Quando venne originariamente annunciato, i dubbi sul ritorno del tenero Sackboy, un pupazzetto di pezza divenuto non solo una mascotte PlayStation ma anche l’emblema di uno sfoggio della creatività mai visto prima (almeno all’epoca), erano più che legittimi: il bello di LittleBigPlanet, la serie di cui era il protagonista, era la possibilità di personalizzare i livelli in 2D entro cui ci si muoveva, lasciando la componente platform sempre un po’ in disparte.
Ripropore quell’esperienza, ma in 3D, e focalizzandosi solo su quest’ultima, peraltro senza Media Molecule in cabina di regia (impegnata sul sublime Dreams), non prometteva troppo bene, ecco. Bastano però una manciata di livelli (dei 50 previsti, spalmati lungo 5 mondi) per comprendere che Sumo Digital, il team già al lavoro sul meno entusiasmante terzo capitolo, ha saputo costruire attorno al tenero pupazzo un’avventura deliziosa, piccola ma grande quanto lui. Il risultato va a impreziosire la line-up di lancio di PlayStation 5 (ma è disponibile anche su PlayStation 4, ndr), offrendo un titolo pensato per i più piccini e per le famiglie, in grado di entusiasmare anche chi è passato alla next-gen per il remake dell’impegnativo Demon’s Souls.
Sia chiaro, di cose spaventose ne succedono anche qui: il tranquillo Mondo del Fai Da Te viene turbato dall’arrivo del terribile Vex, Araldo degli Incubi che spezza la serenità di Sackboy e dei suoi amici. Il suo folle piano è quello di schiavizzarne gli abitanti e di mettere a suo servizio il loro talento manuale per la costruzione di un malvagio strumento, lo Sconquassatore. Anche il nostro eroe sembra a un passo dall’essere assoggettato, ma ecco che per un caso fortuito, riesce a fuggire e a raccogliere le forze per studiare un piano: recuperare le Sfere Sognanti dai mondi che compongono l’universo di Immagisfera, realizzare la profezia dei Cavalieri Sferruzzati e impedire a Vex di concretizzare il suo folle progetto.
Non sarà semplice, comunque: ogni livello pullula infatti dei suoi scagnozzi, pronti a farci perdere vite e punti faticosamente raccolti rompendo cose e setacciando ogni angolo, necessari per ottenere a fine corsa l’ambito trofeo d’oro e, per i completisti, il 100%, ma solo raggiungendo la fine senza morire e raccogliendo gli accessori e i pezzi di costume sparsi qua e là. Pur rinunciando alla parte puramente creativa, Sackboy: Una grande avventura lascia comunque spazio all’estro creativo dell’utente fornendo decine e decine di costumi con cui rendere unico il protagonista, cambiandone il materiale (dall’elegante satin verde alla lana, dal cotone bianco alla tela), e aggiungendo folli elementi per trasformare Sackboy in un pirata, in uno Yeti, in un santone, o persino in un clone di Elvis.
Basterà visitare la bottega dello strambo Zom Zom e pagarlo in campanellini sonanti per ampliare il guardaroba e donare un tocco personale al tenero eroe, una tela bianca su cui, pur in forma decisamente più limitata, esprimere il proprio gusto estetico. Ma lo ribadiamo, il fulcro dell’esperienza è stato spostato altrove, più precisamente verso la componente platform, ora in pieno 3D, con una concezione dei livelli completamente differente rispetto al passato.
Pur rinunciando alla parte puramente creativa, Sackboy: Una grande avventura lascia comunque esprimersi attraverso decine e decine di costumi
Nonostante questa precisa volontà, il team è comunque riuscito perfettamente a riprodurre alcune meccaniche già viste nei LittleBigPlanet, oltre che a catturarne lo spirito. Pur non brillando nella struttura, con alcune sezioni pensate per la co-op (locale, fino a 4 giocatori, online verrà attivata a dicembre), che in solitaria costringono ad un fastidioso backtracking, l’art design generale è semplicemente delizioso, con mondi che scandiscono il mood generale (c’è ad esempio quello subacqueo, oppure uno a tema giungla), e i singoli livelli, ricchi di zone segrete e opzionali, che sembrano provenire da un lavoretto scolastico realizzato durante l’ora di educazione artistica, tra ritagli, scenografie di carta, pezzi di tessuti differenti cuciti tra loro, mattoni e chi più ne ha più ne metta, rendendo uniche e personali le peculiari ambientazioni, peraltro variegate quanto basta sia in termini di look che di situazioni proposte, nonostante la semplicità del gameplay e il fil rouge che lega ogni macro-area.
