News 07 Set 2015

Disney Infinity 3.0 – Recensione

Potrei partire dal fatto che ogni cosa che esce da Disney è oro colato, ma una tale Miley Cyrus non mi permette di farlo. La migliore faccia di Disney è stata e resta quella legata all’animazione e ai cartoni che hanno fatto innamorare generazioni di bambini e ragazzi, fan di vecchia data che ancora ripensano con nostalgia alle avventure di Topolino e alla morte di Mufasa. Pardon, spoiler alert.

Tralasciando le lacrime virili versate durante gli anni, Disney è poi approdata anche all’altrettanto entusiasmante mondo del gaming, regalando una seconda vita ai suoi personaggi, questa volta non guidati dalla sapiente penna di Walt Disney, ma dalle inesperte mani dei giocatori. Personalmente mi sento di ricordare alcune pietre miliari del mio passato da PC gamer, quando per giocare bastavano mouse e tastiera, senza preoccuparsi di avere una fiammante GTX 980 a pompare calcoli nel computer: Paperino: Operazione Papero, Aladdin e A Bug’s Life hanno sicuramente contribuito a rendere il mio vecchio PC una montagnetta di circuiti fumanti. Non ho citatoKingdom Hearts? Perdonatemi, avere anche una console in casa era chiedere troppo.

Oggi è però il momento perfetto per parlare del presente e del futuro: Disney Infinity 3.0 è già sul mercato dallo scorso 28 Agosto, disponibile su Xbox One, PS4, Xbox 360, PS3 e Wii U ed è uno dei must have per ogni famiglia che vuole divertirsi insieme ai propri figli nel nome della magia Disney. Non sono solo i giocatori di tenera età gli unici obiettivi degli sviluppatori: Disney Infinity 3.0 è per tutti e offre divertimento a 360 gradi, soprattutto grazie all’enorme storia di Star Wars, che va ad integrare il parco personaggi, completandolo di fatto al 100%.Disney, Pixar, Star Wars e Marvel si riuniscono sotto un’unica grande bandiera per portare i giocatori nel più grande progetto videoludico della società, cominciato nel 2013 e arrivato ora al suo apice.

Disney Infinity 3.0

Piattaforma: Xbox One, PS4, Xbox 360, PS3, Wii U

Genere: Platform / Action / Racing / Sandbox

Sviluppatore: Avalanche Software

Publisher: Disney Interactive Studios / Lucas Arts

Giocatori: 1 – 2 (Co-op)

Online: 1 – 4

Lingua: Completamente in Italiano

Versione testata: Xbox One

La mossa vincente di Disney si può vedere non appena si prende il controller in mano e si passa oltre il menu di gioco. Senza nemmeno chiedere il permesso, si viene volentieri catapultati subito nel cuore dell’azione, tra i nuovi personaggi dei vari Play Set e le diverse modalità di gioco. Che abbiate oppure no le statuine riferenti ai personaggi, poco importa: questo è solo un assaggio gratuito di quello che sta per arrivare. Disney mette subito in chiaro quante siano le possibilità di divertirsi in Disney Infinity 3.0, un titolo che comprende così tanta varietà di gameplay che risulta difficile annoiarsi o scoprirle tutte in poco tempo.

Le storie da vivere tra i vari progetti di Disney sono ovviamente sbloccabili tramite la statuina dedicata, che apre le porte al mondo dedicato e permette di intraprendere il viaggio nelle numerose missioni che lo compongono. Nella confezione di partenza vengono offerti due personaggi di Star Wars e la trama de Il Crepuscolo della Repubblica, ambientato durante la Guerra dei Cloni: fin da subito ci si può immergere nella storia di Star Wars, brandendo qua e là la propria spada laser per salire di livello e sbloccare abilità dal proprio albero dei potenziamenti, unico per ogni personaggio.

A Disney Infinity 3.0 possono essere poi applicati altri mondi, come quello di Inside Out o i prossimi di Star Wars,Pixar e Marvel in arrivo più avanti. Le possibilità sono infinite, in quanto la stessa Toy Box, con le sue diverse aree adibite a sfide e minigiochi, rendono il titolo effettivamente senza fine e a completa disposizione del giocatore.

Tutto ovviamente gira intorno alla Base Infinity e alle statuine di ogni personaggio, acquistabili a parte per variegare ancora di più il gameplay. Disney Infinity 3.0 funziona in questo modo già dall’inizio, offrendo un enorme parco di eroi da utilizzare nelle proprie avventure.

