News 26 Feb 2016

Plants VS Zombies: Garden Warfare 2 – Recensione

Botte da orti

Ne hanno fatta di strada i ragazzi di Popcap Games: dal primissimo Piante Contro Zombi, che altro non era se non un simpatico tower defense per smartphone e tablet, fino ad arrivare alla serie Garden Warfare, il cui secondo capitolo arriva questo mese su Xbox One, Playstation 4 e PC.
Consci dei limiti che lo sparatutto uscito due anni fa sulle (allora) console di nuova generazione portasse con sé, tra cui una ridotta varietà di gioco e l’assenza di un comparto single-player, gli sviluppatori hanno deciso di correggere il tiro, portando sugli scaffali un prodotto con lo stesso brillante gameplay, ma arricchito da numerose novità.
Torna quindi l’eterna lotta tra le piante del giardino di Dave il Pazzo e gli zombi farneticanti, esercito del terribileZombotron, che in questo secondo capitolo della serie rimpolperanno le fila con nuovi carismatici protagonisti, per un totale di 14 differenti personaggi: può bastare tutto ciò per bissare il successo del predecessore?

 Plants VS Zombies: Garden Warfare 2

Piattaforma: Xbox One/Playstation 4/PC

Genere: Sparatutto in terza persona

Sviluppatore: Popcap Games

Publisher: Electronic Arts

Giocatori: 1-4

Online: 2-24

Lingua: Completamente in italiano (e zombiese)

Versione Testata: Xbox One

La prima, grande novità di Garden Warfare 2 sta proprio nella concezione del menù principale, assente nella sua forma più classica, per dare vita ad un gigantesco HUB centrale, chiamato  Suburbia, che ospita nella stessa enorme mappa sia il quartier generale delle piante che quello degli zombi.

In questo semplice ed intuitivo modo, i giocatori possono esplorare liberamente la città divisa a metà dallo scontro, selezionando missioni, accedendo alle modalità multiplayer o semplicemente affinando le proprie competenze grazie ai tanti bot che popolano la mappa. Grazie a questo espediente, emerge anche una gradita componente single-player, una sorta di campagna, dotata anche di uno striminzito background narrativo che permette di prendere confidenza con i comandi, con le abilità e con le varie modalità affrontabili successivamente con altri giocatori in multiplayer.

Inoltre, funge da perfetta presentazione dei 6 nuovi eroi disponibili (tre per fazione), ognuno dei quali vi darà da completare 5 missioni di difficoltà crescente. Tutto questo permetterà di dare un’occhiata ravvicinata ai nuovi ambienti di gioco, ottenendo anche quel minimo di esperienza necessaria per competere online e di monete utili per acquistare oggetti con cui personalizzare il vostro alter-ego.

I nuovi personaggi di GW 2 riescono a dare quel pizzico di varietà che mancava terribilmente nel primo episodio

Nonostante l’apparente profondità dell’avventura in singolo però, vi accorgerete ben presto che i compiti da svolgere si assomigliano un po’ tutti e soprattutto che sono rapidi da portare a termine; in men che non si dica infatti, l’HUB diventa nient’altro che il punto di accesso principale per le modalità multigiocatore.
E sono proprio i nuovi personaggi di GW 2 infatti a dare quel pizzico di varietà che mancava terribilmente nel primo episodio: tutti i nuovi volti del franchise risultano ben congegnati e perfettamente inseriti nel contesto di gioco, dotati finanche di più carisma dei fratelli maggiori.
Il piccolo Zombolino ad esempio, vera e propria mascotte del team non-morto, può trasformarsi nel devastanteZ-Mech, un robot capace di resistere a numerosi danni, mentre Rosa unisce i precisi attacchi dalla distanza alla capacità di bloccare le specialità nemiche, trasformando gli zombi in capre inoffensive.

Online la situazione non si discosta molto da quello che si è appreso durante il tutorial, grazie anche ad un’ottima intelligenza artificiale, soprattutto ai livelli di difficoltà più elevati.
Tornano le modalità multiplayer che abbiamo amato nel primo Garden Warfare, tra cui il consueto Deathmatch a Squadre e Gnomba, aggiunta postuma sotto forma di DLC gratuito.
I neofiti faranno bene a partire da Tappetino di Benvenuto, che con impostazioni standard e zero personalizzazioni, consente di apprendere meglio le dinamiche del gioco di squadra e le capacità dei rispettivi beniamini, in modo da scegliere con calma quello che più si adatta al proprio stile di gioco. Successivamente si può passare a partite più complete, tra cui spicca senz’altro Supremazia Erbosa, che racchiude un mix tra le modalità Attacco Erboso e Tombe e Giardini, dove le squadre combattono senza sosta per ottenere il controllo della mappa in continua espansione, e Suburbination, dove piante e zombi devono costruire rispettivamente giardini e lapidi per garantirsi le varie “suburbinazioni”.

Senza dubbio queste apprezzate aggiunte, insieme all’ingresso di nuovi personaggi e ad un livello di personalizzazione a dir poco impressionante, aumentano di gran lunga la variabilità del gioco online, facendo di questo seguito un’evoluzione ben riuscita.
Anche la durata media di ogni match è significativamente aumentata, così come i premi in monete alla fine, assicurando quindi maggior esperienza ed un aumento di livello più repentino, in modo da sbloccare nuove abilità ed extra senza dover pazientare troppo.

