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Razer Kraken Tournament Edition – Recensione

La Razer spesso e volentieri è sinonimo di grandi qualità e prestazioni, soprattutto se affianchiamo il marchio e l’hardware al mondo dei videogiochi su PC e (sempre di più) su console.

In particolar modo, tastiere, mouse e headset sono il cavallo di battaglia dell’azienda che ultimamente sta ottenendo ottimi consensi dal pubblico per la vasta gamma di accessori, i cui prezzi, nonostante non sempre siano così “popolari”, escono comunque facilmente vincitori competendo con brand più blasonati.

Esempio lampante è proprio l’headset di questa recensione, il modello Kraken Tournament Edition che grazie ad una qualità audio stellare, un design ergonomico e accattivante, e una comodità semplicemente fuori dal comune (il tutto ad un prezzo molto ragionevole), si candida ad essere uno degli accessori videoludici più sorprendenti di questo fine 2018.

Il controller audio USB, vera grande novità del pacchetto, permette inoltre di personalizzare con pochi semplici tocchi le proprie impostazioni sonore, fattore imprescindibile per chi gioca online o per chi semplicemente cerca un’esperienza immersiva.

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Il design delle cuffie è forse quello che, a prima vista, colpisce di più: i padiglioni sono grandi, robusti e leggerissimi, permettendo di avvolgere tutto l’orecchio senza però mai causare fastidio, anche dopo sessioni particolarmente lunghe e intense. L’headband è in plastica, ma foderato con materiale in tessuto soffice e adattivo, così come l’interno morbido dei padiglioni in memory foam, capaci quindi di favorire anche i giocatori che ad esempio, portano un paio di occhiali.

C’è un minimo di rotazione e in generale, il peso della cuffia non ci è sembrato tale da mettere in sofferenza chi ne usufruisce; ciò ovviamente è favorito dai materiali ultraleggeri utilizzati per la componentistica di cui si intuisce il livello medio-alto.

Il design delle cuffie è forse quello che, a prima vista, colpisce di più

Il microfono è all’occorrenza retrattile, vale a dire che in caso di inutilizzo si può spingere in un apposito alloggio all’interno del padiglione sinistro, giovando all’estetica generale, mentre il cavo di sorgente è un 3.5mm a cui è direttamente collegato un piccolo controller per il volume ed un tasto per mutare l’audio in uscita. In aggiunta, nella confezione è presente un secondo cavo (questa volta USB) a cui si può collegare il jack 3.5mm in modo tale da ottimizzarne l’uso su PC; altrimenti l’uscita standard è perfettamente compatibile con Xbox One, PlayStation 4 e persino Nintendo Switch, rendendo le Kraken uno dei pochi modelli di headset per gaming validi e universali.

Il cavo USB termina con il già citato controller audio, dotato di un secondo regolatore di volume, tasto mute, controllo bassi (molto performanti), bilanciamento gioco/chat e attivazione dell’audio THX. Questa innovativa tecnologia, presentata a gran voce da Razer e ideata dall’azienda di proprietà di George Lucas, permette al giocatore in immergersi in un cosiddetto “Spatial Audio”, ossia di godere di un sonoro surround di nuova generazione.

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Potete ben immaginare come una feature del genere si presti al videogioco comune così come a quello competitivo, garantendo al giocatore un sonoro sincrono, preciso e pulito, combinato alla perfezione con il suddetto amp driver da 50mm, il quale ha il retro dotato di adesivo, in modo tale da poter essere attaccato ad una qualsiasi superficie.

Per quanto l’idea possa essere stuzzicante, non ci ha convinto del tutto. Se è vero che l’headset può essere spostato con il suo cavo da 3.5mm, mantenendo il regolatore amp sulla postazione fissa, è anche vero che sarete costretti a sacrificare dello spazio, per non parlare della superficie aderente che prima o poi perderà di qualità, soprattutto in ambienti polverosi.

Le Kraken Tournament Edition riescono a soddisfare pienamente le aspettative

Nel caso volessimo ulteriormente affinare il bilanciamento dell’audio in entrata delle nostre Kraken Tournament Edition,  possiamo affidarci all’apposito software Synapse, che è possibile installare sul PC fin dal primo momento.
Purtroppo però, è proprio questo software di Razer a risultare una delle problematiche più fastidiose: ci siamo infatti accorti ben presto che dopo aver installato Synapse, il microfono smetteva di funzionare con le applicazioni più comuni, compreso OBS Studio, Elgato Game Capture HD o Discord. Dopo svariati tentativi, siamo stati costretti a reinstallare il software e testare l’effettivo funzionamento delle cuffie, microfono incluso.

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Al di là di questo piccolo inciampo, l’applicazione ha sempre funzionato in modo ottimale, permettendo all’utente di creare profili personalizzati a seconda delle proprie preferenze e dei propri giochi su PC. Non sempre intuitivo, talvolta sono necessari alcuni minuti per prendere confidenza con l’interfaccia, ma se ci si perde un po’ di  tempo, ne varrà sicuramente la pena.

Anche da altri punti di vista, il nuovo headset di Razer ci ha sempre convinto in modo favorevole. L’ascolto di svariati generi musicali non ha mai destato particolari sospetti,  grazie ad un suono molto bilanciato e tutto sommato generoso nei confronti dei più vari dettagli.

Non è forse il più comodo degli accessori da portare in giro (il peso complessivo è poco più di 400g) ed è comunque necessario collegarlo con il jack in dotazione, ma se si vuole sostenere un’unica spesa capace di assecondare i nostri passatempi videoludici, musicali o televisivi, le Kraken Tournament Edition riescono a soddisfare pienamente le aspettative.

Conclusioni

L’headset Razer Kraken Tournament Edition è un altro centro, e per certi versi un ottimo punto di partenza per l’azienda, la quale si è finalmente decisa a fare il gran salto di qualità con prodotti di ottima fascia a prezzi competitivi (99,99 €, in questo caso).

Le cuffie da noi testate si rivelano una scelta vincente per vantare un sonoro videoludico di altissima qualità su praticamente tutte le piattaforme odierne. L’ergonomia ci garantisce lunghe sessioni senza accusare fastidi o “pesi” alle orecchie, mentre con il regolatore con attacco USB possiamo facilmente gestire il bilanciamento primario, andando ad attivare il THX per una fedeltà audio senza paragoni di sorta.

Permangono alcune perplessità sulle funzionalità del software Synapse che in più di un’occasione ci ha creato problemi con il microfono, senza che ci sia una spiegazione plausibile: di sicuro un fix sarà necessario prima dell’uscita ufficiale, prevista per la fine di questo mese.

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