Le possibilità sono infinite, per un’esperienza universale targata Disney

Non appena entrati nel nuovo Toy Box di Disney Infinity 3.0, ci si può sentire spaesati, soprattutto se è la prima volta che si gioca ad un titolo del genere. Subito però si incontrano i vari personaggi Disney il cui compito è fare da guida attraverso le 6 diverse porzioni in cui è suddiviso: i vari tutorial che si hanno a disposizione spiegano in modo impeccabile come giocare, come personalizzare gli ambienti e come imparare a gestire le eventuali orde di nemici in arrivo. Tra combattimenti, sfide a tempo, gare automobilistiche ed evoluzioni nell’aria, anche il solo restare per un po’ di tempo a vagabondare nel Toy Box può dare momenti di svago e divertimento, specialmente se lo si fa in compagnia di un secondo giocatore. Disney Infinity 3.0 dà dunque l’immediata possibilità di vedere quale sia il potenziale del gioco, espandibile con gare in stile Mario Kart e dungeon tramite acquisti separati.

L’universalità dell’esperienza di gioco fa sì che si possano incontrare praticamente tutti i personaggi Disney in un unico spazio sociale, dove paradossalmente si possono affettare i rinoceronti di Robin Hood con la spada laser diDarth Vader, mentre si cavalca una roboante moto d’epoca.

Oltre però all’esplorazione libera del Toy Box, ci sono anche varie trame da percorrere, acquistabili a parte in futuro come Play Set accessori:

  • Star Wars: Insieme contro l’Impero sarà la riedizione Disney della trilogia che ha visto Luke Skywalker controDarth Vader, passando dunque tra le battaglie più importanti della Ribellione fino alla distruzione della Morte Nera. Al contrario de Il Crepuscolo della Repubblica, in questo Play Set la storia non è romanzata o modificata con elementi esterni alla trama principale, racchiudendo quindi ogni dettaglio che ha fatto innamorare i primi fan di Star Wars.
  • Inside Out è un Play Set molto diverso come meccaniche da Star Wars, in quanto include una modalità 2.5D platform a scorrimento, molto più appetibile ai giocatori sia novelli che ricercatori di maggiori elementi puzzle. Tutto è incentrato sulla trama del film, in uscita il 16 settembre 2015 nelle sale Italiane e pronto a scalare di nuovo la vetta degli incassi, come del resto ogni film d’animazione Disney.
  • Marvel, un Play Set che includerà molti supereroi amati dai fan dei fumetti; non è stata ancora rivelata la trama specifica, che però verterà soprattutto sul prossimo film in uscita.
  • Star Wars: Il Risveglio della Forza, incentrato sul settimo film della saga, in arrivo insieme al Play Set a Natale; sia per i fan di vecchia data che per i nuovi adepti, questo appuntamento resta qualcosa di assolutamente imperdibile.

Anakin Skywalker contro una guardia del Principe Giovanni. Makes sense, right?

A causa dell’enormità di Disney Infinity 3.0, si potrebbe pensare che imparare ogni meccanica di gioco richieda più tempo del previsto. Del resto ogni personaggio ha sue abilità, mosse e combo, quindi cambiare la statuina sulla base consisterebbe anche nel variare, di molto, l’esperienza di gioco. Ciò è quasi vero, in quanto le mosse speciali sono molto diverse tra loro e possono anche essere utilizzate fuori dal contesto del combattimento, ad esempio per superare ostacoli o muoversi più velocemente nella mappa di gioco.

Nonostante questo, lo schema dei tasti è comunque comune a tutti e prevede un unico bottone per l’attacco normale, a cui si affiancano combo via via più articolate, ma sempre basate sul tempismo e non sulla combinazione di pressioni. Seguendo questa logica, Disney Infinity 3.0 è molto facile da maneggiare anche solo dopo pochi minuti, specialmente per chi, come i bambini, non ha mai preso in mano un controller prima d’ora. Il divertimento non manca nemmeno per i veterani, che sapranno sfruttare la loro esperienza con combo devastanti e coreografiche per farsi strada tra i nemici.

Grazie alla sapienza di Ninja Theory, casa sviluppatrice di un certo Devil May Cry, Disney Infinity 3.0, si è dunque arricchito di un sistema di combattimento molto più articolato rispetto ai capitoli precedenti: oltre al fatto che ora tutti i personaggi del gioco hanno abilità combattive pari ad un Jedi, le sequenze di lotta sono soddisfacenti, senza momenti di pausa (a meno che non si abbia davanti un boss) e molto legati all’abilità del giocatore, piuttosto che alla forza del personaggio. Una prerogativa di Disney era soprattutto mantenere la meccanica del “juggling, ovvero del combattimento a mezz’aria con nemici ormai condannati a ricevere i nostri colpi: in questo modo tutti gli avversari di basso calibro possono essere eliminati in un’unica azione combattiva nell’aria, cosa che invece non ha effetto su altri nemici ben più pericolosi.

