Los Angeles – Ci siamo avvicinati al booth di Bethesda con tante domande e poche, pochissime certezze. Dopo una conferenza così è difficile non riempirsi la testa di interrogativi su RAGE 2, il nuovo sparatutto di Avalanche Studios e id Software, complice anche un’incredibile somiglianza concettuale con Mad Max, un altro dei giochi di Avalanche che non ha avuto il successo sperato. Tuttavia aver lavorato ad un gioco che ha costretto lo studio a basarsi sulla visione di George Miller ha sicuramente contribuito ad ampliare il know-how del team svedese che è stato scelto da Bethesda per continuare la saga di RAGE.
L’episodio iniziale di questa saga è datato 2011, e mostrava una post apocalisse con toni molto diversi rispetto a quelli mostrati nel sequel. L’ambientazione era più dark e l’umorismo era notevolmente ridotto, e non ci stupiamo affatto del cambiamento di direzione intrapreso da Avalanche. Dopotutto stiamo parlando dei ragazzi che hanno creato Just Cause, specializzati in caos, esplosioni e humor. Insomma, il nuovo RAGE 2 è un mix di influenze diverse, un cocktail interessante ed esplosivo che nasce da centinaia di riferimenti. L’ingerenza di id Software si vede principalmente nel gunplay, che ricorda da vicino quanto visto nel recente reboot di DOOM.
Con tutte queste premesse è chiaro che le aspettative su RAGE 2 sono elevate: ci si aspetta un titolo dal gamplay frenetico in un mondo aperto e vivo, dominato dal caos delle guerre fra fazioni in totale assenza di civiltà. Insomma, la brutalità nel classico post-apocalittico all’ennesima potenza. Per testare con mano quello che ci aspetta nelle wastelands di RAGE 2 ci siamo diretti al booth di Bethesda, dove una postazione DEMO della durata di circa 20 minuti è stata allestita da Avalanche Studios per la fiera losangelina.
A distruggere il mondo in RAGE 2 non è stato un conflitto nucleare né un’invasione aliena. A portare la morte sulla terra è stata la stessa causa che ha contribuito all’estinzione dei dinosauri: un meteorite. Il gigantesco corpo roccioso Apophis 99942 ha distrutto la Terra per come la conosciamo, riducendo drasticamente la popolazione mondiale e rendendo le superfici del pianeta delle tossiche e inabitabili wastelands. Non mancano ovviamente i mutanti, usciti fuori dopo il fall-out dell’esplosione. In questo caos il giocatore interpreterà il ranger Walker, l’ultimo soldato di questo corpo d’élite che si ritroverà in un mondo sconvolto a lottare per un unico, ambizioso obiettivo: distruggere l’Autorità, un’organizzazione militare che ha preso il controllo delle wastelands attraverso la forza ed il terrore. Walker ha a sua disposizione alcune capacità speciali dovute alla presenza dei Nanotriti, piccole nanomacchine in grado di potenziare un uomo, nel suo corpo. Facciamo immediatamente la conoscenza di questi piccoli robot nei primi minuti della DEMO, in un breve tutorial che ci spiega cosa sono in grado di fare queste splendide macchine: potremo scattare in avanti ad alta velocità, saltare in alto e colpire il suolo così forte da generare un’onda d’urto oppure creare una sorta di scarica di energia dalle nostre mani, facendo a pezzi il nemico che ci sta davanti.
Presa confidenza con le capacità sovraumane di Walker, siamo pronti ad avventurarci nelle wasteland, ed il nostro obiettivo è quello di riprendere il possesso di un centro spaziale caduto nelle mani di una gang di sopravvissuti fuori di testa. Non abbiamo potuto provare i veicoli, pertanto le nostre impressioni si concentrano principalmente sul gunplay e le potenzialità di Walker. Di primo acchito sembra proprio che il nostro ranger sia una vera e propria forza della natura in grado di sbaragliare una ventina di scagnozzi in poco meno di tre minuti. Mischiare i “poteri” ai Nanotriti di Walker con la sua abilità con le armi da fuoco dà al giocatore la possibilità di creare un interessante mix di combo, rilasciando la propria creatività distruttiva sui malcapitati presenti. La maggior parte dei nemici verrà infatti fatto saltare, smembrato o decapitato dalle nostre armi, anche se il sangue spillato è in qualche modo meno di quanto ci aspettassimo (ma forse è solo un’impostazione di gioco). Oltre ai fucili e alle granate, Walker è in grado di utilizzare il “wingstick”, una sorta di boomerang a tre punte in grado di piantarsi letteralmente nei corpi dei nemici e di continuare a roteare dentro di loro come una sega circolare: una roba così cruenta da essere spettacolare, lasciate che ve lo dica.
Dopo aver ammazzato una trentina di punk post-apocalittici però i primi dubbi sul gioco iniziano a farsi concreti: l’intelligenza artificiale è abbastanza reattiva e capace, ma gli scenari di scontro si somigliano un po’ tutti. L’ottimo gunplay (che ci ricorda molto quello di DOOM) non viene sfruttato al meglio, e il gioco ci propone ondate di nemici quasi uguali in ogni area, che dovrà essere sgomberata per accedere a quella successiva. Tutta la DEMO si è svolta su di un ritmo praticamente regolare e prevedibile: entriamo in un’area del centro spaziale, la sgomberiamo dai cattivoni e passiamo a quella successiva. Persino le armi utilizzate per la demo erano limitate a fucile d’assalto e fucile a pompa, non lasciandoci troppa varietà di fuoco. Insomma, inquadrare RAGE 2 è ancora difficile, e dovremo saperne di più, specialmente sull’interazione dei veicoli, punto forte delle produzioni Avalanche.
RAGE 2 pare un violento mix d’azione e adrenalina, un cocktail esplosivo in grado di soddisfare i giocatori che amano le esplosioni e il caos. Il gioco ci ha lasciato generalmente una buona impressione, anche se quello che abbiamo provato non è sufficiente a farci vedere il quadro completo delle cose: manca ancora tutta l’interazione fra i veicoli, che è la vera novità che RAGE 2 dovrebbe mettere sul piatto. Insomma, il gunplay e i poteri di Walker ci hanno convinto, ma sono ancora troppe le incognite ed i dubbi che nuovo titolo di Avalanche ci ha lasciato in mente. Non ci resta che aspettare il prossimo hands-on, sperando che RAGE 2 sia più “pronto” a una prova su strada.