Ori and the Will of the Wisps immagine in evidenza
11 Mar 2020

Ori and the Will of the Wisps – Recensione

Per chi ha avuto il piacere e l’onore di giocare all’originale, sarà un po’ come tornare a casa dopo un lungo viaggio, come assistere ad uno spettacolo già visto, talmente ricco di suggestioni da offrire nuovi piani di lettura, pur essendo fondamentalmente uguale a sé stesso.

Ori and the Will of the Wisps non fa mistero di essere un more of the same, un sequel che recupera la struttura ed il canovaccio che ha sancito la fortuna del brand, accontentandosi di rimaneggiare alcune meccaniche, mettendo a disposizione dell’utente una splendida avventura da completare nell’arco di una quindicina di ore, conteggio che naturalmente si incrementerà nel caso vi mettiate in testa di fare vostri tutti i collezionabili sparsi per lo scenario.

Per chi non lo sapesse, parliamo di un metrodivania di stampo piuttosto classico. Il prode eroe di questa epopea avrà quindi modo di acquisire diverse abilità, skill che gli permetteranno progressivamente di sbloccare nuovi sentieri ricchi di power-up, missioni secondarie, sfide che vi premieranno con vari bonus, e naturalmente scontri con giganteschi boss, oltre a battaglie che fungono da tappe obbligatorie per completare la main quest.

La progressione, insomma, non presenta alcuna sorpresa per il videogiocatore esperto del genere. Dove la produzione di Microsoft lascia sbalorditi, semmai, è nella perfezione raggiunta da ogni ambito che la compone.

Impossibile non iniziare l’analisi proprio dal comparto grafico, più che impattante, praticamente ipnotico. Su Xbox One X, o su PC, potendo avvalersi di un pannello 4K, magari un OLED e di dimensioni ragguardevoli, è oggettivamente difficile trovare le parole giuste per descrivere lo spettacolo a cui si assiste, schermata dopo schermata.

Nonostante qualche minuscolo rallentamento, problematica tuttavia ampiamente arginata da una patch del day-one e in via di totale risoluzione con futuri aggiornamenti, concentrandosi su ogni singolo pixel si fatica a trovare qualcosa fuori posto.

Le animazioni sono sbalorditive per la fluidità che ostentano. Gli effetti speciali creano effetti luce strabilianti. Le ambientazioni sono dense di dettagli, soprattutto considerando i meravigliosi fondali, panorami particolarmente affascinanti e carichi di poesia e mistero.

Ori and the Will of the Wisps è infatti un gioco particolarmente impegnativo

La natura, ora rigogliosa e placida, ora minacciosa e scossa dalla pioggia battente, è la protagonista assoluta di qualsiasi scorcio, autentica attrice virtuale aggiunta il cui ruolo viene ulteriormente impreziosito da una colonna sonora quanto mai ispirata, appena sussurrata, ma sufficientemente potente da scaturire brividi sulla pelle, soprattutto nelle toccanti scene d’intermezzo che sviluppano la trama che fa da sfondo all’avventura, sequenze che si alternano alle fasi in-game senza soluzione di continuità.

Avrete tuttavia ben poco tempo per ammirare il paesaggio e complimentarvi con le doti artistiche dei ragazzi che compongono Moon Studios.

Ori and the Will of the Wisps è infatti un gioco particolarmente impegnativo. Sebbene gli enigmi ambientali siano piuttosto semplici da risolvere, raramente vi perderete o non saprete quale sentiero imboccare per raggiungere l’obiettivo prefissato; spesso e volentieri, inoltre, dovrete affrontare combattimenti piuttosto complessi, quando non fasi platform che pretendono grande abilità con il pad.

Rispetto al prequel, il gioco presenta un combat system lievemente più raffinato. Nel corso dell’avventura entrerete in possesso di diverse armi, tutte potenziabili, con cui affrontare un bestiario non particolarmente ampio, ma composto da animaletti tutt’altro che amichevoli e dotati di numerosi attacchi.

Allo stesso tempo, tra schivate e doppi salti, Ori affinerà progressivamente le sue doti ginniche, rendendo sempre più fluido e gustoso l’attraversamento e lo spostamento sullo scenario, ma costringendovi al contempo a migliorare la vostra disinvoltura con il pad. Sia per completare l’epopea, sia per acciuffare tutti i collezionabili, dovrete superare sezioni particolarmente complesse, dove sarà richiesta la concatenazione in sequenza di diversi comandi. I frequentissimi checkpoint, in questo senso, allontanano il rischio di rendere l’esperienza frustrante, ma preparatevi a momenti in cui andrete incontro a numerosi game over.

Conclusioni

Ori and the Will of the Wisps è un metroidvania imperdibile, senza mezzi termini. Nonostante le novità introdotte da questo sequel siano fondamentalmente inesistenti, concentrate per lo più in un combat system lievemente più profondo, la qualità che contraddistingue ogni ambito della produzione Microsoft è tale da rendere l’acquisto consigliato a qualsiasi videogiocatore.

Lo strepitoso comparto artistico, unito ad un level design intricato al punto giusto, concorrono a creare un’esperienza da vivere tutta d’un fiato, tanto divertente, quanto toccante e commovente in certi passaggi.

Il perfetto bilanciamento tra premi elargiti sotto forma di power up e la difficoltà nel superare certi passaggi, rende l’avventura soddisfacente dall’inizio alla fine.

Un metrodivania semplicemente da amare, da godersi nello splendore del 4K, grazie all’ausilio di un pannello di discrete dimensioni e di un home theatre degno di questo nome.

 

Recensioni in evidenza

Tutte le recensioni