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Riders Republic – Recensione

Con Riders Republic le suggestioni, i ricordi, persino i déjà-vu che si innescano già dal primissimo avvio del software sono innumerevoli, frequenti, fortunatamente sempre piacevoli. Dall’indimenticata serie di SSX, a Tony Hawk’s Pro Skater, sono vivide e persino sorprendenti le reminiscenze che la produzione Ubisoft è in grado di suscitare.

Volendola far breve, restando all’interno dei confini dei progetti firmati dal publisher francese, questo folle e gigantesco simulatore di sport estremi lo si potrebbe considerare come il perfetto punto d’incontro tra The Crew e Steep, un connubio che coinvolge non solo la struttura generale del gameplay, ma lo stesso mood del gioco.

Esattamente come in tutti i titoli fin qui citati, il tono con cui verrete accolti nel prologo dell’avventura è quello amichevole e tendenzialmente gergale di un paio di voci fuori campo e di uno sparuto gruppo di personaggi che vi introdurranno alle principali meccaniche ludiche.

Riders Republic, esattamente come Forza Horizon 5 per citare un prodotto più recente, abbraccia la struttura open-world per infarcire una mappa dalle ragguardevoli dimensioni, frutto di una sorta di collage di parchi naturalistici sparsi per il mondo e realmente esistenti, di eventi, tornei, gare, collezionabili e punti panoramici in cui scattare foto da urlo.

Come potete facilmente immaginare, il gioco non si inventa nulla di nuovo, né ha alcun interesse a proporsi come l’apripista di un nuovo modo di concepire esperienze del genere. La particolarità, semmai, è rappresentata dal numero di discipline in cui potrete specializzarvi e competere in una lunga serie di sfide affrontabili seguendo una successione ben scandita, ma comunque accondiscendente a variazioni sul percorso.

Sci, snowboard, downhill con le bici, competizioni muniti di tuta alare o jetpack. Sono questi gli strumenti messi a disposizione in Riders Republic per sbizzarrirvi in gare in cui raggiungere per primi il traguardo, o eventi in cui vince chi accumula più punti eseguendo trick di ogni genere.

Proprio a questo proposito, il gioco propone due sistemi di controllo dalle fondamenta concettuali diametralmente opposti tra loro. Per i principianti è possibile scegliere l’impostazione che rende automatico il completamento di ogni trick una volta avviato, riducendo al minimo il rischio di ritrovarsi a mangiare fango o neve. Chi desidera affrontare un livello di sfida maggiore, con la certezza di riuscire ad accumulare un maggior numero di punti, può invece optare per l’immissione manuale di ogni comando, consegnando così all’utente la responsabilità di far atterrare il proprio avatar con la giusta angolazione rispetto al terreno. A seconda del mezzo che cavalcherete, anche durante le gare di velocità, tra un salto e l’altro potrete esibirvi in back-flip, loop e grind, sfruttando ovviamente le conformità del tracciato.

Qualunque sia il sistema di controllo prescelto, Riders Republic, all’atto pratico, mostra tante qualità e qualche difetto. Il tipo di esperienza veicolato è caciarone, caotico, immediato. Sebbene per padroneggiare tutti i trick e per avere la meglio nelle prove di abilità, in cui dovrete guidare bici o snowboard in intricati e complessi tracciati pieni zeppi di ostacoli, serva molto tempo e applicazione, per divertirsi basta pochissimo.

Il rapido ottenimento di un gran numero di riconoscimenti e premi rende le prime ore di gioco estremamente piacevoli

Complice l’estrema adattabilità della difficoltà, con cui calibrare l’aggressività e bravura degli avversari controllati dalla CPU, chiunque può modellare il tipo di partita che intende affrontare. L’estrema varietà di eventi disponibili nella mappa, in questo senso, aiuta molto, tanto più che solo i completisti più accaniti decideranno di ottenere tutte le stelle in palio per sbloccare nuovi mezzi sempre più efficienti e capi d’abbigliamento, spesso piuttosto bizzarri, con cui personalizzare l’avatar.

Le soddisfazioni che elargisce il titolo sono immediate e il rapido ottenimento di un gran numero di riconoscimenti e premi rende le prime ore di gioco estremamente piacevoli. Non appena ci si mette in testa di affrontare anche le sfide più ardue, tuttavia, ci si ritrova faccia a faccia con un paio di problematiche che pur palesandosi sin dall’inizio, rivelano il loro reale peso specifico solo quando si alza l’asticella della difficoltà.

