Razer Nari Ultimate for Xbox One – Recensione

Una delle più comuni “preoccupazioni” di un videogiocatore è la grafica. Siamo pronti a spendere anche più di 1000 euro senza battere ciglio per una TV 4K, magari OLED e naturalmente annessa ad una console 4K; insomma, faremmo di tutto per vedere al meglio le gesta dei nostri eroi videoludici, per goderci ogni singolo pixel. Si sa, l’occhio vuole la sua parte… e l’orecchio?

Ebbene è altrettanto comune il fatto che l’audio di gioco sia uno degli aspetti di cui ci si preoccupa meno. La maggior parte delle volte ci accontentiamo degli speaker della TV (quasi sempre pessimi), alcuni sfruttano una soundbar, ma sono davvero in pochi quelli che spendono il giusto per godersi anche la controparte sonora di un videogioco. C’è tra l’altro un problema “logistico”, in quanto l’audio a differenza del video, se a volumi alti, può disturbare chi è attorno a voi (vicini annessi), soprattutto se si gioca in orari notturni. Il risultato è che spesso e volentieri giochiamo a volume basso, perdendoci però parte dell’esperienza videoludica.

La soluzione però esiste, e non c’è nemmeno bisogno di spendere somme importanti, parliamo di un buon paio di cuffie, o meglio headset, che tra l’altro torna utile anche e soprattutto a chi gioca online. Anche in questo caso, a seconda di come sia strutturata la vostra postazione, un filo in mezzo ai piedi potrebbe essere fastidioso, ma ormai siamo nell’epoca delle connessioni senza fili, ed anche in campo audiofilo si riescono a trovare ottimi compromessi wireless. Un buon headset (magari wireless) potrebbe quindi essere la scelta perfetta per non perdersi un aspetto che in un videogioco è fondamentale, per permettervi di immergervi ancor di più nel mondo di gioco, senza distrazioni di alcun tipo.

Ma se a questo livello d’immersione aggiungessimo un ulteriore fattore? Se le cuffie non si limitassero a riprodurre al meglio l’audio di gioco, ma esaltassero anche alcuni dei momenti di gioco con un feedback tattile? Beh, siamo arrivati al dunque, ovvero alle Razer Nari Ultimate for Xbox One, un headset che grazie alla sua tecnologia aptica vi permetterà di raggiungere un livello di immersività davvero unico.

Partiamo da ciò che è scontato, ovvero il fatto che siano pensate per Xbox One (a prescindere dal modello): attenzione però, con un adattatore wireless Xbox (venduto separatamente) funzionano anche su PC. E se avete PS4? Beh, non preoccupatevi, esiste anche il modello standard, pensato appunto per PC e PS4. Detto questo, parliamo di un headset wireless, che si accoppia direttamente (e velocissimamente) all’Xbox One senza bisogno di altri ricevitori: seguendo le semplici istruzioni incluse, basterà un attimo per essere subito connessi alla console.

Nella confezione sono inclusi anche un cavo USB lungo 3 metri, il quale vi permetterà di continuare a giocare qualora le cuffie si scaricassero durante l’utilizzo ed i classici adesivi Razer, oltre alla “lettera di accompagnamento”.

La robustezza e la qualità dei materiali è la solita che contraddistingue il marchio Razer, di altissimo livello, e lo si capisce da subito. Le dimensioni sono piuttosto generose, ma giustificate dalla tecnologia presente al loro interno, tuttavia nonostante questo, quando le indosserete risulteranno allo stesso tempo leggere e soprattutto comode. Il merito è della fascia auto regolante che distribuisce il peso, in un certo senso alleggerendole, ma anche dei fantastici cuscinetti in gel che tengono relativamente fresche le orecchie, senza fare troppa pressione su di esse e quindi rendendo le cuffie adatte a sessioni di gioco prolungate. Tra l’altro i padiglioni si girano, per adattarsi bene a qualsiasi viso.

Il feedback che danno è del tutto naturale e realistico

Come detto, stiamo parlando di un headset, e come tale quindi è dotato anche di un microfono, retrattile ed orientabile, con tanto di led rosso attorno che si accende quando è muto. Un ottimo lavoro da Razer è stato fatto anche in questo senso, predisponendo su entrambi i padiglioni dei comandi intuitivi e completi, che vi permetteranno di controllare praticamente ogni aspetto delle cuffie.

