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Park Beyond – Anteprima

Park Beyond, disponibile al pre-order su GameStop, sussurra all’orecchio dei giocatori di lungo corso. Lo fa con una semplicità ed un’efficacia quasi spiazzante, nonostante un primissimo contatto, affidato ad un tutorial tutt’altro che ben confezionato, non proprio a fuoco con il resto della produzione.

Come il titolo lascia presagire, Bandai Namco ha ben deciso di proporre un nuovo gestionale in salsa parchi a tema, genere e declinazione che non possono che solleticare la memoria e la nostalgia di chi ha speso innumerevoli ore della propria vita con giochi come Theme Park, indimenticato classico di Bullfrog Productions al debutto nell’ormai lontanissimo 1994.

Il mood, la filosofia di fondo, il gameplay e gli obiettivi da raggiungere, del resto, sono in tutto e per tutto simili, non fosse che il gioco sviluppato da Limbic Entertainment si distacca con ancor più decisione da qualsiasi aderenza al reale, dandovi modo di creare parchi giochi coloratissimi, folli, tutt’altro che rispettosi delle leggi della termodinamica.

Come detto, i primi minuti in compagnia di Park Beyond lasciano alquanto a desiderare. Il chiaro e semplice menù principale, lascia spazio ad una cut-scene dai toni sicuramente divertenti, ma certamente non all’altezza delle più moderne produzioni. Sebbene lo stile grafico ci metta una bella pezza, la resa globale, la regia e soprattutto le pessime animazioni facciali dei personaggi coinvolti, che tentano in qualche modo di giustificare la vostra ascesa a manager di parchi a tema in giro per il mondo, non fanno una buona impressione. A peggiorare la situazione, ci pensa un tutorial poco efficace nell’introdurre alle basi del gioco e per mostrarne tutte le potenzialità. Con un ritmo assolutamente soporifero, difatti, vi verrà chiesto di costruire un rollercoaster che attraversi un quartiere cittadino. Sulla carta, un’operazione intrigante ed esaltante, all’atto pratico una sequela di schermate zeppe di testo, video di spiegazione e pop-up ficcanaso.

Per fortuna, superato questo impasse, Park Beyond si svela in tutto il suo divertente splendore, consegnando nelle mani dell’appassionato tutto ciò che desidera e si aspetterebbe da un gestionale del genere.

Nella versione di prova gentilmente concessaci dal publisher, abbiamo potuto provare sia la modalità sandbox, che i primi due livelli della campagna, principale modalità che veicolerà ed indirizzerà la progressione dell’utente.

In entrambi i casi, memori del quantitativo senza senso di ore spese con Theme Park, abbiamo impiegato pochissimo per prendere dimestichezza con comandi, menù, meccaniche che alimentano l’esperienza. In buona sostanza, come facilmente ipotizzabile, si tratterà di costruire un parco a tema in grado di generare profitti. Di volta in volta verranno proposte missioni più o meno secondarie che vi guideranno al raggiungimento del compito impartito, ma a grandi linee dovrete fare soldi ed attirare quanti più visitatori possibili.

Ad aiutarvi nel compito di tenere i conti in ordine, verranno in vostro aiuto una lunga serie di menù

A partire da una classicissima visuale isometrica, dovrete quindi creare strade, costruire attrazioni, preoccuparvi di fornire ogni servizio utile alla clientela e allo stesso staff del parco. Dai bagni, ai negozi di souvenir, passando per panchine e altoparlanti per le comunicazioni di servizio, non dovrete dimenticarvi di nulla per garantire comfort e sicurezza dei visitatori. Le stesse attrazioni necessitano di strade di ingresso ed uscita ben precise, di costante manutenzione, di essere rinnovate a cadenza regolare. In particolar modo è proprio il potenziamento e trasformazione di ciascuna di esse a rappresentare una delle feature più interessanti di Park Beyond.

A mano a mano che la vostra clientela si ingrandirà, sarete spinti a compiere scelte ben precise inerentemente al principale target del vostro parco. Adolescenti, famiglie, bambini, ogni decisione è più che valida ma sarete incentivati a adeguare connotati e stile. Al di là di elementi scenografici e strutture dedicate specifiche, che variano dal tema western a quello fantascientifico, le stesse attrazioni e giostre potranno essere modificate sino a permettergli di compiere evoluzioni assolutamente irripetibili nel mondo reale.

Naturalmente, ad aiutarvi nel compito di tenere i conti in ordine, verranno in vostro aiuto una lunga serie di menù, schermate e grafici con cui gestire ogni singolo aspetto del parco. Dal biglietto d’ingresso, al prezzo di ogni singola giostra, passando ovviamente per la manutenzione e lo stipendio da destinare allo staff, potrete dare libero sfogo alla vostra smania di controllo.

Particolare attenzione è stata riservata alla costruzione dei rollercoaster, attrazioni che in un modo o nell’altro finiranno per caratterizzare molto di più di altri elementi il parco a tema che state gestendo. Sfruttando la conformazione dello scenario, con pochi click potrete dare vita ad un percorso zeppo di giri della morte, discese ripidissime, avvitamenti e perfino sezioni che attraversano montagne o si immergono in corsi d’acqua. Ogni tanto l’interfaccia vi costringerà a cancellare qualche sezione mal interpretando gli input, ma ci si mette davvero pochissimo per creare una montagna russa fuori di testa.

Park Beyond, in ogni caso, vuole interfacciarsi con un pubblico più ampio possibile. Per questo potrete sempre selezionare il livello di difficoltà dell’esperienza, così da modellarla in base alla vostra abilità e ai vostri desideri. Il gioco può permettervi di concentrarvi sulla semplice costruzione, oppure proporvi una sfida davvero impegnativa a seconda della difficoltà impostata.

In termini grafici Park Beyond si limita a presentare schermate sempre chiare e facilmente leggibili. Scenari, visitatori ed effetti di varia natura sono discretamente riprodotti, ma guai a pretendere una qualità eccellente. Nel pieno rispetto del genere di appartenenza, Park Beyond preferisce la pulizia d’immagine alla spettacolarità e poco male se le cut-scene lasciano ampiamente a desiderare e ogni tanto si scorgono casi di bad collision.


Park Beyond ha tutte le carte in regola per ammaliare, divertire, appassionare i vecchi fan di Theme Park o chi era alla ricerca di un gestionale profondo, ma malleabile. Grazie ai suoi numerosi livelli di difficoltà selezionabili, alla campagna e ai menù sempre chiari, chiunque, anche i neofiti, potranno amalgamare la loro esperienza ideale.

Restano ancora moltissimi punti interrogativi sul livello qualitativo globale della produzione Bandai Namco. Tanto per cominciare c’è da comprovare la tenuta della campagna sul lungo periodo. Inoltre, non avendo potuto sbloccare ogni attrazione e struttura del parco, la profondità generale del gameplay è ancora da testare.

Le premesse sono tuttavia estremamente positive. Non rivoluzionerà il genere, ma Park Beyond era il gestionale che molti di noi fan di Theme Park aspettavamo da moltissimo tempo. Il gioco è atteso per il prossimo 16 giugno e intorno a quella data vi daremo il parere definitivo su questo interessante titolo.

Park Beyond è disponibile al pre-order sullo shop online di GameStop!