Resident Evil 7
17 Giu 2016

Resident Evil 7 – Anteprima E3 2016

Los Angeles. Contrariamente a quanto molti si aspettavano, Capcom ha deciso di cambiare le carte in tavola e stravolgere uno dei suoi brand più famosi, quello di Resident Evil/Biohazard. La nuova incarnazione del survival horrror più famoso di sempre pare voler troncare con il “periodo action” che ha caratterizzato gli ultimi capitoli della serie, tornando brutalmente alle porte cigolanti, i rumori inquietanti e le scene macabre. Il nuovo Resident Evil 7 sarà inoltre il primissimo titolo del franchise ad avere il supporto completo alla realtà virtuale, grazie alla partnership con Sony Interactive Entertainment ed il suo PlayStation VR. Ma questo nuovo approccio alla serie piacerà ai fan?

Resident Evil 7 trova la sua ambientazione nella moderna America rurale, più precisamente in un ecosistema tipico del delta del Mississippi, in Louisiana. Il periodo temporale pare sia immediatamente successivo agli eventi terribili avvenuti durante il precedente Resident Evil 6. Il primo, grosso cambiamento rispetto ai capitoli passati è la visuale in prima persona, che rivoluziona l’approccio del giocatore alla serie. Il titolo tenta di racchiudere alcuni elementi di gameplay più iconici e famosi che hanno decretato il successo dei primissimi episodi della serie, come il focus su esplorazione e puzzle da risolvere. Fanno il loro ritorno anche le atmosfere cupe e decadenti, l’ansia dell’attesa quando si apre una porta cigolante e la sensazione generale di claustrofobia. Quella che abbiamo provato è stata la demo Resident Evil 7 Teaser: Beginning Hour, annunciata gli scorsi giorni e già disponibile sul PlayStation Store. La nostra versione era però quella pensata per PlayStation VR, e abbiamo avuto il piacere di utilizzare la nuova periferica Sony per addentraci nelle atroci oscurità di Resident Evil 7.

L’orrore in prima persona

Indossato il visore PlayStation, ci risvegliamo in una stanza buia di una casa apparentemente abbandonata nell’America rurale, circondata da un’immensa piantagione. Colpiscono subito i dettagli e la cupa atmosfera che caratterizzano la direzione stilistica del gioco. L’approccio di questo nuovo capitolo della serie non può che ricordare quanto fatto da Hideo Kojima per il suo cancellato (purtroppo) Silent Hills: una casa misteriosa, nessun indizio sul perché siamo qui o su chi sia il nostro protagonista, ma solamente le fredde tenebre ed i rumori inquietanti della misteriosa magione. Abbiamo a disposizione un inventario per raccogliere oggetti e trovarne un possibile utilizzo, ma sappiate fin da subito che Resident Evil 7 non vi darà alcun suggerimento, e vi potrete trovare a vagare per l’angosciante casa per diversi minuti prima di capire cosa fare.

resident evil 7

Non c’è alcuna traccia di cospirazioni, di Umbrella Corporation e nemmeno di zombie: solo ombre, marciume, decomposizione e costante esplorazione. La magione rurale sembra più essere maledetta o infestata (similmente a La Casa di Sam Raimi) da un qualche rancoroso spirito o poltergeist piuttosto che piena di mostri infettati dal T-Virus. La nuova direzione di Capcom ha definitivamente tagliato i ponti con quanto fatto nei precedenti (e deludenti) capitoli della saga, e questo è sicuramente un elemento che porterà alcuni fan più hardcore a storcere il naso. Tuttavia chiedo di essere pazienti prima di giudicare un titolo come il nuovo Resident Evil 7: è chiaro che la voglia di cambiamento sia forte, e la nuova direzione artistica del gioco potrebbe finalmente farci venire i nuovamente i brividi, come i primissimi capitoli della serie ci avevano abituato quasi vent’anni fa.

Esplorando la casa infatti notiamo qualche elemento che richiama l’epoca d’oro di Resident Evil: porte che si aprono molto lentamente e che scricchiolano, presenze inquietanti e sinistri presagi. Il tutto però viene amalgamato con una nuova visione delle cose, come un inventario ridotto all’essenziale e la pressione claustrofobica della visuale in prima persona. Dopo aver risolto qualche enigma, riusciamo finalmente a scoprire qualcosa di più sulla storia della nostra sinistra magione, tuttavia anche qui sembra non esserci alcun collegamento con gli episodi passati del franchise. La nostra esperienza con il nuovo titolo Capcom è durata circa venti minuti, nei quali abbiamo provato ad esplorare il più possibile (ancora non ho scoperto l’uso del dito del manichino però.) Ci tengo a ribadirlo, Resident Evil 7 è un’inquietante novità, non solo per la serie ma anche per il genere survival horror, che vedrà finalmente il primo blockbuster tripla A da vivere completamente in prima persona con una periferica mainstream come PlayStation VR.

Resident Evil 7Dal punto di vista tecnico, il nuovo titolo di Capcom è mosso dal nuovo Resident Evil Engine, motore di gioco proprietario sviluppato utilizzando nuove tecnologie audio e video disponibili per cercare di offrire un’esperienza di gioco più realistica e anche più terrificante. A conti fatti abbiamo notato un’ottima illuminazione volumetrica, con god rays ed anche una buonissima gestione delle ombre. Ci hanno convinto di meno le textures, specie di elementi di contorno come mobilia, accessori e pavimenti, ed anche i modelli poligonali dei (pochi) personaggi a schermo. Siamo tuttavia fiduciosi che il team riesca a correggere quanto mostrato in tempo per l’arrivo del gioco nei negozi, previsto per il prossimo 24 gennaio 2017.

Resident Evil 7 è un’inquietante novità

Il nuovo Resident Evil apre una porta per un mondo fino ad ora completamente inesplorato da parte di un episodio qualunque della serie. La scelta di Capcom apre un dibattito colmo di dubbi e perplessità, ma anche voglia di vedere di più. Non sembra che i fan di lunga data abbiano apprezzato la scelta stilistica del nuovo Resident Evil 7, ma personalmente sono convinto che un cambiamento, sia esso positivo o negativo, andava necessariamente fatto ad un franchise che stava letteralmente andando lentamente alla deriva. Siamo rimasti colpiti dalla demo Resident Evil 7 Teaser: Beginning Hour in VR, e nonostante un bel po’ di motion sickness (che si spera venga sistemata entro gennaio) siamo curiosi di saperne di più sulla prossima interazione del survival horror più famoso di tutti i tempi, che oramai dista solamente sette mesi dai nostri sistemi.


E3 - 2016 - Anteprime