News 17 Mar 2017

Outlast 2 rifiutato in Australia: conterrebbe violenza sessuale

I giocatori di tutto il mondo hanno ben presente quali sono gli Stati con le regole più restrittive per i videogiochi. Generalmente, parlando di censura, si tende a volgere lo sguardo verso la Germania o l’Australia, posti in cui i videogiochi devono passare una lunga serie di controlli per contenuti da censurare. Outlast 2 rappresenta l’ultimo malcapitato: l’ente australiano deputato a questa funzione ha infatti rifiutato di effettuare un rating sul gioco, bloccandone così la diffusione.

Il gioco non è ancora arrivato sul mercato, ma di questo passo potrebbe proprio non sbarcare mai sul territorio australiano. Outlast 2 sarebbe il sequel di un titolo molto apprezzato dai giocatori: il nuovo gioco ha come ambientazione l’Arizona, mentre si gioca nei panni di Blake Langerman. L’uomo ha anche una moglie, Lynn, con la quale decide di investigare sull’assassinio di una donna incinta.

Durante l’estate scorsa, a Los Angeles, abbiamo avuto la possibilità di provare Outlast 2: per maggiori informazioni potete leggere la nostra anteprima.

Comunque sia, l’ente australiano ha evidenziato in Outlast 2 la presenza di scene in cui parrebbe svilupparsi una violenza sessuale piuttosto marcata e cruenta. Dalla documentazione presentata, sembra infatti che il gioco presenti scene di questo tipo, senza la necessità che si veda l’effettiva azione: basta una serie di circostanze implicite per comprendere cosa stia succedendo in questa situazione.

Evitiamo dunque di riportare parola per parola la documentazione australiana, ma potete comunque trovarla in un articolo di Kotaku: oltre al fatto che il contenuto sia altamente NSFW, badate che potrebbero esserci piccoli spoiler per la storia.

Outlast 2 è in arrivo il prossimo 25 aprile su Xbox One, PS4PC, ma c’è anche un’edizione da collezione che comprende Outlast e Outlast Whistleblower in arrivo. Per quanto riguarda l’Australia, l’ente di controllo ha annunciato di poter riconsiderare l’immissione sul mercato del gioco, a patto che le scene incriminate vengano rimosse.


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