Lo scorso ottobre, nella sua “febbre dell’annuncio”, Riot Games ha annunciato un nuovo fps tattico chiamato Project A. Oggi il progetto ha finalmente un nome definitivo, tale Valorant.
Si tratta di un fps tattico 5 vs 5 free-to-play, caratterizzato da un gameplay dinamico con presenza di abilità peculiari dei personaggi… che a quanto pare non vuol dire “Overwatch”.
Attraverso lo sviluppo di VALORANT volevamo tener alto i valori fondamentali di uno sparatutto tattico competitivo: shooting preciso, gunplay letale e strategia.
Aggiungendo abilità uniche ai personaggi si arricchisce anche il gunplay e crediamo che così facendo sia possibile espandere l’esperienza dei tradizionali sparatutto tattici, portando qualcosa di nuovo al genere stesso; ci auguriamo che VALORANT sia l’inizio di un legame a lungo termine con i fan di FPS di tutto il mondo.
Riot ha investito molto nel progetto dal punto di vista puramente tecnico con server dedicati (gratuiti) con 128 di tick-rate, un netcode personalizzato per una lettura dei colpi estremamente precisa, architettura di gioco autorevole del server con prevenzione e rilevamento anti-cheat proprietari fin dal primo giorno.
Valorant arriverà su PC quest’estate. Finalmente potremo scoprire come se la cavano gli sviluppatori di League of Legends con il genere fps… e anche con i picchiaduro.
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