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Colonia – Che il pc gaming stia prendendo piede non è una novità, così come non lo è che sempre più produttori si stiano avvicinando a questa gallina dalle uova d’oro per sfruttare a pieno l’effetto traino mediante la progettazione/commercializzazione di periferiche dedicate e studiate appositamente con in mente le esigenze degli hardcore pc gamer.
Razer poi, per via del suo pedegree fatto di anni ed anni di esperienza e di know how maturato sul campo, svolge la parte del leone affiancandosi storicamente ai giocatori più esigenti per render loro la vita più semplice, o quantomeno più piacevole, grazie a periferiche (classiche od innovative che siano) tese se non a migliorare la loro esperienza di gioco, almeno a renderla più stilosa. Nella private room Razer abbiamo avuto l’opportunità di esaminare, per l’appunto la line-up di fine 2015 del produttore californiano.
La prima novità presentata da Razer qui alla GamesCom 2015 risponde al nome di DeathStalker : una tastiera da gaming non meccanica, progettata per ottenere alte prestazioni. Caratteristica principale di questa tastiera è la corsa di soli 2mm che va ad allineare la stessa alle tastiere professionali da gaming, eliminando la rumorosità tipica del segmento concorrente.
In linea con la gamma di prodotti Chroma anche la DeathStalker potrà interfacciarsi con il programma Razer synapse, rendendo quindi la stessa completamente programmabile per quel che riguarda la tinta cromatica: a differenza della BlackWidow e di altre tastiere della linea chroma, per via della natura non meccanica, detta caratteristica sarà limitata a tre grandi macroaree personalizzabili e colorabili a seconda dei propri gusti, assegnando un colore fisso o gestendo una alternanza temporizzata di tutta la gamma di 16,8 milioni di colori disponibili.
La DeathStalker è disponibile sin da ora al prezzo di 119,99€.
La seconda novità presentata alla GamesCom da Razer è la re-interpretazione in chiave 2015 del Razer Nostromo, un sistema di controllo ibrido tastierino meccanico/trackpad che tanto successo ha dato alla casa californiana: l’Orbweaver Chroma, destinato ad un uso tournament-oriented, fa dell’ergonomia e della personalizzazione tipica della serie chroma i suoi punti di forza.
Dotato di ben venti tasti meccanici completamente rimappabili, di un trackpad capace di gestire movimenti in 8 direzioni e di basi estensibili e orientabili per favorire una disposizione ergonomica del polso, l’Orbweaver Chroma si viene a configurare, per via della richiesta di soli 50g di pressione per l’attivazione degli switch dei tasti, come un dispositivo di precisione ad uso esclusivamente competitivo. Il software Razer Synapse garantisce inoltre la piena programmabilità dell’Orbweaver, rendendo possibile la creazione di macro ibride (tasti + trackpad) assegnabili ad ogni singolo tasto disponibile, e, ovviamente, la completa customizzazione dello schema di illuminazione dello stesso: ogni singolo tasto potrà avere un colore differente, scelto tra una palette di ben 16.8 milioni di colori.
Il Razer Orbweaver è disponibile al prezzo di 150,00€
Razer con la Deathstalker e l’Orbweaver completa la gamma chroma, aggiungendo al mouse Naga Epic Chroma e all’headset Kraken 7.1 Chroma due periferiche che vanno a creare dunque un ecosistema completamente programmabile per ridefinire, prestazionalmente e cromaticamente, il concetto di hardware competitivo destinato esclusivamente ai pro-player e tenendo fede alla fama che vede il produttore californiano tra i più aggressivi sul mercato.
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