News 08 Ago 2015

Risen 3: Titan Lords – Enhanced Edition – Anteprima gamescom 2015


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Colonia – Quello delle remaster è il trend dominante di questa nuova generazione di console.

Che si parli di top-seller della passata generazione o di titoli di nicchia poco importa: per una industry in graduale debito di ossigeno in ambito creativo, dedita inoltre a sopperire alla cronica mancanza di nuove IP, ogni occasione è buona per piazzare una hit (di maggiore o minore caratura) sulle macchine di nuova generazione.

Deep Silver e Piranha Bytes salgono a piè pari su questo treno, ahinoi affollato, portando in esclusiva su PlayStation 4 una enhanced edition del discusso Risen 3: Titan Lords, titolo di sicuro interessante ma legato a dinamiche dannatamente old-school per via delle quali è difficile comprendere la scelta di questa traslazione generazionale.

Qui a Colonia abbiamo avuto la possibilità di provare con mano una versione quasi definitiva di questa seconda incarnazione, in uscita il 28 Agosto (un anno esatto dopo la versione originale) in esclusiva su PlayStation 4. Vediamo come è andata.

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Formula vincente non si cambia: Risen 3 ci vedrà tornare a salpare, per via delle richieste di una fanbase piccola ma accanita, i mari caraibici già navigati nel secondo capitolo della serie in una ri-edizione a breve disponibile in esclusiva per PlayStation 4. In questo terzo capitolo non interpreteremo più il misterioso protagonista dei primi due episodi bensì il figlio del pirata Silverbeard che, ucciso da un Titan Lord durante l’inseguimento del tesoro più  ambito di sempre, viene resuscitato dal suo fido compagno di viaggio scoprendo così di essere stato deprivato dell’anima.

Inizia qui una peregrinazione che porterà il nostro eroe a navigare i mari caraibici per rientrare in possesso, in un modo o nell’altro dell’anima sottrattagli dal suo assassino. Detto viaggio di porterà in contatto con le popolazioni delle sette isole caraibiche, alla ricerca di contatti che possano connettere il nostro fido alter-ego con l’aldilà e permettergli dunque di ottenere giustizia e sottrarsi al destino che lo vorrebbe, se non dovesse riuscire nel suo intento, diventare egli stesso un servitore del Titan Lord reo di averlo ucciso.

La trama, invariata rispetto alla edizione originale, si arricchisce inoltre, per via dell’inclusione in questa enhanced edition di tutte le espansioni rilasciate come DLC per le macchine di vecchia generazione (e per il PC), di due ulteriori isole capaci di garantire, a detta degli sviluppatori, da un minimo di 12 ad un massimo di 40 ore di gameplay aggiuntivo: l’isola della Nebbia, molto più dark delle coloratissime isole tropicali, rappresenta per esempio un tributo a Gothic, opera prima dei Piranha Bytes.

Il comparto grafico ha subito invece una pesante revisione rispetto a quanto visto sulle console di vecchia generazione: rispetto infatti a Xbox 360 e Playstation 3, questa Enhanced Edition può fregiarsi di una grafica in 1080p e un frame rate bloccato sui 30fps. La versione da noi testata è superiore, in resa grafica, persino alla versione pc (settata a 1080p, sia chiaro) per via dell’aggiunta del Bokeh depth of field e dell’adozione di un sistema di illuminazione dinamica nuovo di pacca che, combinato all’aggiunta di nubi e nebbia completamente volumetriche rende un colpo d’occhio di primissimo ordine.

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A completare l’offerta di questa Enhanced Edition giunge l’inserimento su disco di tutti i rimanenti DLC usciti in un anno di permanenza sul mercato di Risen 3, abiti ed armi speciale incluse. Un buon incentivo per chi non avesse ancora giocato questo interessante titolo. A tutte queste aggiunte però non corrisponde, ahinoi, una benchè minima revisione del combat system, croce e delizia della terza incarnazione di questa serie: non stupitevi dunque di trovarvi impossibilitati ad effettuare parate o a portare a segno attacchi (leggeri o pesanti che siano) per via di un sistema di telecamere che sarebbe riduttivo definire ballerino, rendendo a tutti gli effetti Risen 3 Enhanced Edition un buon remaster… ma solo a metà. Un pò di pratica vi renderà possibile il perfetto padroneggiamento del gameplay ma l’aver ignorato le critiche ed il feedback di buona parte della community stride fortemente con l’idea stessa di presentare una versione rimodernata di un titolo uscito poco meno di un anno fa, ascrivendo il tutto ad una mera ragione commerciale, la stessa che ha fatto si che Deep Silver non prendesse accordi con Microsoft per la transizione generazionale ad Xbox One di questo titolo.

Un buon remaster, ma solo a metà

Fattore Soul

Il franchise di Risen sbarca, senza infamia e senza lode, per la prima volta su PlayStation 4 con una riedizione in alta definizione che aggiunge molto in termini grafici e contenutistici all’originale, perdendo però la possibilità di correggere i piccoli errori del diretto genitore, mantenendo invariata dunque sia l’offerta del titolo che la validità dello stesso. 

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