La cinematografia di Nanni Moretti ha sempre racchiuso un’invidiabile pluralità di anime e sembianze: dai tempi di Ecce Bombo (1978) alla contemporaneità di Habemus Papam (2011) il regista romano è sempre riuscito a imbastire racconti godibili, a tratti quasi “frivoli”, intorno a tematiche complesse, profonde, importanti senza stonare o sbavare il tratto. Alcuni momenti del suo Cinema sono di fatto cult immortali (non solo a livello italiano, anzi) e io stesso ricordo con nostalgia la prima visione di alcune tra le sue pellicole (su tutte Bianca e Palombella Rossa). Arriviamo al 2015 e al suo nuovo lavoro: Mia Madre.
Ci risiamo – per fortuna – e quello che vi aspetta su grande schermo è un nuovo strato dell’enorme, sfaccettata, incredibile “saga mentale” e spirituale imbastita negli anni da Moretti. Un’immensa Sacher torta di significati e significanti correlati e – forse – parte di un unicum che alberga nella mente del regista da sempre e che (ormai possiamo dirlo) è passato alla perfezione alla pellicola regalandoci una perla dopo l’altra.
Abbiamo una bravissima Margherita Buy a dominare la scena, spalleggiata dal personaggio del fratello (Moretti stesso) e accompagnata ai titoli di coda da altri grandi nomi del Cinema mondiale (John Turturro su tutti).
Un trattato di psicologia trasposto in immagini, ma anche una piacevolissima esperienza d’arte e spettacolo come non ne vedevamo da tempo a livello nostrano.
La riflessione spazia dal ruolo dell’artista-regista (Moretti è sempre stato auto referenziale, con stile) alla situazione socio politica del nostro paese, dalle sensazioni più comuni (ma importanti, come le parole, vedi Palombella Rossa) alle più liberatorie/opprimenti.
C’è davvero poco da dire o aggiungere, armatevi e partite verso il cinema più vicino.
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A noi ricorda…
The Movies: spaziando per l’intero universo videoludico non ho trovato nulla di realmente paragonabile all’universo Morettiano, quindi mi butterò sulle analogie iper generali, tematiche. Nella fattispecie il tema è il Cinema, e come non citare questa IP Activision (Lionhead Studios) che ci permette di calarci proprio nei panni di un regista? Il gioco è disponibile dal 2005 su PC.
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L’appuntamento è come al solito per settimana prossima con una nuova recensione!
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