La saga Persona ha attraversato un percorso sorprendente nel panorama videoludico, conquistando una popolarità che ha superato persino le aspettative dei suoi stessi creatori negli ultimi anni. Originariamente concepita come uno spin-off della rinomata saga Shin Megami Tensei, la serie Persona ha rapidamente assunto un ruolo di primo piano, affermandosi come un franchise potente e distintivo. Nel vasto panorama dei titoli Persona di successo in tutto il mondo, tra cui spiccano Persona 5 Royal, Persona 5 Strikers e il più recente Persona 5 Tactica, è impossibile non rivolgere lo sguardo al titolo che ha gettato le basi per tutto questo successo: Persona 3.
Rilasciato sedici anni fa su PlayStation 2, Persona 3 ha rappresentato un punto di svolta cruciale per la serie, tanto da contribuire in modo significativo alla sua ascesa. In quel momento, Atlus affidò il progetto a un trio di talenti eccezionali: il compositore Shoji Meguro, il character designer Shigenori Soejima e il direttore del progetto Katsura Hashino. Questa collaborazione ha dato vita a un’esperienza rivoluzionaria, prefigurando gli elementi che sarebbero stati successivamente perfezionati in Persona 5.
Persona 3 ha introdotto per la prima volta l’affascinante connubio tra il simulatore di vita scolastica e l’esplorazione di dungeon tipica dei giochi di ruolo giapponesi. Questo approccio innovativo, con radici profonde nel lavoro di Hashino e del suo team, ha contribuito a plasmare l’identità unica di Persona, che continua a brillare nel panorama dei JRPG.
E adesso, catapultiamoci nel presente: dopo oltre quindici anni, Persona 3 fa il suo ritorno sotto una nuova veste con Persona 3 Reload, un autentico remake del classico gioco di ruolo. Va sottolineato fin da subito che non si tratta di un remake che stravolge la trama e i contenuti originali, ma piuttosto di un sapiente riassunto di tutto ciò che ha caratterizzato Persona 3 nel corso degli anni, inclusi DLC, anime, fumetti e altro, riadattato per dar vita all’edizione definitiva del gioco.
La storia di Persona 3 Reload si sviluppa nella città di Tatsumi Port Island, un affascinante centro portuale nipponico, dove seguiamo le vicende di un giovane studente appena trasferitosi nella prestigiosa scuola superiore Gekkoukan. Il protagonista, coerentemente con la tradizione della serie, è caratterizzato dall’assenza di doppiaggio, ma abbiamo la possibilità di assegnargli il nome che riteniamo più adatto, poiché lui sarà il nostro avatar in Persona 3 Reload.
Un sapiente riassunto di tutto ciò che ha caratterizzato Persona 3
Il contesto cronologico del gioco è fissato nel 2009, una linea temporale che, sebbene distante dalla nostra realtà, presenta comunque tratti familiari. In questo scenario, i giocatori sono immersi in un’avventura che fonde abilmente elementi di vita quotidiana con un contesto sovrannaturale, contribuendo a definire l’identità unica di Persona 3 Reload e rendendolo un’esperienza sicuramente appassionante e coinvolgente, specie per coloro che non avevano mai giocato il capolavoro di Atlus.
Per coloro che si avvicinano a Persona 3 Reload senza aver mai esplorato le trame avvincenti di Persona 3, è opportuno fare una breve premessa sul contesto narrativo del gioco. Il protagonista, un adolescente, giunge di notte a Tatsumi Port Island e, una volta arrivato al dormitorio della Gekkoukan, si trova di fronte a un fenomeno inquietante: l’Ora Buia. Quest’ora supplementare, oltre il normale scorrere del tempo, si manifesta a mezzanotte trasformando le persone in figure simili a bare e avvolgendo il mondo in un’oscurità pervasa da creature chiamate Ombre.
