In perfetto orario sul proprio calendario di marcia Capcom ha rilasciato Banned Footage vol.2, il secondo DLC “tematico” del meraviglioso Resident Evil 7 Biohazard che, sfruttando la geniale trovata narrativa delle VHS, permette di vivere in prima persona una serie di avventure parallele nel suggestivo scenario di casa Baker. Dopo averci impressionato positivamente con La Stanza e Incubo, disponibili assieme al famigerato Ethan deve morire nel pacchetto che abbiamo recensito soltanto due settimane fa, il publisher nipponico torna a spasso per la Louisiana con due nuovi nastri, rispettivamente 21 e Figlie, e una side mission a dir poco insolita che risponde al nome de Il Cinquantacinquesimo compleanno di Jack. Disponibile all’interno del Season Pass (al costo di circa 30€, vol.1 incluso) o acquistabile separatamente dal primo pacchetto alla cifra di 14.99€, Banned Footage vol.2 prosegue l’insolito esperimento narrativo di Capcom all’interno di questo oscuro e minaccioso universo, gettando sprazzi di luce su vicende – non narrate nella storia principale – aventi come protagonisti Clancy, lo sfortunato cameraman che oramai tutti dovreste conoscere, e gli appartenenti della famiglia Baker.
Un esperimento che, sulla carta, non manca di fascino: dal passato oscuro di di Jack, Marguerite, Lucas e Zoe agli epiloghi personali di personaggi apparsi soltanto lateralmente nella storia maggiore, le potenzialità esprimibili dai quatto nastri previsti da Capcom basterebbero tranquillamente a saziare la curiosità dei milioni di fedelissimi di Resident Evil 7 Biohazard – nell’attesa, indubbiamente significativa, del DLC single player Not a Hero. Non fosse che, proprio come nel precedente DLC, tocca fare i conti con una serie di possibilità inespresse sfruttate soltanto parzialmente e, per quanto divertenti, quasi del tutto decontestualizzate da quanto visto nell’episodio principale. Banned Footage vol.2, insomma, offre delle interessanti digressioni sul fil rouge principale, introducendo insolite modalità di gioco dall’indubbio fascino ma premendo sul pedale del freno proprio quando, narrativamente parlando, le cose iniziano a farsi interessanti. Un DLC capace di intrattenere come si deve gli amanti del genere, ma che difficilmente non solleverà qualche critica sul proprio prezzo, forse leggermente eccessivo, e sulla famigerata strategia “post-vendita” della stessa Capcom.
Il primo dei due nastri disponibili, 21, non è propriamente quello che ci saremmo aspettati da un Resident Evil: il che, badate, non è affatto un aspetto negativo. Ci ritroviamo ancora una volta nei panni di Clancy, presumibilmente il personaggio più sfortunato nell’intero ventennale del franchise, costretto questa volta a partecipare ad un agghiacciante giochetto progettato dal simpatico Lucas. Come intuibile dallo stesso nome della VHS, 21 offre una sfida mortale al tavolo del Blackjack (celebre gioco di carte in cui, non doveste essere avvezzi all’azzardo, ciascun giocatore deve ottenere un punteggio quanto più vicino al 21, o comunque maggiore di quello del proprio avversario, sommando le carte in proprio possesso). Inutile dire che sangue, tortura e violenza indicibile non possono mancare all’appello: ecco dunque spiegato per quale motivo il nostro carissimo anchorman si ritrovi collegato ad un diabolico marchingegno che, per ciascuna mano persa al tavolo verde, provvederà ad amputargli una o più falangi senza troppi pensieri. Non dovesse sembrarvi particolarmente inquietante, a rendere ulteriormente avvincente ciascun turno di “pescaggio” ci penserà lo stesso Lucas – che, una volta superata questa prima fase, penserà bene di sostituire la “ghigliottina portatile” dapprima con un macchinario ad alto voltaggio e, dulcis in fundo, con una sorta di tritacarne amatoriale che lascia poco spazio all’immaginazione.
