Archiviati i Mondiali di Russia 2018 (che hanno visto la Francia conquistare il suo secondo titolo nella storia) e una sessione di calciomercato che sta giungendo alla fine, è tempo di tornare a pensare alla prossima stagione. E oltre al ritorno di grandi campioni e delle nostre squadre preferite, una nuova stagione significa anche un’altra cosa: un nuovo Pro Evolution Soccer è in dirittura d’arrivo.
In attesa dell’arrivo nei negozi di PES 2019, abbiamo avuto modo di avere un altro contatto (dopo l’E3 2018), con una nuova build del simulatore calcistico di casa Konami. Un contatto decisamente intimo, avvenuto negli ufficiali italiani di Digital Bros, dove non solo abbiamo avuto modo di provare un codice molto vicino a quello ufficiale, ma anche assistere ad una corposa presentazione del nuovo titolo. E le novità quest’anno sono davvero tante. A cominciare dall’idea di lanciare il nuovo titolo della serie solo su console current gen e PC.
La scelta è anche dettata dall’idea di spingere PES 2019 e godere di tutte le migliorie tecniche possibile, che quest’anno sono davvero tante. A partire dal sistema di illuminazione, che permette non solo di ottenere una luce realistica, ma anche dinamica, che varia durante il match. A questo si affiancano altre piacevoli sorprese a livello grafico, come ad esempio lo scan 3D dei volti, che ha fatto dei grandi passi avanti rispetto all’anno scorso e l’implementazione della feature Visible Fatigue, che permette di osservare in tempo reale durante i 90 minuti di una partita la stanchezza a livello fisico di un giocatore, consentendo così di effettuare, ad esempio, un cambio o uno spostamento tattico per evitare infortuni.
Anche a livello di gameplay, PES 2019 presenta una serie di novità decisamente importanti. Sono state migliorate le skill individuali dei giocatori, che ora sono più simili alla realtà, ma non solo. I dribbling sono stati completamente rielaborati e sono state finalmente inserite anche le sostituzioni veloci, che ci permettono di effettuare un cambio in corsa durante il match. Quest’ultima feature però, allo stato attuale, è decisamente macchinosa: è infatti necessario premere il touchpad del pad PlayStation 4 e scegliere tra un elenco di panchinari da navigare in corsa durante il match. Il tutto funziona, certo, ma risulta essere un tantino meno intuitivo rispetto a come l’avevamo immaginato.
Ovviamente una sola presentazione non rende l’idea dei miglioramenti apportati. E così ci siamo tuffati immediatamente ad effettuare una prova sul campo. Ed è proprio pad alla mano che PES 2019 si conferma essere uno dei simulatori calcistici più divertenti e giocabili. Non solo le animazioni sono state migliorate rispetto al precedente capitolo, ma anche il ritmo è decisamente più simile alle partite reali. Nel corso delle nostre partite, tra uno scatto di Salah e un colpo di testa di Mauro Icardi, ci siamo accorti di come oramai Konami sia riuscita a creare un prodotto decisamente soddisfacente sotto tutti i punti di vista: tutto funziona (quasi) alla perfezione. Il codice attuale è praticamente privo di bug ed errori (da segnalare solo dei rarissimi cali di frame rate su PlayStation 4 Pro, ma nulla di così drammatico). Anche per quanto riguarda il comparto grafico PES 2019 riesce a convincerci, consegnandoci un’opera fantastica dal punto di vista visivo.
Pur essendo stato rinnovato sotto il fronte del gameplay, PES 2019 continua ancora una volta ad avere un solo, grosso ostacolo a livello di percezione: la mancanza di licenze. Se da un lato è vero che mancano all’appello grandi nomi di grandi squadre di club, il lavoro svolto dal team marketing di Konami quest’anno merita comunque una menzione d’onore: nel corso dei mesi che hanno preceduto l’annuncio del gioco, infatti, il team è riuscito a chiudere accordi solidi, come ad esempio quello con la Russian Premier League e la Ligue 1, il campionato francese. Un accordo che (come ci spiega) è stato anche abbastanza semplice da raggiungere. “Abbiamo parlato con il campionato russo, esplorando opportunità vantaggiose per tutti. Eravamo tutti molto eccitati per la chiusura dell’accordo, tanto da volare fino a Mosca per mostrare il gioco”. La chiusura dell’accordo permette, ovviamente, l’utilizzo di tutte le squadre e di tutti i loghi ufficiali delle stesse, così come alcuni degli stadi, anche se la lista degli stessi non può essere ancora diffusa.
Anche per quanto riguarda il comparto grafico PES 2019 riesce a convincerci, consegnandoci un’opera fantastica dal punto di vista visivo
Altri interventi, a livello di marketing, riguardando ad esempio il mercato italiano con il lancio dell’Inter Edition di PES 2019, e il raggiungimento degli accordi con Schalke 04 e AS Monaco per riuscire a conquistare una fetta di pubblico decisamente più ampia nei mercati territoriali. A livello marketing si stanno muovendo passi in avanti decisamente più convincenti che in passato, ma l’assenza di colore e atmosfera per alcuni forse sarà più significativa di un gameplay decisamente convincente e soprattutto all’altezza delle aspettative.
PES 2019 arriverà nei negozi il 30 agosto 2018, quattro settimane prima del diretto concorrente. Una scelta che per ovvi motivi probabilmente non ci permetterà di godere di tutti i trasferimenti della sessione estiva di calciomercato, almeno su disco. Per praticità il team probabilmente pubblicherà una patch day one, con tutte le manovre che sono riusciti ad includere. “Ci sarà un update day one, che riguarderà i trasferimenti di agosto. Se ci sarà un trasferimento all’ultimo, come ad esempio il 29 agosto, sarà nostra premura aggiornare il gioco nei giorni successivi”.
Tra conferme come il gameplay solido, l’annuncio di nuovi campionati, squadre partner e le novità come ad esempio la Visible Fatigue, PES 2019 sarà sicuramente non solo ben accetto dai fan, ma anche da tutti coloro che cercano una sfida sui campi di calcio virtuali. La demo in arrivo tra poche settimane ci permetterà sicuramente di dare uno sguardo ancora più approfondito al tutto, ma per ora le sensazioni emerse sono sicuramente positive. Per il verdetto finale, però, ci si ritrova in campo a fine agosto. E speriamo con il minor numero di cartellini possibili.