Come avevamo avuto modo di sottolineare già nella nostra prova della beta, Riders Republic soffre di qualche imperfezione per quanto concerne il sistema di controllo e la gestione della fisica. Il primo soffre di un tenue ritardo nella risposta agli input impartiti, eventualità che si palesa soprattutto durante le discese in downhill. Inoltre, non sono rari i casi in cui ostacoli apparentemente innocui finiranno per disarcionarvi violentemente, mentre supererete indenni e senza alcuna penalizzazione in termini di tempo passaggi in cui, ci avreste giurato, sareste finiti con le gambe all’aria.

Riders Republic data di uscita

In entrambi i casi non si tratta di nulla di così invalidante, ma è innegabile che in certi casi sarete costretti a riavviare una gara ormai persa e non per vostri demeriti.

Ciò che ulteriormente ridimensiona le ambizioni di Riders Republic è il constatare che delle discipline presenti, due non funzionano affatto. Jetpack e tuta alare, sorprendentemente, non infondo la stessa sensazione di velocità percepita altrove e, complici dei track design assolutamente piatti e privi di guizzi, finirete per perdere interesse piuttosto in fretta per le gare che tirano in ballo le corse tra i cieli.

Poco male, tuttavia, dal momento che con la bici, gli sci e lo snowboard, come detto, ci si diverte enormemente e attivando la visuale in prima persona, sconsigliata ai chi ha lo stomaco debole, sarete catapultati in un vortice di adrenalina e divertimento da cui vi staccherete a fatica.

Ubisoft Forward Riders Republic

Sì, perché anche completando tutte le sfide in singolo, in qualsiasi momento potrete interagire con i tanti utenti che popolano i server del gioco. Perennemente visibili sulla mappa, vi basterà attivare le modalità preposte, anche raggiungendo letteralmente nello scenario le location prestabilite, per avviare in pochi secondi una gara online.

Al di là delle competizioni più canoniche, a colpirci sono state le Gare di Massa, eventi specifici che si distinguevano per l’altissimo numero di partecipanti, addirittura sessantaquattro. Queste gare rappresentano meglio di qualsiasi altra cosa lo spirito, ma più in generale l’esperienza che intende offrire Riders Republic al suo pubblico.

Le Gare di Massa rappresentano meglio di qualsiasi altra cosa lo spirito, ma più in generale l’esperienza che intende offrire Riders Republic al suo pubblico

Visto l’alto numero di sfidanti, si cade spesso, si utilizza di continuo il rewind per provare a prendere meglio una curva, ci si danna per non aver chiuso correttamente un trick. Eppure, tra tanta frenesia e caos, a fatica riuscirete a trattenere il sorriso.

Il sistema di controllo sarà impreciso, un paio di discipline non funzionano a dovere e la grafica stessa non convince appieno, per quanto il gioco regali innumerevoli panorami mozzafiato. Eppure ci si concede sempre una partita in più.

Conclusioni

Riders Republic è un divertentissimo simulatore di sport estremi.

Grazie ad una mappa enorme, una miriade di eventi e luoghi d’interesse, tantissimi sbloccabili e una modalità online attivabile in qualsiasi momento, sarete investiti dal numero esorbitante di cose da fare, vedere e provare.

Già la semplice esplorazione dello scenario, tra altissime montagne e valli desertiche, rappresenta quasi un gioco nel gioco. Quando poi deciderete di affrontare le decine di gare ed eventi a disposizione, scoprirete come la produzione di Ubisoft sia in grado di intrattenere alla grande, pur senza introdurre chissà quali innovazioni.

Da SSX a Tony Hawk’s, Riders Republic susciterà innumerevoli e piacevoli reminiscenze, deliziando il neofita con un sistema di controllo estremamente malleabile e adattabile a qualsiasi esigenza.

Qualche problematica negli input dei comandi, nella gestione della fisica e un paio di discipline non proprio esaltanti, mortificano lievemente le ambizioni di una produzione comunque validissima ed enormemente soddisfacente, soprattutto se affrontata con il giusto piglio.

Un titolo consigliatissimo agli amanti del genere o a chi è a caccia di emozioni forti. Farete i conti con qualche imperfezione, ma ne varrà comunque la pena.

Potete acquistare Riders Republic direttamente sullo shop online di GameStop!

 

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