Le saghe “Warriors” di Koei Tecmo e Omega Force, anche grazie al qui preso in esame Samurai Warriors 5, proseguono inarrestabili la loro avanzata, all’insegna di una longevità invidiabile e uno zoccolo duro di fan pressoché inossidabile. Amate e odiate per il loro essere così “familiari”, e al contempo un po’ stantie, hanno dimostrato la maggior debolezza proprio nei momenti in cui hanno osato sperimentare troppo, facendo il proverbiale passo più lungo della gamba (le velleità “open world” di Dynasty Warriors 9 sono un triste memento).
Con Samurai Warriors 5 però, in uscita il 27 luglio su PS4, Xbox, PC e Nintendo Switch, il team di sviluppo sembra aver ingranato la marcia giusta grazie a un mix di intriganti novità, ma non così rivoluzionarie da scombussolare i già delicati equilibri. Lo abbiamo provato in anteprima (in versione PC), e la sensazione è che non saranno unicamente i fan di lunga data a dover segnare quel giorno sul calendario, ma anche e soprattutto i detrattori, o comunque coloro ai quali la scintilla non è mai scattata.
Non per il comparto narrativo, che resta sostanzialmente invariato e corale (ben 27 i guerrieri confermati), come da tradizione: incentrato sull’epoca Sengoku, questa volta segue un giovanissimo Nobunaga Oda, il leggendario condottiero già impersonato (e combattuto) all’apice della sua carriera in più di un capitolo dei vari Warriors. Qui il nostro è ben lontano dai fasti che lo hanno reso celebre, denotando invece una certa immaturità e impulsività, tratti compensati comunque da formidabili abilità da spadaccino e da un coraggio fuori dal comune, che in più di un’occasione lo porteranno a fronteggiare minacce decisamente sopra il suo livello, ma anche a superare ostacoli reputati universalmente insormontabili.
Abbiamo potuto provare solo i primi due capitoli, e già in questo assaggio non sono mancati i tradimenti e i colpi di scena a cui ci hanno abituato i Warriors, incentrati principalmente sul salvataggio del giovane Ieyasu Tokugawa e nello scontro a muso duro con il temutissimo daimyō Yoshimoto Imagawa.
La novità più evidente di Samurai Warriors 5 riguarda invece il comparto visivo, con un abbandono dello stile poligonale e semi-realistico di personaggi e nemici visto finora, a favore di un piacevole cel shading (nonostante qualche texture dei vestiti un po’ slavata), enfatizzato e reso ancor più artistico e godibile in alcune sequenze video pre-missione, o in certi scenografici attacchi speciali. Come detto, non una rivoluzione, ma la scelta del team dona una piacevole sensazione di freschezza a una saga ormai stantia.
Novità che diventano più evidenti anche pad alla mano, con un combat system lievemente migliorato e reso più vario e dinamico, tra parate, parry, attacchi in salto, e tutta una serie di abilità e combo che rendono molto meno pesante il farsi strada tra migliaia di soldati/carne da macello come i vari Warriors ci hanno abituati finora, rendendo al contempo più appagante un gesto diventato ormai meccanico, quasi automatico.
C’è poi l’Hyper Attack, un poderoso colpo ad ampio raggio influenzato dalla tipologia di arma utilizzata (potrete quindi sbizzarrirvi a provare tutti quelli a disposizione), utile per spostare folti gruppi di avversari in un angolo e renderli più semplici da colpire con un successivo attacco ad area, così come le Ultimate Skill, vere e proprie abilità secondarie, dotate di apposito cooldown, che andranno a offrire bonus (aumento di attacco e difesa, ricarica della salute o della barra Musou), quando non veri e propri colpi da sfruttare strategicamente nel bel mezzo di un duello.
Combinazioni anche con la Rage, vera e propria modalità “berserk” collegata alla barra dello spirito, che una volta riempita aumenterà temporaneamente velocità e potenza di attacco del protagonista di turno (di base avrete spesso Nobunaga, ma proseguendo nella modalità principale, Musou Mode, sbloccherete e alternerete uno dei già citati 27 personaggi); usata in combinazione con l’immancabile attacco Musou, anch’esso associato a una barra da riempire massacrando nemici, sfodererete un colpo devastante, idem se lo attiverete a barra della salute vicina allo zero.
Un arsenale di colpi studiato per aiutarvi a concatenare un numero ancora maggiore di combo, che unito all’arsenale vero e proprio di armi da sbloccare e potenziare (di rango e livello, ma anche con vere e proprie “materia” à la Final Fantasy, che donano potere elementale o vantaggi extra), vi permetteranno di diventare sempre più efficaci contro le orde di nemici comuni, ufficiali e decine e decine di boss, oltre a rendere più variegata e avvincente l’esperienza. Accumulando punti EXP il vostro guerriero salirà di livello e sbloccherà nuovi poteri, con tanto di skill-tree entro cui spostarsi per migliorare le statistiche, trasmettendovi un senso di crescita e progressione come mai prima d’ora. Questa sempre più palese contaminazione con l’RPG, insomma, promette di dare una bella rinvigorita a certe meccaniche trite e ritrite, e non vediamo l’ora di scoprire quanto nel profondo si entrerà nel gioco completo.
Novità non rivoluzionarie ma mirate promettono di dare una bella rinvigorita alla serie
Maggiore soddisfazione l’abbiamo riscontrata anche nel classico avanzamento all’interno delle missioni, con un sistema a obiettivi che rende più sopportabile il falciare orde di comuni nemici, ormai sempre più facoltativi e ignorabili, nel caso di noia incombente, in favore invece di ossi ben più duri e appaganti da abbattere, o utili, come i suonatori di tamburi, la cui eliminazione riduce drasticamente il morale degli avversari, o ufficiali la cui morte interrompe lo spawn di nemici e lascia invece aperta la strada ai rinforzi.
Questo primo contatto con Samurai Warriors 5, insomma, ci ha convinti, grazie a novità forse non epocali, ma convincenti e, per il momento, ben implementate, tra il rinnovato comparto grafico piacevole e funzionale (su PC i caricamenti sono rapidissimi, e i cali di frame-rate molto rari), e un combat system più fresco e dinamico, oltre a tutta una serie di meccaniche gestionali di cui non possiamo ancora parlarvi in maniera approfondita: per quelle, così come per una disamina più attenta e corposa sulla modalità principale, ci aggiorniamo in sede di recensione.
Samurai Warriors 5 è prenotabile da GameStopZing Italia nelle versioni Xbox, PS4 e Nintendo Switch.
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Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.