proprio questo aspetto del gioco. Non solo le storie proposte sono piuttosto diverse le une dalle altre, ma sono anche particolarmente umane, a tratti intime nel loro svolgimento. Octopath Traveler 2 è già qui più interessante del capitolo originale. Soprattutto perché riesce a dare più senso al pellegrinare comune di questi otto personaggi.
Sono infatti disponibili dei “sentieri incrociati”, veri e propri mini capitoli dove due personaggi affronteranno una storia comune. Sono tendenzialmente brevi quest, ma che approfondiscono i personaggi protagonisti e ne mettono a confronto il modo di agire. Pescando dai Tales of, sono poi presenti brevi “chiacchiere”, dove di tanto in tanto i personaggi commenteranno un avvenimento significativo avvenuto.
Sono passi in avanti riusciti, anche se la sensazione generale è che a Octopath Traveler 2 manchi comunque coesione. Alcuni eventi si percepiscono ancora slegati tra un personaggio e l’altro, e le loro unicità emergono sempre nel singolo, più che nel gruppo.
Octopath Traveler 2 è però anche un grande esercizio di gioco di ruolo. Il classico sistema a turni, con un party attivo da 4 personaggi, ritorna in forma smagliante. L’obbiettivo è sempre quello di dominare i nemici, infrangendo i loro scudi sfruttandone le debolezze. Quando l’icona scudo scenderà a zero, i nemici subiranno lo stato Dominio, e potremo infliggergli potenti attacchi. Magari sfruttando la meccanica della Potenza, che ci permette di accumulare più potenza o più attacchi in un singolo turno. Proprio come il brave e default di Bravely Default, questo sistema è incredibilmente versatile, e permette al giocatore di approcciarsi allo scontro usando la testa.
Octopath Traveler II premia il ragionamento e la strategia, soprattutto nella gestione della Potenza e del susseguirsi dei turni. Sbagliare un turno potrebbe metterci in seria difficoltà, soprattutto con i molteplici boss presenti nel gioco. Queste rappresentano le sfide più impegnative (e a volte sbilanciate) del gioco, anche se in generale il resto dell’esperienza non è una passeggiata di salute. Di sicuro non avrete la meglio attaccando a caso.
Sfruttare le peculiarità di ogni personaggio è fondamentale. Non a caso, ognuno di loro non solo incarna uno stile di gioco legato alla propria natura, ma ha anche un Potere latente da sferrare una volta riempita la specifica icona. Questi super attacchi sono piuttosto forti, e agiscono in perfetta sintonia con lo stile di gioco del personaggio. Ad esempio, la speziale Cassti può utilizzare i suoi distillati senza utilizzare ingredienti, oppure lo spadaccino Hikari può dare sfogo alla sua natura violenta per lanciarsi in devastanti attacchi. Saper gestire i turni e il dominio dei nemici, oltre che i tratti dei personaggi, è fondamentale per trarre il meglio da Octopath Traveler 2.
La nota dolente dell’esperienza resta un problema di bilanciamento insito nella sua progressione. Con la suddivisione in capitoli, ognuno dedicato a un personaggio e con un livello suggerito, si finisce per mettere in secondo piano alcuni membri del gruppo. In questo caso la soluzione è di gettarsi in qualche scontro di alto livello e permettere ai personaggi più deboli di recuperare esperienza. A nostro avviso però si tratta di una “soluzione” un po’ vecchia, che ricorre troppo al grinding e lascia facilmente spazio al tedio. Un grinding in parte evitabile investendo in buon equipaggiamento, che però è spesso costoso e ci obbliga a completare qualche secondaria. Non sempre i fondi saranno sufficienti per tirare al lucido un party intero, comunque.
Un tedio che, in piccola parte, rovina un’esperienza davvero divertente e versatile. Octopath Traveler 2 è piuttosto creativo, dandoci gli strumenti per poter dettare la nostra progressione in svariati modi. Il ciclo giorno/notte, classi secondarie e tanto altro. Già le sole “Path Actions” (due per ogni personaggio) permettono approcci unici. Partitio può acquistare gli oggetti posseduti dagli NPC, ma nel caso Agnea ne fosse in grado, potrebbe semplicemente supplicarli e riceverli gratis. Insomma, c’è tanto da vedere in Octopath Traveler 2, e i sistemi con cui smaliziarsi sono profondi e divertenti.
Octopath Traveler 2 è un passo in avanti rispetto al suo predecessore. Ne affina gli spigoli maggiori, proponendo delle storie che comunicano maggiormente tra loro. La cura riposta nelle interazioni tra gli otto personaggi è apprezzabile e lampante, ma non è ancora sufficiente. Permane la sensazione di vivere delle storie a compartimenti stagni, che offrono il loro meglio quando possono concentrarsi unicamente sulle vicende di un personaggio. Octopath Traveler 2 in questo è molto intimo, anche per le storie e i personaggi che sceglie di raccontare. Lo è in modo bello, con i giusti ritmi e un sistema di combattimento eccellente. C’è qualche sbilanciamento nell’esperienza, soprattutto nella gestione del party e del sistema economico. Piccoli dettagli che non rovinano un grande gioco di ruolo, peraltro ricchissimo di contenuti, anche a storie concluse. E poi non si può restare indifferenti dinanzi alle prodezze dell’HD-2D. Il motore è ulteriormente migliorato, con cambi di regia dinamici e un rinnovato sistema di illuminazione. Semplicemente splendido, anche su Switch, dove lo abbiamo testato. Proprio su questa console in jrpg non mancano, ma non vediamo perché a mancare nella vostra libreria debba essere proprio Octopath Traveler 2. |
Commenti