Le meccaniche di gioco di 21 sono estremamente intuibili: a turno si pesca una carta e, a dirsela davvero tutta, si spera che la provvidenza abbia un occhio di riguardo più generoso per Clancy. Ovvio che non possiamo ridurre l’intero gameplay alla classica botta di fortuna: il ricorso al bluff e alla lettura della giocata avversaria diventano via via più importanti al progredire della sfida. Questo perché da un lato non saremo necessariamente costretti a salutare un paio di falangi, dovessimo superare la famigerata soglia del 21; dall’altro sarà lo stesso Lucas a mostrare le proprie doti da infame, specie nelle fasi conclusive dell’incontro, obbligandoci a giocare d’astuzia e di fino contro l’avversario corrente – quantomeno per tornare a casa con un paio di dita intere.
21 non è propriamente quello che ci saremmo aspettati da un Resident Evil
A gettare ulteriore benzina su un fuocherello mica da ridere ci pensano le Carte Speciali, pescaggi dal mazzo particolarmente fortunati che permettono, di volta in volta, di scartare l’ultima carta pescata (la nostra oppure quella di Lucas, dovessimo ritenerla particolarmente importante) o addirittura di alzare la posta in palio, qualora ritenessimo di avere una mano pressoché imbattibile. Ricordate comunque una cosa: maggiore è la posta in palio, maggiori sono le falangi che saltano. E, fossero le vostre, maggiori le possibilità di incappare nel Game Over. Una volta mandato a monte il giochetto di Lucas sarà possibile ricominciare la partita con nuovi avversari, decisamente più astuti e inclini a farvela sotto al naso, nella modalità Sfida: le “poker face” migliori, dovessero sopravvivere anche a questo, potranno giocarsi nuovamente il tutto e per tutto in Sfida+. Ma non saremo certo noi a dirvi che, in questa modalità, di mani buone ve ne rimarranno ben poche.
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Figlie, ed è davvero il caso di dire purtroppo, rappresenta quel piatto forte che aspetti dall’antipasto e che ti cade davanti agli occhi prima di raggiungere il tavolo. Questo perché l’idea alla base del secondo Filmato Confidenziale è una di quelle che manderebbe su di giri chiunque: svelare le vicende della famiglia Baker prima degli eventi narrati in Resident Evil 7, spiegando una volta per tutte come un’allegra famigliola di Redneck della Louisiana si sia trasformata in un clan di aguzzini cannibali e psicopatici. Il tutto filtrato dagli occhi di Zoe, forse il personaggio più oscuro dell’intera sceneggiatura principale. Non fosse che Figlie scivola via in un tempo compreso tra i 15 e i 20 minuti, proponendo una narrazione soltanto parziale che, vuoi per scelta di Capcom stessa, vuoi per necessità, non si dimostra particolarmente incisiva o memorabile. I due finali disponibili, uno bad e uno “meno bad”, non bastano a sollevare un gameplay sì interessante, ma che si dimostra meno coinvolgente di quanto visto nell’ottimo La Stanza: armati di accendino e di un inventario ridotto ai minimi termini saremo chiamati a sfuggire alle minacce presenti all’interno di Casa Baker, incappando in un paio di telefonate e in un colpo di scena tutto tranne che inaspettato prima di assistere all’epilogo. Quale dei due non è un grosso problema: vi basterà un “secondo quarto d’ora” e un minimo di attenzione per sbloccare il secondo.
Figlie rappresenta quel piatto forte che aspetti dall’antipasto e che ti cade davanti agli occhi prima di raggiungere il tavolo
La cosa più assurda – e forse proprio per questo più divertente – di Banned Footage vol.2 è Il Cinquantacinquesimo compleanno di Jack. Una modalità extra avulsa da tutto il resto, proprio come lo era Ethan deve morire, che vuoi per quel retrogusto quasi arcade che la caratterizza, vuoi per la situazione ai confini del paradossale che va a delineare, finisce per godere del maggior coefficiente di rigiocabilità dell’intero DLC. Aria di festa in casa Baker: palloncini, festoni appesi al muro, persino Jack con cappellino da festeggiato, occhiali da Carnevale e naso rosso da clown.. Un solo problema: il capofamiglia ha fame. Una fame mostruosa, implacabile, apparentemente impossibile da domare. Sarà compito nostro sfrecciare da una parte all’altra della tetra magione alla ricerca di cibo “commestibile”, cercando di riempire la barra di soddisfazione di Jack (e il suo stomaco gargantuesco) prima dello scadere del tempo. Tutto troppo facile, penserete voi: ebbene, piano con l’ottimismo.
