Quelli appena citati rappresentano i miglioramenti in campo di questo PES 2016: le novità, tuttavia, non si limitano alla semplice “partita”, ma vanno ad abbracciare anche gran parte delle modalità disponibili nel titolo, invariate (nella tipologia) dalla passata stagione ma non certo scevre di aggiornamenti significativi. Il menu principale, altro neo della produzione calcistica Konami, viene dunque rivisitato in modo da risultare più leggibile e accessibile, con le immancabili statistiche aggiornate direttamente dai server centrali.
[adinserter block=”1″]
La Master League subisce un restyle analogo, laddove il fattore estetico viene controbilanciato da un’offerta contenutistica più variegata – con tanto di classifiche, un sistema social in stile Facebook e storie di vita vera dei giocatori più famosi. MyClub guadagna invece una profondità inedita, con un sistema di livellamento più ragionato che sorride al calciomercato, con agenti specifici che danno al giocatore più spazio per cimentarsi in trattative e compravendite. Non meno interessante, per i possessori di PS4, è il sistema di import di immagini, che permette (basandosi su opportuni template) di personalizzare stemmi, gagliardetti e divise delle squadre preferite uploadando files a proprio piacimento. Certo, avere a disposizione divise e materiale ufficiale (un problema della serie che tutti noi conosciamo e che, almeno per un po’, non sembra aver soluzione) sarebbe un’altra cosa: ma conoscendo le doti della community, più che lecito attendersi materiale aggiornato e di qualità.
Grinta, carisma, cuore. Questo è PES 2016. Il cammino di rinnovamento di Pro Evolution Soccer iniziato la scorsa stagione non sembra aver intenzione di fermarsi. Sarà anche una build iniziale, ma questa prima apparizione ufficiale dimostra carattere da vendere. Dopo le forche caudine della passata generazione, scandite dagli errori della gestione Seabass e da una serie di scelte così sventurate da far andare in aceto la serie anche agli appassionati di lunga data, il calcio con gli occhi a mandorla è più che mai pronto all’annuale sfida di Settembre contro l’eterna rivale.
I passi avanti rispetto a PES 2015, lo ribadiamo, sono evidenti, e bastano pochi minuti con pad serrato tra le mani per accorgersi di come PES Productions abbia lavorato alacremente sotto ogni punto di vista. Perché è comprendendo gli errori del passato che si può ambire ad un futuro migliore: e le premesse, questa volta, sono davvero rosee.
Commenti