Platinum Games smentisce la trilogia di Astral Chain, è stato un errore di traduzione
Nelle scorse ore in rete è emersa una intervista a Takahisa Taura, director di Astral Chain, in cui affermava che il gioco era solo la prima parte di una trilogia.
La notizia è stata riportata da diversi siti (tra cui noi), ma a quanto pare si è trattato di un errore di traduzione di IGN Olanda, la fonte originale da cui è partito tutto.
Lo stesso Taura ha spiegato il malinteso su Twitter:
L’articolo di IGN riporta erroneamente che “Astral Chain è la prima parte di una trilogia”.
Quello che ho detto, in realtà, è semplicemente di avere avuto talmente tante idee durante lo sviluppo di Astral Chain da poterci fare almeno altri due giochi.
記事で『「3部作の1作目として」作っている』と記載されていますが、そんな事実はありません。僕の頭の中では3部作どころかそれ以上に展開できるくらい色々考えている、と答えただけです。 > 『ASTRAL CHAIN』は3部作の1作目? 追加コンテンツの予定はない模様 – IGN Japan https://t.co/45kjUwjzID
IGN Japan ha ammesso lo sbaglio spiegando come il malinteso sia nato di un errore traducendo l’intervista prima dal giapponese all’inglese e poi dall’inglese al tedesco per IGN Olanda.
Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.
Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.
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