OkunoKA

OkunoKA – Recensione

Sono anni che, tra una chiacchiera e l’altra, affermiamo che i videogiochi odierni siano diventati piuttosto facili da portare a termine: un compromesso per rendere le esperienze adatte ad un numero sempre crescente di giocatori. Però c’è quella nicchia, quel gruppo selezionato di appassionati che proprio non può fare a meno di cercare una sfida sempre più ostica nell’hobby che ama tanto.

Il genere che meglio si sposa a questo concetto è il platform, soprattuto quello vecchio stampo, che non prevedeva checkpoint né punti di salvataggio: un ricordo felice che può trasformarsi in un lampo in incubo. Oggi, ed è purtroppo una realtà, tutto è diventato più facile (a parte i soulslike, ndr) ma c’è un videogioco più o meno recente che ha messo in ombra tutto questo.

Si tratta di Super Meat Boy, un titolo all’apparenza semplice, ma che nasconde un masochismo (in senso buono) tale da portare a frantumare il joypad o la tastiera in determinati punti al limite dell’umano (incluso chi vi scrive).

Perché vi abbiamo parlato di tutto questo? La risposta è molto semplice: in questi giorni abbiamo avuto la possibilità di provare per voi un titolo tutto italiano, OkunoKA, sviluppato da Caracal Games, che cattura lo spirito di Super Meat Boy ma che non nasconde una personalità tutta sua. Si tratta di un platform, per stessa ammissione del team, estramemente difficile (e noi ne sappiamo qualcosa), che vi permetterà di sfidare voi stessi e giocatori di tutto il mondo (scalando le classifiche). Ve lo diciamo fin da subito: se amate i videogiochi piuttosto impegnativi, e siete possessori di una console Nintendo Switch, questo titolo non può proprio mancare nella vostra libreria.

OkunoKA

In questo avvincente platform impersonerete KA, un buffo esserino con la lingua di fuori che deve compiere un’impresa di vitale importanza: salvare il mondo delle anime dalle malvagie grinfie di Os, un astuto villain che non le manda a dire a nessuno, e che sta trasformando i suoi abitanti in macchine spietate. KA ovviamente ha grinta da vendere, e di certo non si arrende dinnanzi a tutto questo. Il suo obiettivo è quello di purficare le anime dalla corruzione (in un modo che vi sveleremo più avanti) e provare a sconfiggere il pazzoide di turno. Noi in tutti questi anni da videogiocatori ancora non abbiamo compreso perché tutti questi cattivoni debbano rompere le scatole in questo modo, ma tant’è!

Il punto di forza di OkunoKA però è un altro, riscontrabile nella sua (ri)giocabilità e che lo rende un titolo indirizzato ai giocatori particolarmente testardi, che non si spaventano davanti all’ennesimo game over. Una testardaggine in senso buono, sia chiaro, ma che permette di superare ostacoli al limite del surreale.

Vediamo di capire nel dettaglio che tipo di esperienza vi troverete a vivere sulla vostra Nintendo Switch (il titolo arriverà anche su PS4, Xbox One e Steam nel primo trimestre del 2019). L’avventura del piccolo KA è costituita da circa 80 brevi livelli divisi in 4 mondi che possono essere selezionati direttamente su una mappa. Una volta selezionato lo stage potrete cominciare a darvi da fare per raggiungere l’obiettivo finale di ogni livello: ovvero raggiungere e purificare l’anima (ingurgitandola e facendola uscire da dove non batte il sole) di simpatici esserini volanti che sono stati corrotti.

OkunoKA premia l’impegno, la determinazione e la forza di volontà dei giocatori

Più facile a dirsi che a farsi, direbbe qualcuno, e non avrebbe neanche tutti i torti. Come vi abbiamo accennato poc’anzi il titolo di Caracal Games premia l’impegno, la determinazione e la forza di volontà dei giocatori. È un titolo parecchio difficile, programmato nel migliore dei modi per offrire un’esperienza sopra le righe e appagare nel modo giusto in caso di trionfo.

Diciamo che i primi livelli sono abbastanza accessibili e vi permettono di arrivare alla boss battle con poche difficoltà. Dal mondo 2 le cose iniziano a complicarsi parecchio, poiché i vari livelli che affronterete saranno ricchi di insidiose macchine, laser imprevedibili e rovi rampicanti che vi faranno esplodere in mille pezzi, in pieno stile fuoco d’artificio.

KA – come ogni protagonista che si rispetti – può correre, saltare, guardarsi intorno e utilizzare determinati poteri a suo favore per crearsi delle piattaforme di fuoco, ghiaccio o fulmine. Inoltre è dotato di una velocità fuori dal comune per consentirgli di raggiungere l’obiettivo nel minor tempo possibile. Ma lì dove la lestezza è un pregio, in OkunoKa potrebbe farvi morire un numero infinito di volte. In sostanza nel gioco è presente un contatore che determinerà una valutazione in base al tempo che impiegherete a raggiungere l’obiettivo (B, A, S e così via). Non solo, il numero di morti che accumulerete per arrivare alla fine potrebbe influenzare il punteggio finale. Questi punteggi non solo sono importanti per una vostra soddisfazione personale, ma vi consentono di entrare in una leaderboard per decretare il migliore in quel livello.

