Il far west secondo Disney.
Dopo l’enorme successo (commerciale e non) de “I Pirati dei Caraibi” tornano Gore Verbinski e Johnny Depp con una nuova, freschissima dose di azione ed humor per grandi e piccini. I personaggi e la cornice sono retaggio di un passato ormai non troppo recente composto da fumetti, cartoon e film d’annata riguardanti – appunto – l’indiano Tonto ed il Cavaliere Solitario. Terzo incomodo d’importanza fondamentale un inseparabile destriero bianco.
Se lo “staff” è rimasto quello di “Pirates of Caribbean” – sceneggiatori e produttore compresi – la solfa è cambiata. Certo, tratti in comune ne scoverete a decine, ma fortunatamente (o sfortunatamente, punti di vista!) c’è il tentativo di distinguere a livello sostanziale le produzioni passate da quest’ultima.
L’estetica stravagante e decisamente sopra le righe dei personaggi rimane, ad esempio, ma questa volta si punta molto meno sull’one man show di Depp-Sparrow e si nota una visione d’insieme più “generosa” nei confronti di comprimari e personaggi secondari, si privilegiano le linee di trama, l’ambientazione ed altri elementi “di contorno” che – per carità – erano più che presenti nella trilogia piratesca, ma sembravano in più punti fare da semplice sfondo agli svolazzi deliranti di questo o quel personaggio.
L’eccellenza rimane lontana, devo dire, ma forse è giusto così: l’obiettivo di un film simile, infatti, è innanzitutto intrattenere, divertire, giocare con un pubblico preferibilmente giovanissimo, e non si può certo dire che Verbinski e soci non l’abbiano raggiunto. Non è “C’era una volta il West”, ma nemmeno vuole esserlo. Bisogna sempre fare le giuste considerazioni e distinzioni prima di giudicare, e in questo caso il mio giudizio – pur non essendo totalmente entusiasta – è positivo. Pellicola consigliatissima se volete passare un paio d’ore spensierate, per chi cerca la sostanza ci sono altre porte cui bussare.
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A noi ricorda…
“Gun”: proiettili, indiani, cowboys, corse sfrenate a cavallo… non ho impiegato nemmeno dieci secondi a trovare un titolo da accostare al nuovo blockbuster Disney: Gun (Activision, 2005) ha tutte le carte in regola per essere accolto a braccia aperte nella grande famiglia del genere western! Certo, le tematiche trattate (e soprattutto il modo di trattarle) sono differenti, innanzitutto per una questione di target, ma l’atmosfera polverosa che si respira a pieni polmoni è la stessa che i fan di Sergio Leone ricordano con nostalgia!
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