Un'oretta a braccetto con l'IA di Samsung
Non capita spesso di parlare di telefonia, soprattutto se non si prende in considerazione prodotti specificatamente mirati ai gamer e, invece, si parla di un colosso del mercato consumer come Samsung. Avere però l’opportunità di scoprire in anteprima tutte le novità dell’attesissimo Samunsg Galaxy S25 è un privilegio a cui non è semplice dire di no, anche e soprattutto per la curiosità che genera ogni avanzamento tecnologico di comune accesso e che punta ad affiancarci nella nostra quotidianità.
Mettiamo subito in chiaro le cose: la mia esperienza presso la Samsung SmartThings Home non ha visto al centro della scena il videogioco, quanto piuttosto ha permesso di entrare nel dettaglio in quella che è l’implementazione dell’IA all’interno del nuovo prodotto di punta della casa sudcoreana, che promette grossi passi avanti per l’utilizzatore finale. Niente test per vedere se titoli mobile come Wuthering Waves o Zenless Zone Zero girano a dovere o se si possa sognare una qualità da console per i propri momenti di relax. Per quello ci saranno altre occasioni, si spera.
Non per questo però sono mancate le sorprese, in particolare per una persona come me che fa della reattività nell’elaborare e ottenere le informazioni parte del suo lavoro. Per carità, non sono certo l’agente 007 al servizio di sua maestà, ma ho vissuto tantissimi eventi e situazioni che avrebbero giovato delle semplificazioni che ci sono state mostrate, le quali fanno capire (finalmente) in modo chiaro che cosa significhi appoggiarsi all’intelligenza artificiale.
Lasciando da parte per un attimo i dilemmi etici legati alle gestione dei dati personali o della tutela del diritto d’autore (abbiamo davvero bisogno di una regolamentazione, il prima possibile), non ho mai apprezzato la fumosità con cui si è parlato di IA generativa negli ultimi anni, a tratti in modo un po’ fumoso e in linea con quanto fatto col metaverso: nessuno sembrava sapere realmente che cosa si stesse cercando di vendere.
Le funzionalità IA di Samsung infatti mi hanno permesso, a cominciare dalla funzione “Cerchia e cerca” di togliermi ogni dubbio in merito
Nel caso di Samsung Galaxy S25 abbiamo potuto testare con mano delle applicazioni nella quotidianità davvero curiose, a cominciare dall’integrazione con la banca dati offerta da Google. Le funzionalità IA di Samsung infatti mi hanno permesso, a cominciare dalla funzione “Cerchia e cerca” di togliermi ogni dubbio in merito a quello che mi trovavo di fronte, a cominciare dal nome di un frutto, che non conoscevo, per arrivare alla risoluzione delle equazioni.
Nonostante fosse ancora mattino presto, l’idea di un bel pranzo ha avuto la meglio e ho approfittato della funzione per riconoscere i piatti esposti e farmi suggerire dall’IA di Samsung non solo quale fosse il piatto inquadrato, ma anche farmi trovare un ristorante nelle vicinanze che lo facesse, facendo creare un appuntamento con gli amici basandosi quasi esclusivamente sui comandi vocali.
Uno dei momenti top della giornata è stato riuscire a far riconoscere una canzone (nel caso specifico “Hanno ucciso l’uomo ragno” degli 883) al sistema semplicemente canticchiandola. Per quanto oggi siano davvero poche le situazioni in cui non veniamo messi a conoscenza di ciò che ascoltiamo, è davvero consolatorio per un vecchiaccio come me sapere che se mi tornasse in mente qualche melodia del passato potrei canticchiarla al Samsung Galaxy S25 per individuare titolo, autore e poi ascoltarla. Ok, un vecchiardo che parla al telefono non è l’immagine più entusiasmante del mondo, ma durante la dimostrazione mi sono venuti in mente UN SACCO di momenti della mia vita in cui avrei pagato per utilizzare una funzione simile e così efficace.
Se mi tornasse in mente qualche melodia del passato potrei canticchiarla al Samsung Galaxy S25 per individuare titolo, autore e ascoltarla
Successivamente si è parlato di quella che sembra un po’ una banalità ma che, invece, è ottimizzazione nella sua forma più autentica: la funzione Now Brief consente infatti di sfruttare l’efficienza dell’IA per costruire nel tempo una serie di priorità per le notifiche visualizzate sulla Now Bar (posizionata di base nel basso dello schermo e agile nel permettere di scrollare tutti gli avvisi), modellando quali avvisi ricevere, in quali orari e in che fascia della giornata attivare l’audio per questo o quel contatto. Perché è vero che durante la giornata usiamo poco il telefono ed è il capo ad avere la priorità, ma anche la mamma è sempre la mamma e Now Brief lo può capire semplicemente seguendo il nostro comportamento, assistendoci di conseguenza.
Dicevamo dell’implementazione di Google, che prevede anche il supporto di Gemini per intrecciare applicazioni Samsung, Google (appunto) e terze parti e ottenere risultati realmente utili. Ci siamo fatti tante risate quando Amato, nominato presidente della commissione sull’IA, ha parlato delle “ricette delle patate”, ma c’è da dire che se avesse avuto un Samsung Galaxy S25 sotto il naso forse avrebbe fatto una figura migliore.
