Adi Shankar è un nome assai famoso nel panorama sia del piccolo che del grande schermo: produttore di The Grey con Liam Neeson e Killing Them Softly con Brad Pitt, è conosciuto nel nostro mondo nerd per aver partecipato con il suo studio alla realizzazione della fantastica serie Neflix di Castlevania.
Krafton Inc. ha deciso di affidare alle mani di quest’uomo il “progetto” d’animazione relativo a PUBG… che tutt’ora non si sa bene se si tratti di un lungometraggio, di una serie, o altro.
Come giocatore, ho cominciato a fare a pezzi la competizione su Battlegrounds fin da quando PUBG è stato rilasciato nel 2017. Sono grato a Krafton per la fiducia che hanno riposto in me nell’eseguire la mia visione come produttore e sono emozionato di imbarcarci in questo viaggio insieme
Per me, questo progetto d’animazione rappresenta un altro passo nel rammendare il ponte bruciato tra l’industria videoludica e Hollywood. Non vedo l’ora di svelare a tutti com’è vincere una ‘chicken dinner’.
Secondo il CEO di Krafton questo è solo uno dei tanti passi che PUBG farà per espandersi in un franchise multimediale… ed in effetti ultimamente si sta dando parecchio da fare a questo riguardo: c’è uno short film con Don Lee e persino una docu-serie investigativa con Jonathan Frakes (potete dargli un’occhiata nel player qui sotto). Insomma, anche se proprio non volete giocarci, di modi per entrare nell’universo di PUBG ce ne sono parecchi.
In attesa di nuove informazioni su questo misterioso “progetto d’animazione”, vi consigliamo di farvi un’idea delle abilità di Shankar nel campo recuperando la serie Netflix di Castlevania: non ve ne pentirete (qui le card per l’abbonamento).
[wp-tiles post_type=’post’ posts_per_page=5 orderby=’date’ order=’DESC’]
Autore
Leggi i suoi articoli
Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
Autore
Leggi i suoi articoliCresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
Commenti