Chi ha giocato al primo capitolo della serie, può usufruire sin da subito dei personaggi sbloccati in precedenza

Ed è proprio la personalizzazione un altro dei punti cardine della produzione Popcap Games. In Garden Warfare 2 tornano i famosi pacchetti di figurine, acquistabili grazie alle monete ottenute con il completamento delle missioni in singolo o delle partite online, i quali al loro interno celano oggetti utili per le modalità cooperative, capi stravaganti con i quali agghindare il vostro personaggio e saltuariamente, porzioni di figurine che andranno a comporre zombi o piante nuove di zecca. A seconda del costo di un singolo pacchetto, aumentano o diminuiscono le possibilità di trovare articoli unici da sfoggiare con altri giocatori, ma fortunatamente i ricchi premi che derivano dalle vostre scorribande multiplayer sono più che sufficienti per non lasciarvi mai completamente al verde.
Inoltre, chi ha giocato al primo capitolo della serie, può usufruire sin da subito dei personaggi sbloccati in precedenza, così come di alcune ricompense basate sul grado raggiunto.

Le lunghe ed approfondite sessioni di gioco sui campi di battaglia di Garden Warfare 2 ci hanno tuttavia permesso di notare un certo sbilanciamento nelle caratteristiche di alcuni singoli personaggi, in particolar modo alle nuove entrate, che a conti fatti risultano molto più incisive degli altri sei.

Da parte delle piante, Rosa risulta senza dubbio il personaggio più forte e non sorprende più di tanto vederlo sempre classificato alle prime posizioni. La potenza del suo attacco a distanza è superato solo dalla possibilità di rallentare il nemico e impedirgli di usare le proprie abilità, rendendolo quindi totalmente vulnerabile. Così come lo zombi Capitan Barbamorta può chiudersi in un barile esplosivo e lasciarsi esplodere in mezzo alle piante, causando un vero e proprio massacro di vegetali. Discorso inverso per Zombolino, le cui peculiarità sono state di molto ridotte o per Cedro, con tutta probabilità la più fiacca delle new-entry.

Le nuove capacità, oltre ad essere molto più coreografiche rispetto a quelle passate, sembrano anche più forti nel vivo della battaglia; cosa che ovviamente influisce (anche se non di molto) nella selezione finale del personaggio, mettendo in disparte alcuni dei protagonisti più “anziani”.
Tuttavia, confidiamo che nei prossimi mesi Popcap possa in qualche modo appianare questo sbilanciamento, così come nel tempo ha fatto per Garden Warfare due anni fa.

Le nuove capacità, oltre ad essere molto più coreografiche rispetto a quelle passate, sembrano anche più forti nel vivo della battaglia

Tecnicamente ci troviamo di fronte ad un titolo molto valido, il che conferma le ottime competenze del team di sviluppo, che in questi anni ha ulteriormente migliorato ciò che già c’era di buono in precedenza. Sia online che offline, GW 2 mantiene un frame-rate granitico, senza calare neanche nelle situazioni più concitate o nelle mappe più vaste. L’aspetto volutamente cartoonesco della produzione che da sempre la caratterizza, è ancor più definito, complici i numerosi effetti speciali che riempiono i momenti di gioco, dalle esplosioni colorate alle trasformazioni  in tempo reale dei vari personaggi, per non parlare di alcuni gadget indossabili, ai limiti del non-sense.

Promosso a pieni voti anche l’ottimo level-design delle nuove zone di combattimento, estremamente varie tra loro e ricche di dislivelli, passaggi sotterranei e cunicoli segreti, che permettono un approccio sempre vario alle differenti situazioni di gioco, ancor più rispetto al passato, ricordandoci che sotto il multiplayer scanzonato si nasconde un titolo dalle meccaniche di gioco molto profonde e ben strutturate.

In conclusione…

Garden Warfare 2 è la sublimazione di ciò che Popcap aveva iniziato con il primo capitolo della saga. Nuovi eroi selezionabili, nuove armi, nuove modalità e soprattutto un approccio del tutto innovativo all’intera compagine di gioco.
Abbiamo apprezzato molto la campagna single-player che, nonostante alcuni imprescindibili limiti (dovuti in particolar modo ad una mancanza narrativa di fondo), dona maggior profondità e longevità ad un titolo apprezzato finora esclusivamente per le sue modalità multigiocatore. Ovviamente anche in questo secondo episodio, gli scontri online ne sono il fulcro e principale motivo di acquisto; è sotto questo punto di vista che gli sviluppatori hanno maggiormente concentrato i loro sforzi, cercando di rendere quanto più grande e completo il mondo di Suburbia, riuscendoci quasi perfettamente.
Il nuovo Plants VS Zombies poggia le sue fondamenta su un gameplay ampiamente rodato e su schemi di gioco ben conosciuti, riuscendo comunque a farli propri, grazie all’unicità del brand e all’accattivante sistema su cui si basa la crescita del personaggio.
Difficilmente soddisferà chi cerca una sfida online nuda e cruda come quella che offre la maggior parte degli sparatutto in circolazione, GW 2 rimane però caldamente consigliato agli affezionati della serie e a chiunque cerchi un’esperienza multigiocatore diversa dal solito.

Voto: 8,5/10

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