Non è facile costruire un’opera originale e particolare su fondamenta “antiche”, o vecchie, per meglio dire. Abusate, meglio ancora, sfruttate in decine, forse centinaia di occasioni precedenti. Già… perché questa premessa? Perché il film che recensirò ci racconta di alieni (grigi) molto cattivi e malintenzionati VS tipica famigliola pseudo-perfetta from Unsobborgoamericanoacaso. “Mmm, mi sembra proprio di aver già visto alieni cattivi e malintenzionati (nonché famigliole americane) nello stesso film” – penserete subito – ed è proprio per questo che la premessa sulla difficoltà di rendere una pellicola simile anche solo ACCETTABILE era doverosa.
Dietro la macchina da presa abbiamo Scott Stewart (“Priest”, “Legion”), gli attori sono pressoché sconosciuti.
Come spesso accade per film simili (thriller/horror) le premesse sono ottime, la prima mezzora scorre che è un piacere ed infonde un piacevole senso di attesa mista ad ansia. Si intuisce, insomma, che qualcosa di veramente brutto è all’orizzonte… qualcosa di spaventoso, ma con stile, siamo portati a pensare/sperare. Il ritmo resta alto, l’intreccio di trama basilare ma rispettabile, peccato per gli sviluppi finali decisamente migliorabili! Proprio così, con i titoli di coda una nota amara si insinua tra le poltrone e lo spettatore non può che chiedersi come mai non si sia tentato il “balzo”, quel salto repentino e definitivo che comporta un milione di rischi ma che diventa necessario per distinguere un prodotto dalla massa dei suoi simili.
Per riassumere in un paio di frasi, abbiamo una prima parte intrigante, fresca, spontanea, ottima… ma un’ultima parte “al ribasso” in cui gli spunti iniziali non trovano un degno coronamento ed happy (o sad che sia) ending all’altezza.
Dategli un’occhiata, come sempre ribadisco che quelle espresse sono opinioni personali e sarò ben felice di accogliere critiche e pareri discordanti!
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A noi ricorda…
“XCOM”: inaugurata da Microprose nell’ormai lontano 1993, questa storica saga ci cala in un eterno (e spesso “silenzioso”) conflitto tra forze umane e forze… meno umane, aliene per l’esattezza. Con il film ha poco da spartire, ok, ma chiacchierando di “omini verdi” non si può non accennare ad un nome simile, che ancora oggi riesce a conquistare stima ed attenzione all’interno del mercato videoludico mondiale.
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E voi, lo avete visto? Cosa ne pensate? Votate qui oppure lasciate un commento in basso!
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Ci “rivediamo” prestissimo con la seconda puntata del Popcorn Time Extra, nuova appendice della rubrica che spero apprezziate e continuerete ad apprezzare, nonché venerdì prossimo con la recensione di un film uscito proprio ieri nelle sale italiane: “Prisoners”, con Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal! …hey, intanto segui PT anche su Facebook!
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