Parte del DNA di questa modalità viene infatti ereditata da Incubo, laddove sia le ristrettezze di un inventario quantomai dispettoso, sia la presenza nemica in numero soverchiante (pur non trattandosi più di una meccanica in stile “orda”) rendono necessario muoversi con attenzione e discrezione. Prima di uscire dalla sala “della festa” avremo accesso al tradizionale baule, da cui attingere armi, munizioni o eventuali spray medici: nel corso delle prime partite, le riserve a disposizione saranno assai limitate, rendendo difficile addentrarsi nelle stanze di casa Baker evitando il rischio di ritrovarsi a secco di risorse. Proprio come in Incubo, la costanza del giocatore viene man mano premiata, partita dopo partita, con armi, perk o munizioni speciali, fattore che rende sensibilmente più veloce la manovra di reperimento del cibo e, di pari passo, aumenta le nostre possibilità di sopravvivenza. A tal riguardo, specie nelle primissime partite, è bene tenere a mente non vi è l’obbligo di abbattere i Micomorfi incontrati – che, per l’occasione, avranno un grazioso cappellino festaiolo adagiato sul cranio. Trattandosi di un “arcade” a tempo, un colpo ben assestato proprio dove fa più male si traduce nel guadagno di secondi preziosi al punteggio finale: certo, per accedere ad alcune aree specifiche dovremo necessariamente abbattere la minaccia fungina che ostacola la nostra corsa, ma con la giusta dedizione e un buon fucile a pompa tra le mani la pratica non dovrebbe ostacolare più del necessario. Che poi la cena si fredda, e vaglielo a dire a Jack e al suo caratterino…
Banned Footage vol.2 è un DLC strano: strano in senso positivo, visto e considerato che per almeno due terzi è riempito di cose che mai e poi mai avresti immaginato di vedere all’interno di un Resident Evil. Dalla partita a Blackjack in stile Saw faccia a faccia con quello svitato di Lucas, alla festa di compleanno di Jack, imbronciato al tavolo del proprio salotto in attesa di essere rimpinguato con le peggiori schifezze disponibili in giro, il secondo contenuto aggiuntivo dell’ottimo Biohazard riserva delle sorprese riuscite e ben confezionate, che pur nella propria natura fine a se stessa riescono ad intrattenere il giocatore – forti, è bene ricordarlo, di un replay value comunque non trascurabile. I problemi maggiori, incredibile ma vero, giungono proprio dal quel “restante terzo”: Figlie, duole ammetterlo, è un esperimento riuscito solo a metà, una promessa interessante negli intenti ma lontana da quel centro che in tanti avrebbero sperato. Breve, affrettato e poco ispirato, il fulcro narrativo di questa seconda VHS tratteggia in modo appena visibile i fili narrativi che la legano alla vicenda principale, archiviando in una manciata di minuti una pratica che avrebbe sicuramente meritato un trattamento migliore. Un peccato, non c’è che dire, specie considerando la bontà di un gameplay che, pur senza strafare, qualche attimo buono lo riesce comunque a regalare. Ecco dunque spiegato il motivo per cui Banned Footage vol.2 farà discutere l’oceano di estimatori di Resident Evil: coraggioso e interessante in alcuni momenti, sbrigativo e arruffato in altri – forse addirittura più critici, in quel prezzo “più alto” trova un nodo gordiano che sarà digerito a fatica dai giocatori. Proprio come la cena di compleanno che abbiamo servito a Jack. |