Del resto, Sackboy può rotolare, saltare tra una piattaforma occasionale e l’altra o sui nemici, ma anche colpirli a mani nude o con armi “ufficiali”, come il mulinello (necessario a tagliare piante di carta tagliente), o improvvisate. Il loop ludico ruota attorno a queste meccaniche basilari, ma il team è riuscito a cambiare le carte in talvolta in modi semplici e brillanti, stravolgendo la gravità, o piazzando sezioni in cui bisogna star dietro al mondo circostante che si muove e non si ferma ad aspettarci, o aggiungendo sfide e corse a tempo, o accendendo il fuoco, letteralmente.
A volte parte la musica, e Sackboy sembra quasi voler strizzare l’occhiolino a una vera leggenda in ambito di mascotte, Rayman, con i suoi livelli musicali ormai indimenticabili, e, pur non riuscendo a restituirne la magia, saltare e colpire i nemici a ritmo di un pezzo di Bruno Mars o Britney Spears ha comunque il suo fascino.
Anche i brani che non sono su licenza si lasciano apprezzare e non poco, e, più in generale, tutta la componente artistica non fa altro che impreziosire l’esperienza, ancor di più su PlayStation 5, dove resterete ammaliati dalla qualità dei singoli materiali di cui è composto il nostro eroe e i livelli, o imbambolati a contare i pelucchi che fuoriescono dalle cuciture di Sackboy.
Il fulcro dell’esperienza è stato spostato altrove, più precisamente verso la componente platform
Ma non è solo nella mera (ma splendida) grafica che il gioco sfrutta la potenza della console. In primis c’è il DualSense che la fa da padrone, e anche se non siamo ai livelli di Astro’s Playroom, colpi e interazioni o vengono enfatizzare da vibrazioni modulate e contestuali o da buffi effetti sonori, e in qualche sezione entrano in gioco anche i sensori di movimento, giusto per renderle ancora più “wow”. Per i più piccini e meno esperti, ma col fuoco della competizione che arde dentro di loro, c’è anche il supporto alle nuovissime Attività, con vere e proprie mini-guide video integrate nel menù del controller (attivabile con il tasto PlayStation) che svelano dove trovare le Sfere Sognanti, necessarie a sbloccare nuovi livelli progredendo nell’avventura, oggetti da indossare, o che teletrasportano più agilmente tra un livello e l’altro.
Ci spiace però constatare una certa fretta nella pubblicazione del titolo, complice forse la necessità di farlo uscire al lancio (e chiaramente la pandemia che non aiuta, è sempre utile ricordarlo), tra feature mancanti (la già citata co-op online), qualche sbilanciamento nell’esperienza generale tra sezioni sin troppo facili e altre sin troppo complesse, ma soprattutto problemi con le collisioni che portano a compenetrazioni vistose, costanti e poco piacevoli, che oltre a rovinare certe cut-scene (l’ottima regia e il curato doppiaggio in italiano vengono mortificati da parti di costume che si mal si incastrano tra loro), spezzano in parte l’incantesimo. Basti notare i campanellini, la valuta di gioco per ampliare il guardaroba, che quando vengono rilasciati da un nemico o da un oggetto iniziano a “tremare”, come se non riuscissero a localizzare correttamente il pavimento su cui si trovano.
Al netto di qualche imprecisione, già in via di correzione (la co-op online) o sistemabile in futuro (alcune vistose compenetrazioni), Sackboy: Una grande avventura è un platform 3D delizioso, pensato per i più piccoli, ma apprezzabile anche dagli utenti più cresciuti, che potranno gustarlo in solitaria o in co-op locale e farsi ben più di qualche risata, grazie alle buffe trovate di Sumo Digital. Il mondo variegato e colorato realizzato dal team è in grado di stupire e sorprendere, ancor di più su PS5 grazie alla qualità a tratti esagerata della grafica, o alle implementazioni del DualSense, poche ma buone, oltre che intrattenere per un numero di ore niente male (superando abbondantemente le 10 per il solo completamento di tutti i livelli, senza contare extra e sfide opzionali). Insomma, una più che piacevole aggiunta a una line-up di lancio solida e convincente. Sackboy: Una grande avventura è disponibile da GameStopZing Italia nelle versioni PS5 e PS4. |