Resident Evil 3
Speciale 06 Apr 2020

Resident Evil 3: la versione PC e la sua terrificante gloria – Speciale

A poco più di un anno dall’uscita di Resident Evil 2 su PC, Capcom ci ha riportato a Raccoon City con Resident Evil 3, l’ultimo remake dei suoi grandi classici degli anni ’90. Il gioco si è rivelato essere un po’ diverso da quanto ci aspettavamo, ve ne ha parlato esaustivamente la nostra Alessandra nella recensione, ed io ora sono qui per analizzare le performance su PC dell’ultimo lavoro di Capcom.

L’illustre predecessore di Resident Evil 3 aveva infatti colpito nel segno, proponendo un gameplay rinnovato e una veste grafica notevole. Ma ciò che rendeva Resident Evil 2 un grande gioco era anche il suo comparto tecnico, che colpì il pubblico in particolar modo su PC, piattaforma che aveva esaltato RE:2 “mettendolo in vetrina” durante la presentazione delle schede video della serie RTX a Colonia, nel 2018.

Resident Evil 2 è però un piccolo miracolo di ottimizzazione: il titolo di Capcom gira davvero bene anche con configurazioni hardware più datate, caratteristica che lo ha portato ad essere una delle iterazioni più popolari del franchise su Steam. Sulla piattaforma di Valve, Resident Evil 2 ha infatti una media di valutazioni estremamente positive (sono infatti più di 3500). Beh, posso subito assicurarvi di una cosa: Resident Evil 3 non è da meno. L’ultima avventura di Jill Valentine infatti è ottimizzata davvero bene, tanto da superare con estrema facilità i 60 frame per secondo anche con una scheda video non proprio all’ultimo grido. Ma andiamo con ordine.

Resident Evil 3
I dettagli di Raccon City sono davvero notevoli, così come lo sono gli effetti di luce.

La configurazione che ho utilizzato per testare Resident Evil 3 comprende componenti high-end come un processore Intel i9-9900K, una RTX 2080 Ti, 64GB di RAM DDR4 e un SSD. Ho provato a cambiare la scheda video con una più modesta (GTX 1660) per vedere la differenza in termini di performance. Con questa configurazione, il gioco ha saputo offrire una perfomance stellare, superando i cento frame al secondo (in risoluzione full HD) dopo aver settato le opzioni grafiche sul massimo possibile.

Tuttavia sulle impostazioni del gioco c’è da fare una dovuta premessa: Capcom ha deciso di modificare (inspiegabilmente) il modo in cui l’utente si approccia alle opzioni grafiche. Niente preset di grafica “bassa/media/alta/ultra”, ma una più moderna (forse) nomenclatura che identifica il tipo di performance che l’utente vuole aspettarsi da Resident Evil 3: “priorità grafica”, “priorità performance” e “bilanciata” sono i più semplici preset nei quali l’utente PC si imbatterà non appena inizierà ad armeggiare con le impostazioni del gioco.

 Il gioco ha saputo offrire una perfomance stellare anche su una GTX 1660

Le impostazioni più avanzate seguono le orme dei titoli più moderni, mettendo come “limite” la VRAM disponibile della scheda video. Mettendo qualsiasi impostazione al suo setting massimo il gioco può arrivare a “richiedere” più di 12 gb di VRAM libera. Ho messo fra virgolette la parola richiedere perché in realtà non è affatto così.

Innanzitutto il gioco non si prende alcuna responsabilità sul risultato dei vostri “esperimenti” con la VRAM, mettendo subito in chiaro “potrebbero verificarsi dei problemi di entità maggiore” ma non è detto che questi capitino davvero. Anzi, solitamente non succede proprio nulla e il gioco continua ad andare una crema: impostando tutto al massimo, quindi superando in linea teorica i 12 GB di VRAM richiesta, il gioco funziona a meraviglia sulla mia “povera” 2080 Ti, che ha “solo” 11GB di VRAM.

Il Nemesis in fiamme. Notate la sua espressione preoccupata.

La maggior parte delle risorse infatti vengono, sempre secondo le opzioni di gioco, “prese” dalle texture. Non contenti di dividere la qualità delle stesse in Bassa, Media e Alta, da Capcom hanno creato ulteriori suddivisioni come “Media (0,5 GB)”, “Alta (0,5 GB)”, “Alta (1 GB)” e via dicendo, fino ad arrivare alla più esosa opzione “Alta (8 GB)”.

Ve lo dico subito, non c’è alcuna indicazione della loro differenza in game (non ho assolutamente capito cosa ci sia di diverso da Media – 0.5 GB e Alta 0.5 GB), e infatti la qualità delle texture ha davvero un impatto quasi inesistente sulla performance di gioco (e sulla nostra scheda video più in generale). In realtà le texture a livello “Alta” sono tutte uguali, semplicemente il gioco riserva più VRAM per riprodurle. Tuttavia, se utilizziamo un SSD per giocare a Resident Evil 3 non dovrebbe esserci nessun tipo di problema di performance dovuta allo streaming delle texture.

L’ultima avventura di Jill Valentine è ottimizzata davvero bene

Tutto questo per dirvi che in realtà il gioco performa molto meglio di quanto non appaia dalle impostazioni. Senza scomodare le performance della 2080 Ti, anche la 1660 è riuscita a superare i 60 frame al secondo persino con le texture in modalità alta (0.5/1GB). C’è da dire che, al momento della scrittura di questo articolo, non sono ancora usciti dei driver appositi per il gioco per chi usa schede video NVIDIA (i possessori di GPU AMD hanno invece l’ultima release dei driver Adrenalin che supportano il gioco) pertanto le perfromance di Resident Evil 3 potrebbero essere addirittura superiori una volta uscita la prossima versione dei driver.

Al momento però una cosa è chiara: Capcom ha fatto un lavoro incredibile nell’ottimizzazione di Resident Evil 3. Il titolo va che è una bellezza anche con hardware non all’ultimo grido (e al netto delle poco chiare impostazioni grafiche), oltre a mostrare alcune delle cutscene più dettagliate e visivamente ricche di quest’ultimo anno. Insomma, date un’occhiata a questi screenshot e ditemi voi se l’incubo di Raccoon City oggi non vi sembri più bello che mai.


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