La velocità con cui l’IA risponde alle nostre richieste, le quali possono essere aggiornate in tempo reale (come in una vera conversazione), avrebbe permesso all’ex primo ministro di chiedere (eg) ricette di patate per celiaci intolleranti al lattosio, organizzare una cena fissando l’appuntamento sul calendario e invitare tutti i presenti a una cena mandandogli un messaggio. Solo con la voce. Ecco, lì magari l’avremmo preso sul serio.
Se Amato avesse avuto un Samsung Galaxy S25 sotto il naso forse avrebbe fatto una figura migliore
È arrivato poi il momento “mindblowning” per il sottoscritto, ovvero la funzione Regola Audio presente nella semplice registrazione video standard. Samsung Galaxy S25 è infatti in grado catturare l’audio esterno con grande precisione, anche in presenza di diverse fonti e di cacofonia, sfruttando l’IA per completare e isolare le informazioni. È stato strepitoso entrare in una stanza dimostrativa con musica a palla e parlare nella confusione, per poi scoprire che la registrazione permetteva di suddividere l’audio tra musica, voce e rumori regolando i volumi per i singoli canali. Quasi mi sono commosso al pensiero di tutte le interviste fatte su cui ho perso ore nella regolazione degli audio, ore che con il Galaxy S25 diventano istanti.
In seguito ci siamo soffermati su alcuni dettagli molto interessanti ma che, probabilmente, non si è riusciti a esplicitare con la stessa concretezza delle funzionalità IA, ma solo per una questione meramente logistica. Uno dei punti di forza del nuovo dispositivo è infatti il nuovo sensore della fotocamera ultragrandangolare (da dire tutto d’un fiato), che passa da 12 a ben 50 MP. Abbiamo svolto un piccolo test in uno scenario dedicato (con risultati apprezzabili), ma non nascondo che avrei voluto mettere in gioco il Samsung Galaxy S25 in zone aperte e affollate o in presenza di paesaggi di grande effetto.
A furia di parlare di IA, di cose da mangiare, di appuntamenti, foto e di megapixel, quasi ci dimenticavamo della “potenza bruta”, quella cosa che tiene in piedi tutta la baracca. E signori, che baracca di lusso: il cuore del dispositivo è uno Snapdragon 8 Elite, il più potente nella storia della serie e in grado di offrire un miglioramento nelle prestazioni nel confronto con le generazioni precedenti rispettivamente del 37% per la CPU1, del 30% nella GPU e ben del 40% per ciò che concerne la NPU, il cervello della gestione IA.
Aggiungiamo anche il supporto al Vulkan Engine e l’implementazione di un Ray Tracing migliorato
Un cervello decisamente prestante dunque, che non avrà problemi di fumo anche se dovesse essere sfruttato in ogni sua oncia di potenza: la nuova camera di vapore, più grande del 40% e realizzata con un materiale interfaccia termica su misura, garantisce infatti una più che adeguata efficienza termica. Ok, c’è spazio per parlare anche di giochi: al processore Snapdragon 8 Elite e alla nuova camera di vapore aggiungiamo anche il supporto al Vulkan Engine e l’implementazione di un Ray Tracing migliorato. Ora sì che voglio vedere i giochi più recenti come girano! Anche se poi finiremo tutti a giocare a Balatro o Vampire Survivors, poco ma sicuro.
Per concludere, ecco i prezzi, ricordando che S25 e S25+ sono realizzati con una scocca di alluminio armato mentre S25 Ultra offre un rivestimento in titanio e Corning Gorilla Armor 2 per il vetro.
Samsung Galaxy S25 sarà acquistabile nelle seguenti configurazioni:
- nella versione da 12GB + 128GB ad un prezzo consigliato di €929
- nella versione da 12GB + 256GB ad un prezzo consigliato di €989
- nella versione da 12GB + 512GB ad un prezzo consigliato di €1.109
Samsung Galaxy S25+ sarà acquistabile nel mercato italiano nelle seguenti configurazioni:
- nella versione da 12GB + 256GB ad un prezzo consigliato di €1.189
- nella versione da 12GB + 512GB ad un prezzo consigliato di €1.309
Samsung Galaxy S25 Ultra sarà acquistabile nel mercato italiano nelle seguenti configurazioni:
- nella versione da 12GB + 256GB ad un prezzo consigliato di €1.499
- nella versione da 12GB + 512GB ad un prezzo consigliato di €1.619
- nella versione da 12GB + 1TB ad un prezzo consigliato di €1.859
Ora non ci resta che attendere eventuali prove più esaustive, per capire come il nuovo prodotto di punta di Samsung si comporterà nella nostra quotidianità. Al momento si può dire con certezza che, per una volta, non si è parlato di IA a caso, mostrando quanto sia grande il potenziale di una tecnologia che nasce e deve crescere come supporto dell’uomo, non come suo sostituto. E nonostante la consapevolezza del tutto e la grande tecnologia, mi sono ovviamente dimenticato di chiedere qualche ricetta per le patate…
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