Ci sono miti e personaggi che affollano l’universo del Cinema, uno di essi si chiama Dracula. La figura del vampiro come (anti)eroe romantico e dannato appare su pellicola negli anni ’20 con il magnifico Nosferatu di Friedrich Wilhelm Murnau, film che verrà riproposto da Herzog con un altrettanto magnifico e poetico remake datato 1979. Abbassando un po’ l’asticella del valore artistico troviamo una miriade di opere a base di sangue e canini appuntiti, dal Dracula di Francis Ford Coppola a The Addiction di Ferrara, da Intervista col Vampiro a Blade passando per la memorabile interpretazione di Christopher Lee e Peter Cushing (rispettivamente Dracula e Van Helsing) nella pittoresca versione Hammer del mito fino ad arrivare a tempi più recenti in cui in cui il fenomeno ha assunto connotati decisamente più “teen”, basti pensare al successo di Twilight.
Ecco che arriviamo all’appena trascorso ottobre 2014 e all’arrivo in sala di Dracula Untold. Gary Shore alla regia, Luke Evans, Dominic Cooper e Sarah Gadon a coprire i ruoli principali.
Il primo aspetto che balza all’occhio è la ricerca (a volte forzata) di una spettacolarizzazione totale della scena: visivamente il film è impressionante, l’immagine si forma fra tonalità dark e colori sfavillanti, gli effetti speciali dominano il tutto da un trono che presiede a trama, recitazione e colonna sonora. L’intento del regista è dare una forte contestualizzazione storica alle gesta del vampiro più noto della storia, abbiamo così due facce chiarissime e distinte della stessa medaglia. Campi di battaglia e melodramma, essere umano corruttibile e infallibile vampiro, l’equilibrio tra Storia e storia è mantenuto piuttosto bene e – per dirla sbrigativamente – non ci si annoia. Detto questo, purtroppo siamo molto lontani dalla profondità che un soggetto simile poteva assumere. Oltre alla roboante facciata e – va specificato – alla recitazione impeccabile faccio fatica a trovare uno spessore sufficiente ad avvicinare il film ai giganti che l’hanno preceduto. Certo, l’intento probabilmente non era paragonarsi ad Herzog, ma il fumo è davvero troppo rispetto all’arrosto.
Guardatelo senza pensieri e pretese, vi divertirete, ma niente di più.
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A noi ricorda…
Castlevania: basta guardare il trailer del dramma vampiresco siglato Gary Shore per notare un’incredibile (probabilmente voluta e cercata) somiglianza con le ultime due incarnazioni di Castlevania. Scenografie, movenze dei personaggi, lotte frenetiche all’ultimo sangue, film e gioco sembrano quasi avere un’anima comune. Una cosa è certa, se avete apprezzato il primo apprezzerete il secondo, e viceversa!
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A venerdì prossimo con la recensione dell’attesissimo Interstellar. Missione compiuta per Mr. Nolan?
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