Le Ombre, elemento distintivo della serie Persona, sono capaci di attaccare gli esseri umani durante quest’ora, lasciandoli in uno stato di coma al termine dell’Ora Buia. La trama ruota attorno al nostro protagonista, impegnato nel compito di comprendere il mistero dietro questo fenomeno apparentemente terribile, svelare ciò che sta accadendo e affrontare le crescenti minacce che incombono sulla società. Come se non bastasse, la scuola stessa, durante l’Ora Buia, si trasforma in una colossale torre chiamata Tartaro, diventando il fulcro delle vite notturne dei nostri protagonisti e aggiungendo un ulteriore strato di complessità alla storia.
Tuttavia, Persona 3 Reload non è soltanto un concentrato di elementi sovrannaturali; al contrario, è intriso di quegli aspetti tipici dei dating sim e life sim, amati dai fan dei giochi di ruolo giapponesi. La routine quotidiana è ancorata nella vita scolastica, nelle relazioni interpersonali, nelle uscite con gli amici e nell’esperienza adolescenziale nel suo complesso. Attraverso tutto il corso del tempo “normale”, i giocatori si immergeranno nel processo di parlare e reclutare compagni, chiacchierare con i coinquilini, cercare di seguire le lezioni a scuola e, perché no, considerare l’opzione di uscire con una ragazza.
Persona 3 Reload è intriso di quegli aspetti tipici dei dating sim e life sim
Se si pensa che ciò possa apparire come un elevato a livello contenutistico, bisogna riconoscere che è proprio così. Persona 3 Reload è un gioco ampio e avvincente che rispetta la trama dell’originale Persona 3 e la arricchisce con nuove interazioni, eventi e scene. Inoltre, nonostante il suo aspetto apparentemente “leggero”, il gioco si dimostra molto più profondo di quanto si possa immaginare, affrontando temi esistenziali e complessi come il suicidio, che è perennemente presente (l’atto di spararsi in testa è il metodo per evocare le Persona in questo titolo).
I tempi più rallentati (fra un’incursione nel tartaro e l’altra), uno degli aspetti critici dell’originale Persona 3, sono stati trasformati in uno degli elementi più arricchenti di Persona 3 Reload. Nuovi momenti nel dormitorio, eventi inediti e interazioni aggiuntive con amici, conoscenti e adulti rendono l’esperienza di gioco più coinvolgente che mai. Ma non pensiate che si tratti di momenti leggeri da passare col sorriso: come accennato precedentemente, il tema dell’esistenzialismo e dell’ineluttabilità della morte permea l’intero Persona 3 Reload, accompagnato da una critica implicita alla società giapponese.
Persona 3 Reload è un gioco ampio e avvincente che rispetta la trama dell’originale Persona 3
Questo remake non solo ha ampliato la trama originale, ma ha anche introdotto diverse agevolazioni che rendono il gioco meno ostico, soprattutto per chi proviene dal vibrante successo di Persona 5. Le uscite con gli amici ora permettono di sbloccare nuovi potenziamenti denominati Teurgia, fornendo non solo una nuova prospettiva sulle dinamiche sociali ma anche la possibilità di scoprire retroscena interessanti. Inoltre, questo remake ha rivisitato il sistema delle statistiche, riducendole da 5 a 3: Intelligenza, Avvenenza e Coraggio.
È evidente che il team di sviluppo, P Studio, ha tratto insegnamenti significativi dall’esperienza di Persona 5, poiché ha eliminato il tedioso sistema che regolava la stanchezza dei compagni, costringendo i giocatori e le giocatrici al grinding prolungato. Ora, personaggi chiave come Kotone Shiomi, Yukari Takeba, Shinjiro Aragaki, Mitsuru Kirijo e l’arma anti-ombre Aigis si integrano in modo più organico nel gameplay e nell’esplorazione del Tartaro, offrendo un’esperienza più fluida e appagante e migliorando più in generale l’approccio del gioco alla scoperta delle nuove aree durante l’Ora Buia.