Disney Infinity 3.0 è molto facile da maneggiare anche solo dopo pochi minuti

Il combattimento non è però l’unica anima del gioco: nel Toy Box si scopre infatti l’enorme sezione dedicata alla modalità Sandbox, che permette di modificare a piacimento i propri INterni e creare da zero mondi personalizzati. La paura che circonda il Sandbox è specialmente quella legata all’enorme possibilità di modificare l’aspetto di ogni singola cosa: molte persone perdono istantaneamente la voglia di costruire quando ci sono così tanti aspetti da imparare a gestire, ma in Disney Infinity 3.0 la personalizzazione degli INterni è un processo molto intuitivo, sempre seguito da un chiaro tutorial che segue tutti i passi necessari per diventare ingegneri provetti.

Esiste poi un editor esterno, che permette a chiunque di creare mondi personalizzati o casuali, con elementi acquistabili tramite particelle blu accumulate semplicemente giocando: che sia un diverso panorama, un cielo o un terreno risalente a qualsiasi posto nell’universo Disney, esso può essere applicato con un semplice tocco di bacchetta magica. Se poi la fantasia non è il vostro forte, in mezzo alla mappa ci sarà un dispenser pronto ad accogliervi: in base a quale casella venga premuta, degli elementi di personalizzazione casuali appariranno nell’ambiente, aprendo a nuove ed esaltanti avventure.

Ciò sarebbe alquanto limitato se non ci fosse inoltre il grande abbraccio di Internet a dare ancora più sapore al tutto. Tramite il Teatro nel Toy Box, sarà possibile visitare i mondi costruiti dalla vastissima community di creativi, alcuni dei quali si rivelano essere maniaci del particolare: potrete anche condividere i vostri ed invitare altra gente o amici. Molto comuni sono i mondi ispirati a vere ambientazioni Disney, specialmente quelli legati all’amatissimo film Frozen o alla saga di Pirati dei Caraibi.

Non c’è soltanto la modalità co-operativa o Sandbox: come ogni gioco online che merita, anche i minigiochi fanno parte dell’offerta, trovabili comodamente nella Sala Giochi, anch’essa situata nel Toy Box. Che si sia con gli amici o con gente trovata tramite match-making, le pillole di divertimento date da questa modalità rendono arduo uscire dal salone e ritornare a ciò che si stava facendo in precedenza.

In generale, il Toy Box è una piazza comune ottimamente realizzata e con infinite possibilità di interazione: sia la libera esplorazione che le quest richieste dagli abitanti portano a gameplay senza fine; inoltre, la predisposizione delle varie aree tematiche crea un caldo aspetto cittadino, dove ogni cosa ha il suo posto specifico e può essere trovata in pochi secondi, pronta per diventare la nostra prossima meta di svago.

disney infinity xbox one 8

Una volta entrati nel gioco, comincia subito una corsa contro un dispettoso Paperino

La veste grafica di Disney Infinity 3.0 è quanto di più armonioso possibile e necessario per tenere incollati tutti gli elementi di storia presenti nel gioco. I vari film da cui molti Play Set prendono spunto appartengono a generi cinematografici molto diversi, dal live-action all’animazione: era dunque indispensabile trovare un punto di equilibrio, una linea comune per creare la grafica perfetta. Ad aiutare il team è stata anche l’esistenza di Star Wars: The Clone Wars, serie televisiva d’animazione molto ben accolta da chi l’ha seguita: i personaggi erano già stati in questo caso “digitalizzati” in stile cartoon, quindi pronti per essere veicolati direttamente all’interno diDisney Infinity 3.0. Le grafiche dei personaggi sono dunque molto poligonali, con finiture sempre opache e aride di effetti di luce, ma nonostante questo molto in linea col progetto di Disney, ovvero la trasformazione di ogni cosa nella propria versione giocattolo. In generale c’è quella voglia di mantenere il tutto in versione spensierata e colorata, anche se le tematiche del secondo film di Star Wars erano tutt’altro che rosee.

