Inizio subito a dirvelo: Pathologic 2 non è per tutti. Non è un gioco immediato, comprensibile e nemmeno si preoccupa di seguire un filo logico legato agli avvenimenti che continuano a susseguirsi a schermo. L’ultimo lavoro di Ice-Pick Lodge cerca disperatamente di essere un degno successore del primo Pathologic, un titolo che fece parecchio discutere non tanto per il suo gameplay (piuttosto legnoso) ma per la possibilità di esplorare una città in preda a un’epidemia mortale dal punto di vista di tre personaggi diversi.
Devo ammettere che all’inizio sono rimasto disorientato anche io dalla frammentata narrazione di Pathologic 2: quello che accade nei primissimi minuti di gioco è di difficile comprensione, ma quello che viene dopo è pura follia logorante. Pathologic 2 vi mette nei panni di un medico che torna nella sua città natale solo per scoprire che suo padre è morto malissimo. Inoltre, scendendo dal treno, il nostro protagonista diventerà pure un’omicida, abbattendo tre uomini che hanno cercato di aggredirlo.
La città ovviamente ci incolpa per l’accaduto e, già che ci sono, gli autoctoni aggiungono altri omicidi alla nostra fedina penale. Nel mentre verremo colpiti da visioni psicotiche che ci mostrano inquietanti uomini vestiti da corvo che ricordano i monatti, bisonti giganti dotati di falli giganti, un senzatetto psicopatico che ci tormenterà con giochi mentali e via dicendo. Se tutto questo vi sembra folle e senza senso, non preoccupatevi perché lo è.
Pathologic 2 si svolge all’interno di un arco temporale lungo 12 giorni. Il nostro obiettivo è quello di sopravvivere in una città devastata, decimata dalla malattia, dalla carestia e dalla violenza per tutto questo interminabile lasso di tempo. Per completare questo quadro idilliaco, anche il nostro protagonista inizierà a soffrire la fame e la sete mentre il suo corpo è provato dalla stanchezza e da chissà cos’altro. Tutto, in Pathologic 2 è pesante, logorante, difficile. Il gioco sembra fare di tutto per offrire un’esperienza spiacevole e disturbante al giocatore, e ci riesce senza alcun problema.
Pathologic 2 non è un gioco per tutti
La parte relativa all’esplorazione è forse quella più riuscita del titolo di Ice-Pick Lodge, che mostra atmosfere piuttosto ispirate e ambienti interessanti. Peccato che la parte “survival” sia un vero e proprio freno a mano all’esperienza di gioco (e sono stato ancora gentile). Volete esplorare la cattedrale? No, bisogna mangiare. Bisogna bere. Bisogna controllare l’infezione che ci ha colpiti. Bisogna dormire. Insomma bisogna stare attenti a un sacco di cose o si finisce male, e come se non bastasse perdere la vita significa ripartire con dei malus. Definire questo sistema frustrante è dire poco: è una vera e propria corsa contro il tempo, dove da una parte c’è il giocatore e dall’altra il frustrantissimo sistema di gioco.
Anche il sistema di salvataggio è (inspiegabilmente) punitivo fino all’estremo: c’è un solo slot che comunque viene sovrascritto ogni volta che moriremo, rendendo così il nostro protagonista sempre più debole, sempre più sfinito, sempre più ferito e sostanzialmente aumentando ancora la difficoltà della nostra run. Sembra un gioco per masochisti? Sostanzialmente lo è. Proseguire in Pathologic 2 è una sfida con sé stessi e la propria pazienza, una lenta agonia che non viene nemmeno premiata alla fine di questo doloroso percorso.
Sembra un gioco per masochisti
Le cose non vanno meglio tecnicamente: i personaggi principali e i comprimari sono legnosi e i loro volti piuttosto statici e per niente emotivi. Il sistema di combattimento in prima persona è praticamente un incubo, con hitbox completamente fuori sincrono con i nostri movimenti. Ed è un peccato perché, quando funziona, Pathologic 2 è interessante, narrativamente parlando. Ci sono luoghi incredibili da vedere (c’è un albero che beve sangue!) e persone folli, malate o psicopatiche da conoscere. Se solo fosse un po’ più accessibile, Pathologic 2 potrebbe essere un gioco davvero memorabile.
Pathologic 2 potrebbe essere molte cose oltre che un gioco semplicemente difficile e frustrante. Mi è difficile persino catalogarlo all’interno di un genere definito, e già solo questo particolare lo rende estremamente interessante. Anche le sue atmosfere sono ipnotiche, marce e macabre come le storie che andrete a sentire passeggiando per la città. Tutto questo però varrà le centinaia di bestemmie che tirerete durante la vostra run per un sistema di gioco che definire punitivo è quasi un eufemismo? Onestamente non ho una risposta a questa domanda. Per me, personalmente, Pathologic 2 è stato un viaggio nella sofferenza virtuale e non durato circa 10 ore, e sono fermamente convinto di non voler più lanciare il gioco per il resto della mia vita. A voi le conclusioni. |
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