Los Angeles – A volte ritornano… Una volta, a tornare erano gli zombie: vuoi per un nuovo contagio, vuoi per un virus più potente del predecessore, vuoi per delle personcine senza scrupoli a cui la razza umana stava particolarmente antipatica, manco i morti viventi potevano godersi un po’ di ferie. Giusto il tempo di imbastire una nuova cornice all’epidemia della morte che cammina e via, ecco arrivare sugli scaffali un nuovo episodio della tal serie, che tra le mille novità millantate non mancava mai di sottolineare il tanto atteso ritorno al terrore originale.
Questa storia l’abbiamo sentita un po’ tutti, e non serve nemmeno tirare in ballo titoli “discutibili” come Resident Evil 6 per capire quale sia il recente andazzo di una delle saghe horror più amate di sempre… Sarà forse per questo che in casa Capcom, dopo i disastri finanziari legati agli ultimi capitoli della saga maggiore, la filosofia più in voga sembri essere quella delle riedizioni in HD. Sì, perchè se non riesci a farlo terrificante come il primo episodio, perchè non rifare direttamente il primo episodio con l’attuale tecnologia?
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Sulle “nuove” scelte di Capcom (che ha da poco rilasciato l’edizione remastered della saga di Devil May Cry e una Collection storica dei primi episodi di MegaMan) ci sarebbero molte cose da dire, ma rischieremmo di aprire una parentesi da cui usciremmo a fatica. Condivisibile o meno, la strategia Amarcord del Publisher giapponese ha dato risultati migliori del previsto: basti pensare alla recente riedizione in salsa next del primo Resident Evil, disponibile sui canali digitali di Sony e Microsoft dallo scorso autunno e, dati alla mano, capace di vendere ben al di sopra le aspettative più rosee. Una formula che, nonostante le critiche, pare funzionare alla meraviglia: i giocatori più anziani da un lato, felicissimi di rivivere quelle esperienze terrificanti che li tormentarono anni or sono, e quelli più giovani dall’altro, carne troppo fresca per aver vissuto il periodo d’oro del survival horror ma, ora, pronti a riviverlo con un titolo appagante anche in termini visivi. Sì, perché sulla qualità del gameplay – a meno di piccoli nei anacronistici – non si discute.
Contrariamente ai bookmakers che davano quasi per certa una remastered del leggendario Resident Evil 2, nello sfavillante booth E3 di Capcom abbiamo potuto provare una demo giocabile di Resident Evil Zero HD, remake in salsa next di uno dei capitoli più interessanti della saga, apparso nel lontano 2002 in esclusiva per l’allor ammiraglia Nintendo, il GameCube – e poi riproposto nella variante Wii, identica in tutto e per tutto all’0riginale a meno del motion control, nel 2008. Dopo Chris e Jill è il turno di altre due celebri creature della fervida mente di Shinji Mikami, Rebecca Chambers (che speriamo ricorderete tutti benissimo) e Billy Coen.
Resident Evil Zero, giusto per fare un po’ di ripasso, ruota attorno ad una serie di omicidi a sfondo cannibale verificatisi di punto in bianco nel luglio 1998 nella regione delle Arklay Mountains, una località a nord della famigerata Raccoon City. Il Team Bravo (tra i cui componenti figura Rebecca) viene spedito per indagare, ma gli eventi prendono subito una piega inaspettata e gran parte della squadra viene sterminata. Rebecca, una dei pochi superstiti, si ritrova all’interno di un treno abbandonato in compagnia di Billy Coen, ex-marine sfuggito alla sedia elettrica – a cui era stato spedito dopo 23 presunti omicidi – a cui tutti stanno dando la caccia. Peccato che, dentro quei vagoni, ci sia qualcosa di molto più pericoloso di un presunto killer. Che costringerà a mettere da parte paure e orgoglio, e a collaborare per sopravvivere.
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