Die Young
Altro titolo che ho visto, ma che purtroppo non ho potuto provare in prima persona, è Die Young, completamente creato da Indie Gala e senza alcun punto in comune con l’altro titolo, eccezion fatta per la possibilità di morire male in entrambi. Die Young è infatti una dimostrazione di come si possa sfruttare l’Unreal Engine 4 per creare stupendi panorami interattivi e riempirli con la propria narrazione.
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Questo gioco parla di una ragazza innocente, in viaggio su un’isola greca dai colori vividi e immersa nella natura. L’apparente calma è però scossa da una banda di criminali assetati di violenza, che braccano i turisti per mezzo dei propri cani, uccidendoli senza pietà. Non ci è dato sapere perché la ragazza sia sull’isola e come faccia a ritrovarsi prigioniera di questi individui, ma l’unica cosa certa è la voglia di salvare la propria pelle.
Dopo essere fuggita dalla prigione, la ragazza si ritrova dunque sperduta sull’isola, tra alberi in fiore e campi di girasole, battuti però dai criminali e dai loro feroci cani, in grado di raggiungere chiunque scappi e finirlo sul posto senza tanti complimenti. Più avanti nella storia ci saranno anche nuovi e misteriosi nemici, forse più temibili ancora dei nostri inseguitori: non sono stati diramati molti dettagli del gioco proprio per mantenere alta la curiosità.
La mappa di gioco raggiunge i 25km2 e dà spazio all’anima arcade del gioco, con una storia che non vuole essere la via principale da seguire: l’esplorazione è infatti libera, con elementi di parkour e qualche spunto di semplice crafting per aiutare a sopravvivere e trovare un modo per fuggire. L’obiettivo degli sviluppatori è comunque quello di non far sentire mai al sicuro il giocatore, facendogli pesare sempre il fiato dei criminali sul collo. Il punto focale è appunto il contrasto tra la bellezza idilliaca del posto e la brutalità del gioco.
Non esiste per ora trailer di gioco: la presentazione alla gamescom 2015 è servita unicamente per capire quale feedback aspettarsi dalla stampa. Die Young non uscirà infatti prima del Q1 2016, in modo da avere abbastanza tempo per capire cosa vogliono effettivamente i giocatori e quale sia il miglior metodo per accontentarli. Le immagini di gioco sono comunque molto valide e parecchio adatte alla Virtual Reality, una caratteristica che il team sta prendendo in seria considerazione per il futuro. Il rilascio su Steam è praticamente certo, ma quello su console ha ancora bisogno di un publisher che segua l’andamento del progetto.
La cultura videoludica nel nostro Paese non è sicuramente sviluppata come altrove, vittima purtroppo di una chiusura mentale e un conservazionismo che stanno portando l’Italia ad essere una delle ultime ruote del carro in Europa. Non avendo grosse società in grado di tenere testa ai colossi internazionali, è necessario che siano gli sviluppatori indipendenti a lasciare la loro firma.
Ultimamente si fanno avanti sempre più volontari nell’industria indie e cominciano a sorgere le prime accademie deputate all’insegnamento del game design e alla creazione di giochi in generale. Vedere come Indie Gala (e non solo loro) si possa ora introdurre in questo mercato è indubbiamente un bagliore di speranza per il futuro del gaming italiano, affinchè possa un giorno essere riconosciuto nel mondo come un ulteriore motivo di vanto per la nostra Nazione.
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