25 Ago 2021

Saints Row – Anteprima

Tranquilli, avete letto bene. Non c’è alcun numero o simbolo dopo il titolo: è “Saints Row”, semplice e diretto. Non è un sequel, dopo quel folle quarto capitolo la cui espansione ci ha portati dritti all’Inferno; ma non è nemmeno un remake del primo, acerbo ma indimenticabile capitolo, figlio di un’epoca cresciuta a pane e Need for Speed e Fast & Furious, desideroso di provare a inficiare lo strapotere di Grand Theft Auto. A sei anni dall’ultima uscita inedita, Volition (ora Deep Silver Volition) ci riporta tra le fila dei criminali più ironici e baldanzosi del gaming con un reboot inaspettato, ma sensato, visto il tanto tempo passato.

Un ritorno alle origini in tutti i sensi, che mette da parte i deliri ludici e narrativi di Saints Row 3 e 4 per riportarci alle radici della gang, dando vita a una origin story e, dovesse tutto filar liscio, a un nuovo corso per la saga, più con i piedi per terra, ma sempre ricco di satira tagliente e gag.

La storia di questo nuovo Saints Row, per prendere in prestito una suggestiva immagine offerta dal team stesso durante la presentazione digitale a porte chiuse a cui abbiamo partecipato, è quella di una start-up. Con la differenza però, rispetto ad altre simili realtà, che il business a cui ci dedicheremo è quello del crimine.

Un ritorno alle origini che ci riporta alle radici dei Saints

Si parte con poco, nella selvaggia e pittoresca Santo Ileso, una enorme città, suddivisa in 9 distretti, ognuno dotato di un suo bioma, una sua ambientazione e popolazione. La fonte di ispirazione principale è il sud-ovest degli Stati Uniti: il Financial District ricorda la Downtown di Los Angeles con i suoi altissimi grattacieli; il Rodeo District fa pensare alle strade di Austin, in Texas; El Dorado non può che riportare alla mente la celebre Strip di Las Vegas, con le sue insegne luminose accese giorno e notte; e ancora canyon, polverosi deserti e città da Far West. Il tutto liberamente esplorabile grazie alla struttura open-world (immancabile, vista la serie di riferimento), a bordo di folli veicoli di terra e aria, tra inseguimenti, salti vertiginosi, o puro e semplice cazzeggio.

A contendersi il territorio, per il momento, sono 3 organizzazioni criminali, che lottano per il dominio e che non vedono di così buon occhio l’ingresso di un nuovo player in città: i Los Panteros sono i nativi, gang radicata nel territorio e nella cultura locale; i Marshall Defense Industries sono una sorta di forza paramilitare super-organizzata e armata fino ai denti; infine, gli Idols, “anarchici”, come si definiscono, strani e imprevedibili, tutto estetica, party interminabili e zero limiti. Ossi duri da contrastare per il quartetto protagonista dell’avventura, ben organizzato ma con tanto, troppo da dimostrare.

A contendersi Santo Ileso sono 3 organizzazioni criminali

La nostra gang sarà composta da un minuscolo nucleo di quelli che saranno i futuri Saints, affamati di gloria e rispetto, ma ancora sprovvisti di un vero e proprio quartier generale. Quello dovremo conquistarcelo una missione dopo l’altra, andando a espandere il nostro territorio grazie ai brillanti piani di Eli, al mostruoso talento alla guida di Neenah e all’aggressività di Kevin, ma sarà il “Boss”, ovvero il nostro personaggio completamente personalizzabile, il vero ago della bilancia. E “personalizzabile” è la parola chiave di questo reboot, tanto nell’aspetto del protagonista quanto nell’arsenale, nel parco macchine o anche nella composizione stessa dell’impero che andremo a costruire: dopo aver espugnato un quartiere nemico e aver cacciato la gang in comando, potremo infatti plasmarlo a nostro piacimento, decidendo che tipo di attività posizionare tra quelle disponibili (dai camioncini di fast food da sfruttare per il traffico di droga alla protezione delle attività, dal furto delle auto al contrabbando delle armi), e con esse il tipo di esperienza che vivremo.

E il bello è che avremo la possibilità di condividere nella sua interezza questa avventura in compagnia di un amico in carne ed ossa, grazie alla co-op drop-in/drop-out, che vi permetterà di ospitare un altro giocatore in qualsiasi momento, e persino di fargli qualche scherzo (non ci hanno spiegato in che modo, ma è lecito aspettarsi di tutto da quei mattacchioni di Volition). In solitaria o in compagnia, ogni missione, attività secondaria o momento di pura esplorazione fine a se stessa sono pensati per offrire agli utenti l’ormai classico delirio in stile Saints Row, arricchito però dalle potenzialità della next-gen, e dalla maggiore stabilità che il team ha acquisito nel corso degli anni (gli ultimi capitoli vennero infatti realizzati nel bel mezzo del fallimento della vecchia THQ). Ma uscirà anche su old-gen, con tanto di possibilità di giocare in co-op indipendentemente dalla generazione di console in possesso (meno chiara invece la natura cross-platform, attendiamo news in merito).


Non ci aspettavamo un reboot di questa entità per una serie come Saints Row, ma da appassionati della saga, non vediamo l’ora di scoprire se e quanto intrigante sarà questo nuovo corso. Qualche nodo da sciogliere resta, sia sulla sua natura (sarà un game as a service?) che sul comparto tecnico (dalle prime sequenze di gameplay mostrate, il comparto animazioni in particolare sembra un po’ troppo vecchio, nonostante il motore sia nuovo di zecca), ma non vediamo l’ora di mettere le mani sul gioco, in arrivo su PS5, PS4, Xbox Series X, Xbox One e PC (Epic Games Store) il 25 febbraio 2022.


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