È normale: più ci avviciniamo all’autunno, più i toni del calcio digitale si fanno accesi. Non è infatti una novità che, tra E3 e gamescom, i due poli assoluti del calcio da salotto non se le mandino certo a dire, regalando prodighi serie di build, una più affinata dell’altro, allo scopo di mostrare a stampa e platea gli evidenti passi avanti in termini di giocabilità, grafica e, cosa da non sottovalutare – specie ultimamente – partnership strategiche. Ed è proprio questo il caso di PES 2017, che abbiamo avuto modo di provare lo scorso giovedì in una build ragionevolmente avanzata presso gli studi milanesi di Digital Bros. Un invito che non potevamo certo lasciarci sfuggire, che cade a brevissima distanza da uno degli annunci più inattesi del simulatore calcistico del Sol Levante.
Tutti al Camp Nou!
L’avrete sicuramente già capito: l’accordo esclusivo col Barcellona. Che il focus di questo incontro pre-gamescom fosse quasi interamente incentrato in questa partnership esclusiva da far girar la testa, a ben vedere, era cosa prevedibile. Del resto, non capita così spesso – specie nelle ultime generazioni di console – di assistere ad un accordo così forte come quello siglato tra Konami e la federazione calcistica spagnola. Che non è un semplice partner, come sottolineato dallo stesso Manorito Osoda (Marketing Manager di Konami e della serie Pro Evolution Soccer, giunto dal Giappone proprio per spiegare nel dettaglio questa “bomba”): piuttosto, una Premium Partnership, che sancisce una collaborazione bilaterale tra sviluppatore e società in termini di licenze e di una serie di “oggetti” di gioco in licenza esclusiva che, gli amanti del calcio, difficilmente non apprezzeranno.
L’elevato tasso di interazione tra i due attori protagonisti di questa manovra da calciomercato è evidente dall’annuncio in esclusiva triennale per PES del leggendario Camp Nou: l’iconico stadio della compagine basca è stato ricreato con una cura del dettaglio al limite dell’architettonico, e offre uno scorcio visivo degno delle migliori partite di Champions League. Lo stadio in sé rappresenta tuttavia solo l’inizio, laddove enorme enfasi è stata posta proprio negli spettatori. Cori da stadio ufficiali, curve che si colorando di rosso e blu con scritte inneggianti le prodezze degli eroi di casa, grida del pubblico che mai come ora pare reagire al risultato corrente del match, trasmettendo quasi una sorta di tensione da gara per le sfide più importanti.
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Più veri del vero …
Se già la trasposizione digitale del Camp Nou rappresenta una sorpresa piacevole, a lasciare davvero di sasso è il mastodontico lavoro di motion capture investito in PES 2017 per ricreare le controparti digitali dei giocatori dell’FC Barcellona. Da Neymar a Messi, passando per Suarez e il resto del prodigioso undici di Luis Enrique, è impossibile – almeno per chi mastica un minimo di calcio internazionale – non riconoscere l’atleta, anche quando la telecamera non vi indugi in ravvicinata ma adotti un campo più largo. Tatuaggi, tagli di capelli (a parte Messi, che deve essere ancora aggiornato dopo il recente parrucco) e fisico sono trasposti con una fedeltà addirittura maggiore di quella a cui la serie, già dalla passata declinazione, ci aveva abituati. Il tutto condito ovviamente dal PES Id, che esalta ulteriormente le signature di ciascun giocatore per replicare un incontro “virtuale” il più verosimile possibile.
La novità che non ti aspetti, sotto questo fronte, è quella che ci è stata presentata come FBC Legends: lo stesso trattamento riservato alla squadra ufficiale viene riproposto paro paro anche a quei giocatori che hanno scritto la storia dei pluricampioni di Spagna. Ecco che dunque mostri sacri del calcio come Ronaldo, Ronaldinho o Puyol (questi solo alcuni degli “annunciati”, destinati ad aumentare in numero nelle settimane a venire) trovano il meritato spazio all’interno della modalità myClub, con tanto di divise originali e mosse speciali che, negli anni, milioni di spettatori hanno imparato ad amare. A proposito di divise, la rinnovata modalità myClub (di cui vi abbiamo parlato nella precedente anteprima e che, immancabilmente, analizzeremo a dovere nell’oramai imminente gamescom) permetterà al giocatore di scegliere tra un set di “Classic Kit” generoso in termini quantitativi.
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Edizione speciale, firmata Barça
Che si tratti di una partnership forte e, per certi versi, inedita all’interno dello showbiz videoludico è evidente: non è dunque un caso se nella copertina di PES 2017, che sarà disponibile in Europa dal prossimo 15 Settembre, campeggino le punte di diamante della formazione spagnola catturate nella tradizionale esultanza. Come non è casuale l’annuncio di una Special Edition per PS4, racchiusa nell’immancabile steelbox con colori e bandiera del Barcellona. Per chiunque volesse preordinare PES 2017 e riservarsi per tempo un’edizione (normale o speciale che sia) del titolo, saranno previsti ulteriori contenuti bonus aggiuntivi, che spaziano da oggetti estetici come scarpini, divise o palloni tematici, per arrivare anche all’introduzione di starter kit speciali o di Agenti dedicati alla formazione protagonista di questa edizione. Il tutto senza dimenticarci di PES Club Manager e PES Collection, le App per dispositivi iOS e Android destinate da qui a breve ad essere invase da una ricca serie di contenuti speciali blaugrana.
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Con una cicatrice ancora aperta in termini di licenze acquisite, la premium partnership con la società del FC Barcellona può rappresentare qualcosa di rivoluzionario in casa Konami: il divario con la concorrenza, sotto questa luce, è ancora incolmabile, ma un’affiliazione come quella appena sancita con altre compagini europee o internazionali, a ben vedere, potrebbe dare quel qualcosa in più al franchise di PES, che nonostante gli innegabili ed enormi passi avanti in termini di gameplay manca ancora. Nulla a cui Osoda e soci non abbiano già pensato, visto che pizzicati dalle nostre domande a tal riguardo hanno “dichiarato” a denti stretti di essere già in alacre movimento per stupirci ulteriormente. Magari con un’altra squadra di caratura come il Barcellona, magari una italiana. Chi vivrà vedrà, insomma, ma già dalle prossime settimane – stando a quanto riferitoci – dovremmo iniziare a saperne qualcosa di più. Calendario alla mano, fareste bene ad appuntarvi la nostra prossima anteprima di PES 2017, direttamente dalle lande teutoniche della più grande fiera di settore europea: ci sarà di che divertirsi.