San Francisco – Potremmo tranquillamente definire il nostro primo incontro con Paranormal Activity The Lost Soul qualcosa come “colpo di fulmine“. Sei lì che passeggi all’ingresso della South Hall del Moscone Center e, quasi per caso, ti cade l’occhio su un booth in allestimento, dove un paio di ragazzi tutti di faccende affaccendati hanno il proprio bel da fare a montare telecamere, tirare cavi e alloggiare Oculus e Vive a destra e a manca. Ti avvicini incuriosito, e forte della tua passione per qualsiasi cosa graviti attorno al mondo del terrore chiedi “Ragazzi, come funziona sta cosa?“. “Semplice”, risponde quello che poi avremmo scoperto essere il Producer del titolo: “vieni qui, ti registri, te la fai sotto per dieci minuti e ti porti a casa la maglietta del gioco. Figo, vero?“: Ebbene, figo lo è stato davvero, seppur i dieci minuti della demo siano letteralmente volati senza manco ce ne accorgessimo.
Paranormal Activity The Lost Soul non si ispira direttamente ad una delle (numerose) pellicole uscite nel corso degli anni, ma piuttosto rielabora ed arricchisce la storia originale da cui la saga cinematografica è stata tratta per ampliarne il “lore”: una storia inedita e terribilmente “scary”, che metterà a proprio agio sin da subito gli affezionati della controparte su celluloide ma, allo stesso modo, saprà regalare momenti memorabili anche a chiunque si avvicini a questo universo per la prima volta.
Gli obiettivi del team di sviluppo, che rilascerà il titolo prima dell’estate su PC (Oculus e Vive) e PS4 (PS VR), sono estremamente delineati: non un “giochino” in realtà virtuale, quanto piuttosto un’avventura longeva e articolata, che offre al giocatore oltre dieci ore di paura con un gameplay variegato che esula dai canoni del semplice walking simulator. Non è un caso, ci racconta sempre il Producer, se l’intero team di sviluppo abbia sudato sette camice nel ricreare una location mastodontica in ogni singolo dettaglio: seminterrato, piano terra, primo e secondo piano sono pronte ad aspettarvi e terrificarvi, garantendo (almeno sulla carta) un’esplorazione attiva, non eccessivamente lineare e foriera di grandi sorprese. E di “qualche” jumpscare, che non guasta mai.
Se sul versante narrativo di Paranormal Activity The Lost Soul sappiamo poco, se non quei tratti estremamente generali che vi abbiamo delineato nell’introduzione, qualcosina di più possiamo dirvi sul versante tecnologico e sulla sua giocabilità iniziale. La versione da noi provata, quella PC con HTC Vive, offre una risoluzione davvero ottima – il che è quasi strano, trattandosi di una build datata a detta dello stesso sviluppatore, forte di un livello di dettaglio decisamente accettabile e, cosa più importante, un sistema di illuminazione dinamico realizzato con ogni attenzione del caso. Unreal Engine 4 tira fuori gli artigli, insomma, e il risultato una volta indossato l’headset è convincente. L’assenza di una qualsiasi forma di Motion Sickness (nel corso dei 10 minuti di prova da noi effettuata) è un altro punto a favore di questa produzione cinematografico/videoludica, che vanta tra le altre cose un comparto sonoro (FX in primis) davvero di alto livello.
Per quanto riguarda la componente gameplay, la demo da noi provata richiedeva, dopo un minimo di esplorazione, di recuperare cinque monete speciali da predisporre su un apposito pentacolo. Questo avrebbe dato il via ad una sequenza narrativa dedicata che, nell’arco di pochi minuti, ci avrebbe condotti verso l’epilogo a sorpresa della prova. Chiunque abbia già provato Vive conoscerà benissimo quanto la possibilità di muoversi, chinarsi a raccogliere oggetti al suolo, strisciare per evitare ostacoli rendano ancora più coinvolgente l’esperienza. Questo discorso vale anche per Paranormal Activity The Lost Soul, che amplifica il tutto grazie ad un’atmosfera surreale decisamente ben riuscita.
Ancora una volta, per trovare difetti davvero evidenti in questa piccola passeggiata nel regno del terrore dovremmo essere particolarmente pignoli. L’aspetto più critico che abbiamo riscontrato in questa demo, a ben vedere, ha coinciso con il reperimento di una specifica moneta (la penultima), che ha letteralmente mandato in berserk chi vi scrive per due minuti buoni: questo perché l’eccellente sistema di illuminazione funziona a meraviglia per le zone illuminate e in leggera penombra, ma lascia quasi totalmente all’oscurità le zone più adombrate – il che, credeteci, rende davvero complicato anche solo muoversi. Esposto il problema al Producer del titolo, ci ha comunque confermato che si tratta di un problema legato alla specifica build, già corretto nella successiva. Se così fosse, e ce ne accerteremo a breve, Paranormal Activity The Lost Soul potrebbe davvero rivelarsi una grande sorpresa.
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