Come accennato in precedenza, P Studio ha dimostrato di apprendere ampiamente dagli sviluppi di Persona 5 e delle sue riedizioni, trasferendo alcune delle innovazioni più riuscite nel tessuto di Persona 3 Reload. Questo include la raffinata meccanica One More, una benvenuta aggiunta che ricompensa i giocatori con un attacco bonus per ogni colpo inferto a una debolezza nemica. Altri elementi noti ai giocatori di Persona 5, come l’assalto (un attacco con tutti i membri attivi del party quando i nemici sono tutti a terra) e la flessibilità di spostarsi tra i personaggi durante i turni di combattimento, arricchiscono notevolmente il sistema di combattimento.
Per i veterani di Persona 3, il sistema di combattimento di Persona 3 Reload può sembrare più simile a quello di Persona 5. Dopo ogni scontro, i giocatori saranno gratificati con una ricompensa dalla Mano Arcana, un momento in cui possono selezionare carte per collezionare bonus mentre si trovano nelle profondità oscure del Tartaro. Igor, il ben noto signore della Stanza di Velluto, fa il suo ritorno, affiancato dalla sua assistente Elizabeth, che aiuta i giocatori a gestire le loro Persona. Le meccaniche di fusione delle Persona, ereditate anche esse da Persona 5, consentono di creare nuovi e potenti demoni da schierare al nostro fianco.
Un’altra interessante aggiunta è la possibilità di riavvolgere il tempo, offrendo una soluzione intelligente per correggere eventuali errori di scelta o ripensamenti, senza dover ricorrere a salvataggi ripetuti, offrendo così un’alternativa più equa al concetto di “scum-saving”.
Sotto il profilo grafico, Persona 3 Reload è stato sottoposto a un notevole “aggiornamento” che lo allinea agli standard visivi degli ultimi capitoli della serie. Azusa Shimada ha affinato i tratti dei protagonisti, avvicinandoli all’estetica di Persona 5 senza snaturare l’essenza originale. Questo tocco di modernità si riflette nei dettagli dei personaggi e negli ambienti, donando nuova vita all’iconico stile artistico di Persona 3.
Un plauso particolare va alla colonna sonora, che amplia ulteriormente la già apprezzabile colonna sonora di Persona 3. L’inclusione di nuove tracce musicali arricchisce l’esperienza sonora, contribuendo a creare l’atmosfera coinvolgente tipica della serie. L’eccezionale doppiaggio è un altro punto di forza: personalmente, ho optato per le voci giapponesi e devo ammettere che si integrano in modo impeccabile con le scene del gioco. L’attenta localizzazione con sottotitoli in italiano completa l’immersione, consentendo a un pubblico più ampio di godere appieno di questo remake.
Conclusioni | ||
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Posso dirlo in tutta tranquillità: Persona 3 Reload emerge come un raffinato e appassionante ritorno al passato, un viaggio che celebra il classico senza rinunciare all’innovazione. L’accurato lavoro di P Studio nel portare avanti le lezioni apprese da Persona 5 si traduce in un’esperienza che conquista sia i veterani della serie che i nuovi giocatori. Il gioco trasuda di una narrativa coinvolgente e profonda, intrecciata con la complessità delle relazioni interpersonali e arricchita da una colonna sonora che si inserisce armoniosamente nel contesto. Le migliorie apportate al sistema di combattimento, insieme alle agevolazioni e agli aggiornamenti visivi, rendono Persona 3 Reload una versione più accessibile e accattivante del suo predecessore. Con un mix ben bilanciato tra elementi di dating sim, life sim e dungeon crawling, il gioco offre un’esperienza completa e appagante che si distingue nella sua categoria. Per chi ama immergersi in storie coinvolgenti e nella cultura del Sol Levante, Persona 3 Reload si presenta come una tappa imprescindibile nel vasto universo dei JRPG. | ||
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Leggi i suoi articoliNato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.
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