Ciò che si discosta maggiormente da questa continuità sono solo gli “amici” presenti nel Toy Box, semplici NPC che danno idea di essere bamboline a molla con l’unica utilità di essere presenti sulla scena: per qualcuno potrebbe essere una decisione che spezza l’equilibrio grafico, ma sinceramente penso sia molto congeniale, poiché crea una netta distinzione tra il personaggio giocabile e quello che fa da contorno alla storia. Per di più, vedere Zio Paperone in versione compressa e sorridente e poterlo lanciare in giro per casa è qualcosa di esilarante.

Era indispensabile trovare un punto di equilibrio, una linea comune per creare la grafica perfetta

Come ogni volta, mi trovo a puntualizzare su quanto sia importante il corredo audio in un progetto di intrattenimento, che sia esso puramente visivo o anche videoludico. Nel caso di Disney Infinity 3.0 sarebbe quasi inutile parlare di una cosa simile, in quanto sono incluse tutte le colonne sonore originali di Star Wars e dei vari film o cartoni che prendono parte al gioco: specialmente nel contesto della Guerra dei Cloni, si possono sentire le canzoni presenti nel secondo film della saga, inerenti al rapporto tra Anakin e Padmé Amidala.

Non c’è comunque un momento di silenzio nel gioco, sempre contornato dalle canzoni Disney o, comunque, da colonne sonore create ad hoc per la situazione. Del resto la società è nota per l’inserimento nei suoi film di canzoni cantate dai protagonisti della trama: solo uno di loro, Flynn Rider del film Rapunzel, ha desistito dal cantare chiedendosi perché gli altri personaggi lo stessero facendo.

Ogni canzone o effetto sonoro è dunque preso dai progetti originali e trasportato in Disney Infinity, ma c’è anche un altro aspetto che fa guadagnare 1000 punti istantanei al gioco: le voci dei personaggi sono doppiate dagli stessi attori dei film, fatto intuibile non appena si comincia a giocare nel Play Set di Star Wars. Questo, unito alla totale localizzazione in italiano, rendono Disney Infinity 3.0 perfettamente utilizzabile e godibile da ogni giocatore.

In conclusione…

Ho letto in giro per il web commenti poco ossequiosi nei confronti di questo gioco, molti da parte di semplici giocatori che probabilmente l’hanno visto solo confezionato, ma alcuni, a malincuore, anche da critici che lo hanno recensito e valutato. In particolare questi giudizi si dirigevano tutti sul bollare Disney Infinity 3.0 come gioco di nicchia e, dunque, non degno di ottenere alti voti, altrimenti sarebbe stato quasi un affronto per certi titoli AAA. Se tutti la pensassero in questo modo, solo alcuni giochi potrebbero aspirare a risultati più significativi: è come giudicare un pesce dalla sua abilità nell’arrampicarsi sugli alberi. Insensato e infondato.

Piuttosto, Disney Infinity 3.0 va valutato tenendo conto soprattutto del target, ovvero i videogiocatori più giovani e le loro famiglie, anche se ciò non toglie che coloro che si auto-definiscono hardcore gamer si debbano sentire esclusi. Chiunque può divertirsi liberamente e trovare qualcosa da fare, da costruire e da vivere in Disney Infinity 3.0. Grazie all’arrivo di Star Wars nel team, ora l’intero mondo Disney è riassunto in un’unica, enorme esperienza davanti allo schermo, capace di conciliare ogni giocatore e amante della compagnia dove i sogni diventano realtà.

Star Wars, dopo l’acquisizione, sembrava aver perso qualche punto nei confronti dei vecchi fan, attaccati emotivamente alla trilogia cinematografica originale e poco inclini ad un simile cambiamento. Con Disney Infinity 3.0 si può invece capire perché una simile mossa non faccia altro che giovare alla serie: Guerre Stellari stava ormai diventando solo un ricordo, una storia da raccontare fra 50 anni ai nipoti davanti ad un caminetto con fiamme probabilmente virtuali. Grazie a Disney, anche le nuove generazioni possono invece scoprire cosa sia Star Wars e comprendere l’amore che i fan gli riservano fin dagli Anni 70: solo in questo modo e producendo nuovo contenuto la leggenda potrà continuare a vivere. Non è difficile capirlo, basta giusto un pizzico di obiettività.

Ovviamente Disney Infinity 3.0 è anche altro: è Disney, è Pixar e pure Marvel. Impossibile sentirsi soli, mentre è praticamente certo rimanere 5 buoni minuti a capire quale personaggio tra i tanti utilizzare per la propria avventura. Ed esattamente di questo si tratta, un’avventura nel mondo più magico che un uomo come Walt Disney potesse immaginare. Una volta lo si faceva in formato VHS, ma del resto anche avere un controller tra le mani ha il suo fascino.

Voto: 9/10

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