News 23 Ott 2015

PlayStation VR – Anteprima GamesWeek 2015

Kitchen

Capcom-Kitchen

Se Capcom scende in campo per un progetto ambizioso come PlayStation VR, più che lecito aspettarsi qualcosa di interessante. E già che ci siamo, pure qualcosa di terrificante: anche perché ammettiamolo, cosa di meglio potrebbero desiderare i genitori di Resident Evil se non un dispositivo capace di catapultarci letteralmente all’interno dei nostri incubi peggiori? Sarà pure una demo tecnica, ma Kitchen rappresenta un assaggio dannatamente succulento di quella che, potenzialmente, potrebbe essere la nuova frontiera dell’horror videoludico. Una cucina devastata e inutilizzata da chissà quanto tempo piena zeppa di sangue; uno sconosciuto sdraiato di fronte a noi, con le mani legate dietro alla schiena, che si dimena al suolo e mugugna nel tentativo di liberarsi. Sporcizia, insetti e resti vagamente umani sparsi per la stanza e noi, ammanettati e bloccati su una sedia da cui sembra impossibile muoversi. Perché siamo lì, chi ci ha legati, che diavolo sta succedendo?

Il nostro compagno di stanza si avvicina a noi, cerca di liberarci ma ricade al suolo per la disperazione. Rifletti, amico: siamo in una cucina, vuoi vedere che in mezzo a tutto questo disastro non c’è un coltello? Miracolosamente lo raccoglie, è di nuovo in piedi e inizia a tagliare le corde che ci legano le mani. Muove il coltello come un dannato, ma quella lama è tutto tranne che affilata. Su e giù, con gli ultimi aliti di forza rimasti; e finalmente una corda cede. Ma non c’è tempo di tagliare la seconda, dal fondo della stanza appare un mostro dalle fattezze femminili, che si fionda sull’aspirante salvatore e lo accoltella alle spalle. E adesso?

Potremmo andare avanti raccontandovi come termina questo Kitchen, demo tecnica dalle forti tinte gore/horror sviluppata dallo storico sviluppatore giapponese, ma vi rovineremmo una delle sorprese più interessanti e memorabili della fiera, doveste mai prima sopravvivere alla coda chilometrica che vi attende per provarlo. Una decina di minuti intensi per possessori di stomaci allenati, con un paio di “sorprese” ben studiate che riusciranno a far sobbalzare anche i più coraggiosi. Ancora una volta, l’interazione del giocatore rasenta il nulla, ma ci si ritrova dentro sino alla punta dei capelli, in una cucina che sembra aver visto più sangue di un obitorio. Una lama di un coltello che si avvicina lentamente ai tuoi occhi, con in sottofondo una risatina diabolica da far gelare il sangue, potrebbe dare la giusta svolta alla vostra giornata.

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