OkunoKA

Nella nostra prova, lo ammettiamo, non siamo riusciti a staccarci dal titolo, determinati a terminare il gioco a tutti i costi. È stato un vero incubo, una follia allo stato puro, perché le morti accumulate hanno superato un numero che nemmeno riuscirete ad immaginare. Attenzione, questo non è un male, soprattutto per coloro che sono stanchi di vivere “passeggiate videoludiche“.

Il concept è semplice: all’apparenza sembrano tre tasti, ma pensate di combinarli sequenzialmente per superare alcune arene, schivare robot assassini, far comparire piattaforme e farle scomparire con un tempismo millimetrico. Anche i salti sono stati ben programmati, ma dovrete dosare perfettamente la pressione del tasto poiché se premerete troppo forte il vostro amichetto potrebbe ben presto esplodere come una bolla di sapone.

Ogni stage è anche ricco di spiritelli ciclopici – i veri collezionabili di questa produzione – che non solo vi permetteranno di ottenere un faticosissimo 100%, ma sbloccheranno delle skin per il vostro omino, ispirate a tantissimi personaggi famosi tratti dal mondo cinematografico e a fumetti (c’è una versione che omaggia Majin Bu di Dragon Ball Z).

Ci sono piaciuti molto i livelli “segreti” ispirati al tanto riuscito Limbo. Qui però le cose si complicano assai: lì dove (potrebbe sembrare) tutto abbastanza permissivo, in questi livelli non sono ammessi sbagli. In sostanza in alcuni stage potrete entrare in un portale (che non resterà aperto a lungo, quindi siate veloci) che vi teletrasporterà in una nuova dimensione. Qui potrete raccogliere molti di quegli spiritelli che vi dicevamo, ma dovrete essere bravi a superare tutti gli ostacoli facendo i conti con la morte: solo tre tentativi, dopodiché verrete teletrasportati al menù del mondo e dovrete iniziare daccapo.

Su Nintendo Switch si comporta molto bene, anche in modalità portatile

Non vi nascondiamo che ci siamo frustrati non poco in questi livelli bonus, ma d’altro canto se li ritenete al di fuori della vostra portata potrete anche saltarli a piè pari e completare lo stesso il gioco, dicendo però addio al 100%. Parlando delle Boss Battle, secondo voi potevano mai essere semplici? Ebbene no, le stesse rappresentano una vera e propria prova di forza, ma soprattutto di riflessi in cui non si può studiare una strategia predefinita. Inoltre bisogna fare i conti con le proprie mani, che inizieranno sicuramente a dolorare dopo sessioni medio-lunghe: il nostro consiglio rimane sempre quello di concedervi alcune pause.

Scambiando due chiacchiere con i ragazzi di Caracal Games abbiamo scoperto che lo sviluppo è durato un anno, pochissimo tempo se consideriamo la bontà ludica del titolo proposto. Questo dimostra anche l’abilità delle menti del nostro Bel Paese di realizzare opere assolutamente godibili e ricercate per i videogiocatori più esperti.

OkunoKA

Su Nintendo Switch si comporta molto bene, anche in portatile. Abbiamo giocato alcune ore in questa modalità, ma dopo un po’ sentivamo la necessità di spostarci sul televisore. Questo perché riteniamo che per giocare a OkunoKA occorra molta attenzione, che si può perdere dopo un po’ con uno schermino da 6,2 pollici.

Dal punto di vista del level design e grafico ci è piaciuto davvero tanto: il titolo ci ha ricordato lontanamente il nuovo Rayman (anche se ha una una sua identità ben definita), è brillante, ben definito e perfetto dal punto di vista della direzione artistica. Inoltre la colonna sonora è ben realizzata e azzeccatissima per accompagnare le (dis)avventure del simpaticissimo protagonista.

Inutile dire che OkunoKA ci ha davvero soddisfatto: un titolo che premia coloro che amano le vere sfide, che vogliono sempre mettersi alla prova e trionfare nelle classifiche mondiali. Faticherete non poco ad ottenere il 100%, quindi non gettate la spugna alle prime difficoltà perché qui dovrete avere dalla vostra una bella dose di pazienza.

Non possiamo comunque consigliarlo a tutti perché non è alla portata di chiunque, dunque se siete poco pazienti dubitiamo che sia il gioco giusto per voi. Dopotutto digerire e purificare esserini non è una cosa da poco.

Conclusioni

La nostra memoria ci riporta indietro nel tempo, nei momenti d’oro vissuti con Super Meat Boy, un gioco che ha messo a dura prova i nostri riflessi nonché i nervi. Abbiamo rivissuto tutto questo con OkunoKA, opera seconda di Caracal Games, un team tutto italiano che ha confezionato un platform indirizzato a coloro che amano le sfide, quelle vere.

Un titolo che però non è propriamente adatto a coloro che si dilettano occasionalmente con i videogiochi, che potrebbero trovarlo fin troppo frustrante e difficile. Al contempo, siamo comunque felici di promuovere opere di questo tipo, che offrono qualcosa di hardcore a coloro che non riescono a sentirsi pienamente soddisfatti con i giochi moderni.

OkunoKA è al momento disponibile su Nintendo eShop ad un prezzo davvero appetibile (14,99€): il giro sulla giostra costa davvero poco, quindi perché non dargli una possibilità?

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