Sulla sinistra oltre al tasto di accensione (che serve anche per accendere i loghi Razer presenti sui padiglioni) troviamo una presa Micro USB (niente USB-C purtroppo) e una rotella che serve a bilanciare il volume di gioco con quello della chat vocale e ad attivare e disattivare il microfono. Una rotellina simile è presente anche sul padiglione di destra, ma ha un duplice scopo: controllare il volume o silenziarlo premendola, e anche controllare l’intensità (o disattivare) del sistema Hypersense; per scegliere quale funzione usare c’è un interruttore dedicato che fa scegliere tra volume o vibrazione.

Inutile dirvi che una volta capito a cosa servono i comandi, riuscirete a regolare qualsiasi cosa direttamente nelle fasi di gioco, senza bisogno di togliere le cuffie, l’interfaccia è davvero intuitiva.

Arriviamo però al dunque, alla caratteristica che contraddistingue le Nari Ultimate dalle altre cuffie: il sistema Hypersense. La prima cosa da dire è che non c’è bisogno di alcun software, per cui sono compatibili con qualsiasi gioco, così come qualsiasi altro contenuto multimediale possiate riprodurre sulla vostra Xbox One (o PC). Questo sistema di “vibrazione” funziona in base alle frequenze del suono, attivandosi gradualmente in base ad esse; possiamo dire che principalmente spinge sulle basse frequenze.

La parola vibrazione l’abbiamo messa tra virgolette perché non rende giustizia alla tecnologia, che in un certo senso ci ricorda l’HD rumble dei Joy-Con di Nintendo Switch: infatti basandosi su driver aptici, il feedback che danno è del tutto naturale e realistico, non appare quindi forzato o fastidioso. Insomma, non avrete qualcosa in testa che vi vibra, ma i momenti più movimentati saranno accompagnati da un’ulteriore sensazione, capace di esaltarli come non mai.

Gli sparatutto sono senza dubbio il genere che rende di più con le Nari Ultimate

Proprio per questo sono i giochi più “esplosivi” quelli che ne trarranno beneficio più degli altri: abbiamo provato diversi giochi, ma soprattutto generi, e gli sparatutto sono senza dubbio quelli che rendono di più. Tra l’altro, non si tratta di un effetto aptico “mono”, infatti i driver sui due padiglioni funzionano individualmente, il che vuol dire che se in un gioco un’esplosione o un colpo arriverà da destra, ed a livello sonoro si percepirà principalmente da quel lato, lo stesso sarà per il feedback aptico, il quale arriverà principalmente da quel lato.

Tuttavia ci siamo goduti ancor di più Devil May Cry 5, che tra colonna sonora “pompata” e la frenesia degli scontri, è capace di farvi entrare ancor di più in quel mood distruttivo e adrenalinico. Ci sono poi alcuni giochi in cui alcuni effetti sembrano fatti appositamente, come in Gears 5, quando si è a terra e si sente il battito del cuore che vi rimbomba letteralmente nelle orecchie.

Idem per i giochi di corse, in cui sarà proprio durante gli scontri che Hypersense si farà sentire di più. In realtà è tutto dovuto alle frequenze di suono utilizzate in quelle circostanze, che il sistema aptico interpreta nel migliore dei modi, risultando quasi sempre coerente con ciò che sta accadendo.

Questo comunque non vuol dire che ci sia bisogno per forza di questo genere di giochi per sfruttare queste cuffie, in giochi come Ori and the Blind Forest, sia la colonna sonora che il resto vengono esaltati dalle Nari Ultimate, le quali si difendono benissimo anche a livello audio, grazie ad un’equalizzazione ben bilanciata.

Tra l’altro, grazie ai comandi di cui vi parlavamo prima, anche Hypersense può essere regolato, così come il volume: in questo modo a seconda del gioco potrete abbassare o alzare l’intensità della vibrazione a vostro piacimento, infatti a volte per sessioni prolungate, tenerlo al massimo potrebbe diventare fastidioso.

