18 Lug 2016

Project C.A.R.S. GOTY Edition – Recensione

A soli dodici mesi di distanza dalla prima uscita, ecco ri-apparire, su PC e console di nuova generazione, Project C.A.R.S., in una sfavillante edizione Game of the Year, grazie alla quale Slightly Mad Studios e Bandai Namco vogliono dare la possibilità a tutti quelli che, mossi da sfiducia verso un franchise nuovo di pacca o semplicemente indecisi se cedere alle lusinghe di Project C.A.R.S., Forza Motorsport 6 o Assetto Corsa (in ambito PC), hanno preferito attendere in modo da valutare con lo stato dei fatti, a debita distanza dal dayone originario di questo gioco.

Gli utenti di Project C.A.R.S. in questi dodici mesi di vita, non hanno assistito esclusivamente al rilascio di un pingue numero di contenuti aggiuntivi, quando gratuiti, quando (molto spesso) a pagamento, ma ad un processo di affinamento che ha portato a stravolgere, in positivo, una sistema di gioco che, seppur rodato e godibile al dayone, ha prestato il fianco a numerose critiche nei mesi immediatamente successivi al lancio. Ed è appunto qui che viene a settarsi questa edizione “celebrativa”: Project C.A.R.S. Game of the Year Edition è infatti il frutto di ben dodici mesi di contatto diretto con una utenza attivissima che non ha smesso di martellare gli sviluppatori mediante feedback inerenti le problematiche che, patch dopo patch, il gioco Slightly Mad Studios ha mostrato. I primi mesi dal lancio sono stati infatti croce e delizia per gli sviluppatori che, tronfi del successo numerico del loro prodotto di punta, si son trovati a fare i conti con una ottimizzazione posticcia, adoperata al fine di rispettare le deadline imposte dallo sviluppatore e con un dato di fatto incontrovertibile: Project C.A.R.S., così come era stato venduto, forniva una esperienza di gioco (sia in singolo che in modalità multigiocatore), imperfetta, fallace e, soprattutto, ampiamente migliorabile.

Ben dieci patch, alcune corposissime, altre decisamente più snelle, hanno sancito uno sviluppo post-dayone grazie al quale quasi tutte le aree di gioco, dalla telemetria alla fisica di gioco, dall’intelligenza artificiale dei piloti avversari alla gestione delle penalità in-game, dalla gestione delle lobby alla ottimizzazione del netcode, sono state oggetto di revisione e di ottimizzazione. Nemmeno la controparte grafica è stata esautorata da questo processo di raffinamento che ha visto, con il rilascio dell’ultima patch, la scomparsa di tutti quegli odiosissimi bug grafici, sia durante le gare che nelle fasi di replay, che avevano afflitto la build originale di Project C.A.R.S.

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Che voi abbiate in dote la versione dayone, o che vi apprestiate a regalarvi questa Game of the Year Edition, sappiate comunque che, allo stato attuale delle cose, Project C.A.R.S. è (fortunatamente) solo un lontano parente del gioco entrato in gold oramai più di un anno fa e che, l’acquisto della Game of the Year Edition vi metterà in condizione di sfogare le vostre più recondite velleità automobilistiche senza frustrazione alcuna. Ciò che differenzia invece la versione “liscia” da questa Game of the Year Edition, è la sequela di contenuti scaricabili (gratuiti e a pagamento) rilasciati nel corso di questi dodici mesi: se infatti il gioco originale, al netto di tutte le beghe (in seguito risolte), era comunque qualitativamente fruibile, lo stesso non si poteva dire in ambito quantitativo. Le sole settanta auto presenti nella versione originale, pur se accoppiate ai ben 30 percorsi disponibili al dayone e ad una esperienza di guida enormemente difforme da veicolo a veicolo, rappresentavano una quantità risibile rispetto alla pletora di autovetture presenti in un qualsiasi gioco dei franchise Gran Turismo o Forza Motorsport che, almeno sotto questo aspetto, distaccavano di ben più di una distanza il pur recentissimo prodotto Slightly Mad Studios.

Questa Game of the Year Edition ci presenta il sopraccitato roster originale ampiamente arricchito da tutte le espansioni uscite nei dodici mesi successivi al lancio di Project C.A.R.S. 1.0, portando a 125 il numero totale delle vetture utilizzabili e a 35 il numero di tracciati disponibili, conferendoci un gioco sì più definito ma, ahinoi, ancora carente dal punto di vista numerico, parametro inaccettabile nel 2016, visti anche gli sforzi fatti dalla diretta concorrenza (che si parli di Assetto Corsa, prossimo al debutto su console, o degli oramai storici franchise Gran Turismo e Forza Motorsport/Horizon).

L’acquisto della Game of the Year Edition vi metterà in condizione di sfogare le vostre più recondite velleità automobilistiche senza frustrazione alcuna

La versione testata per questa recensione è stata quella PlayStation 4 che, parimenti alla prima versione, risulta essere (almeno in ambito console next-gen) quella più performante e con una maggiore elasticità di frame rate, anche nelle situazioni di gioco più concitate. Ciononostante, la differenza dalla versione PC da noi utilizzata per la recensione della versione “liscia” di Project C.A.R.S. è palese: per mantenere il framerate stabile su una macchina meno performante di un qualsiasi PC di fascia media, gli sviluppatori hanno dovuto limitare la qualità delle texture di gioco e il numero/livello dei riflessi durante le gare sul bagnato che, per quanto graficamente appaganti, non rendono giustizia al medesimo modello grafico osservato sulla versione originaria per PC. Pur potendo effettuare qualche micro-regolazione grafica al fine di aumentare ulteriormente il framerate, tocca notare quanto questa versione sia tecnicamente indietro, dal punto di vista meramente grafico-scenografico, rispetto alla versione “master race“.

Conclusioni

Project C.A.R.S. Game of the Year Edition ci presenta, sotto forma di raccolta onnicomprensiva di tutte le espansioni rilasciate nel corso degli ultimi dodici mesi, un gioco finalmente giocabile senza frustrazioni di sorta e scevro da tutti quei difetti che portarono ad un graduale allontanamento dell’utenza più casual nei primi mesi post-dayone. Il numero di contenuti aggiuntivi, per quanto ingente, non rappresenta comunque un’aggiunta degna di nota: la sola presenza del Nürburgring e di alcune Lotus storiche non rappresentano, pur nella loro unicità in ambito dei racing games simulativi, un incentivo bastante a consigliare il ri-acquisto a chi avesse già acquistato, a tempo debito la versione originale.

I neofiti invece troveranno pane per i loro denti e un buon diversivo in attesa dell’uscita di Assetto Corsa, Forza Horizon 3 e Gran Turismo Sport. Da segnalare, inoltre, un livello grafico appena al di sopra della sufficienza per le versioni console: il divario tecnico da un pc di fascia media è oramai incolmabile, a soli due anni e mezzo dal debutto di questa fantomatica Next-gen che di next ha poco e nulla.

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