News 29 Giu 2015

Resident Evil Zero HD – Anteprima E3 2015

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La demo che abbiamo giocato copre interamente il primo livello di gioco, ambientato all’interno del treno abbandonato tra le montagne da cui tutto sembra aver origine. Si tratta chiaramente di un livello “propedeutico”, tutto tranne che facile anche per degli amanti navigati del survival horror (ce ne siamo accorti sulla nostra pelle, pur conoscendo piuttosto bene il capitolo originale su GameCube) ma comunque necessario per apprendere alcune novità introdotte da questo capitolo, oltre agli immancabili dogmi del combattimento contro gli zombie.


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Resident Evil Zero introduce infatti la possibilità di cambiare il personaggio controllato ogni volta che lo si desideri, premendo un semplice tasto. Il nostro compagno di viaggio sarà dunque gestito dall’IA, che raccoglierà oggetti o sparerà ai nemici in arrivo in pefetta autonomia. Viste le sue forme più minute, Rebecca è agile e veloce a muoversi, un fattore che le rende spesso più facile la fuga. Allo stesso tempo, tuttavia, è più debole agli attacchi nemici, ai quali invece Billy resiste maggiormente. Per quanto riguarda le abilità di fuoco, entrambi i protagonisti se la cavano egregiamente: tocca quindi al giocatore capire quando sia meglio sfruttare un personaggio agile piuttosto che uno dalla resistenza maggiore.

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La seconda novità di questo capitolo Zero coincide con una gestione differente dell’inventario. Se nei rimanenti episodi di Resident Evil bisognava costantemente fare i conti con un inventario contenuto e un tanto agognato baule di oggetti nascosto chissà dove, ora tanto Rebecca quando Billy potranno abbandonare al suolo un qualsiasi item in proprio possesso per raccoglierne un altro, e passare in un secondo momento a recuperare quello appena abbandonato. Una scelta che, pur “eliminando” una difficoltà secolare del franchise, contribuisce a rendere il playthrough più scorrevole e, cosa non da poco conto, a risparmiarci morti “inutili” alla ricerca del dannato baule.

Ma quelle appena elencate riguardano le novità di Resident Evil Zero, non quelle della sua versione Remastered. Novità che, almeno da quanto abbiamo potuto osservare, non sono poi molte. Il revamp grafico è evidentissimo, come giusto che sia. Le locomotive di questo primo livello di gioco sono ricreate con una cura enorme del dettaglio e, cosa non secondaria in un titolo horror, con un sistema di illuminazione rivisitato che contribuisce a rendere il tutto ulteriormente più inquietante. L’interazione con le ambientazioni è ancora pressoché nulla (ad eslusione di scatole o altri oggetti simili da spostare), tuttavia i lavori di svecchiamento del level design si vedono e valgono la proverbiale candela.

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Ottimi invece i modelli dei protagonisti, che pur presentando alcune animazioni alle occasioni un po’ “old” si muovono in modo fluido e senza interruzioni apparenti, Lo stesso discorso vale per gli zombie: certo, da un lato fa un po’ sorridere vedere mostri sanguinanti che camminano a braccia tese nella nostra direzione. Ma a parte questo, la carica poligonale dei non morti è ben più che sufficiente per un classico “remake HD”. La varietà dei nemici che abbiamo incontrato è abbastanza risicata, ma trattandosi di una versione alpha è più che comprensibile – lecito aspettarsi qualcosa che vada oltre i semplici vestiti nel prodotto completo.

Come per la remastered di Resident Evil, anche in questa occasione il team di sviluppo ha optato per l’introduzione di un doppio sistema di telecamere. Il primo è quello statico originale, tanto caro ai fanatici della saga ma, allo stesso modo, tanto difficile da padroneggiare nelle situazioni più delicate; il secondo, invece, è il tradizionale sistema di inquadratute dinamiche, relative alla posizione del personaggio (quello, per cairci, che incontriamo in tutti gli action o i TPS più recenti). Gran parte delle soprese, stando a quanto ci è stato svelato, riguarderà le modalità di gioco aggiuntive e i segreti sbloccabili tramite i classici collezionabili. Ma nulla in più ci è stato svelato, sicché dovremo aspettare ancora un po’.

 

Le origini del Male si vestono di next. 

 

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Le operazioni Remastered, sin dalla loro apparizione nello showbiz videoludico, non sono mai state viste di buon occhio. Criticate nella maggior parte dei casi come becere manovre commerciali per rimpolpare le proprie tasche senza presentare ai giocatori qualcosa di davvero nuovo, le riedizioni di titoli più o meno vecchi sono diventate rapidamente una costante nell’Industria. Sappiamo benissimo che fare di tutta l’erba un fascio è uno degli errori più comuni, oltre che più gravi: e non è un caso se, in questo oceano di Remastered HD, un paio di titoli imperdibili ci siano davvero.

Questo è il caso di Resident Evil HD, distribuito da Capcom lo scorso anno su PC e console. E, almeno all’apparenza, potrebbe essere anche il caso di Resident Evil Zero HD: il lavoro di ammodernamento effettuato dal team di sviluppo è infatti evidente già da questa versione alpha, che offre una veste grafica a dir poco accattivante e un set di effetti speciali (oltre che dialoghi) ricampionati appositamente per i sistemi audio più recenti. Certo, al momento non ci sono molte notizie sulle vere novità di questa remastered (tecnologia e sistema di inquadrature a parte): ma consci del’ottimo lavoro gia svolto da Capcom con il remake del primo episodio, possiamo aspettarci grandi cose anche da questo prequel.


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