Reggie Fils-Aime entra nella International Video Game Hall of Fame
L’addio di Reggie Fils-Aime come Presidente di Nintendo of America è stata una delle notizie più tristi del 2019, dopotutto il suo faccione amichevole era ormai diventato un vero e proprio simbolo di Nintendo.
Reggie era particolarmente amato dai videogiocatori come dimostrano i numerosi regali di addio che ha ricevuto dai fan, e ora è arrivato un importante riconoscimento: Reggie Flis-Aime infatti è entrato ufficialmente nella International Video Game Hall of Fame ricevendo inoltre il premio Walter Day Life Time Achievement Award per la sua carriera in Nintendo.
Reggie ha quindi lasciato un segno indelebile nella storia dei videogiochi, e non potendo partecipare di persona alla cerimonia di premiazione ha pubblicato un video con i ringraziamenti che potete vedere qui di seguito.
Sembra inoltre che rivedremo presto Reggie in un evento videoludico durante i Video Game Awards a dicembre, nel frattempo non possiamo che congratularci con una delle figure più carismatiche degli ultimi anni.
Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.
Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.
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