Le Nari Ultimate si difendono benissimo anche a livello audio, grazie a un’equalizzazione ben bilanciata

Tornando alla qualità audio delle Nari Ultimate for Xbox, sono equipaggiate con dei driver da 50mm, capaci di far sentire per bene i bassi, che uniti al feedback aptico, restituiscono una “profondità” senza eguali. Ma come dicevamo, le cuffie sono ben regolate (la parola giusta sarebbe “tuned”) e questo rende piacevole anche l’ascolto musicale (soprattutto se si usano al PC), perché non esagera su nessuna delle frequenze, rendendo i bassi profondi all’occorrenza, senza dimenticare medie e alte frequenze.

Per quanto riguarda invece la chat vocale in-game l’abbiamo trovata limpidissima e lo stesso ci è stato detto dai nostri compagni, e stessa cosa durante l’utilizzo con il PC in conference call. A livello di insonorizzazione è stato fatto un buon lavoro, i padiglioni auricolari grandi permettono agli stessi di aderire bene alla testa, riducendo in buona parte la percezione di rumori dall’esterno.

Sappiamo bene che Razer è sinonimo di qualità e non si smentisce con le Nari Ultimate, le quali tra l’altro hanno anche una buona autonomia: circa 5-6 ore con Hypersense attivo (ma dipende molto anche dall’intensità settata) e fino a 20 ore se disattiviamo Hypersense. Difetti? Quando indossate sono piuttosto grandi, ma per fortuna non sono altrettanto pesanti. Funzionano su PC, ma a patto di avere o acquistare un adattatore per periferiche Xbox One, che costa intorno ai 30 euro. Inoltre se le utilizzerete sia su PC che su Xbox One, ogni volta che passerete da una piattaforma all’altra dovrete sincronizzarle, il che per fortuna è molto semplice e veloce.

Un headset che grazie alla sua tecnologia aptica vi permetterà di raggiungere un livello di immersività davvero unico

Certo, il prezzo non è così accessibile, parliamo di 220 euro circa (le trovate sul sito ufficiale), con le quali si riescono a prendere sicuramente cuffie (anche wireless) con una resa audio migliore e che possono essere usate anche in altri ambiti (come per l’ascolto di musica su smartphone). Il fatto è che le Nari Ultimate sono pensate alla vostra postazione da gioco.

Sono pensate per coloro che vogliono qualcosa di più in termini di immersività durante le sessioni di gioco e, valutando questo aspetto, la loro duttilità in termini di headset e la possibilità di sfruttare la sua tecnologia su ogni gioco, le rende a modo loro non eccessivamente costose. Ma soprattutto, la sensazione aptica funziona alla grande, fornendo un ulteriore senso di immersione nel gioco.

Conclusioni

Se avete un Xbox One e state cercando una soluzione che finalmente renda giustizia all’audio dei vostri videogiochi, ma allo stesso tempo volete qualcosa di più, potreste aver trovato l’headset che fa per voi.

Le Razer Nari Ultimate non solo offrono tutte le feature di un headset, con la qualità di Razer e una praticità nei controlli davvero soddisfacente, ma hanno una marcia in più in termini di immersività.

Grazie alla tecnologia Hypersense, le cuffie riprodurranno un feedback aptico durante l’utilizzo di qualsiasi videogioco, dando un impatto straordinario alle situazioni più esplosive ed elevando l’audio all’ennesima potenza.

Avete letto bene, qualsiasi gioco: già, perché non c’è bisogno di alcun software, le Nari Ultimate leggono in maniera intelligente le frequenze audio, vibrando su determinate frequenze, prevalentemente basse.

Il risultato lascia a bocca aperta, soprattutto all’inizio, ma grazie alla possibilità di regolare l’intensità del feedback in qualsiasi momento, potrete impostarlo in base a quanta “potenza d’urto” vorrete sentire. Oppure potrete disattivarlo quando non ne sentirete la necessità.

Ci sono molti altri headset in circolazione, tra cui alcuni di Razer con un costo decisamente inferiore, ma si fermano all’immersività che un buon paio di cuffie può dare. Le Razer Nari Ultimate oltrepassano la barriera del suono, donando ai videogiochi un altro strato di immersività che, dobbiamo dirlo, funziona alla grande.