Annunciato nel corso dell’E3 2014, Scalebound doveva essere un action in terza persona sviluppato da PlatinumGames per Xbox One e il cui focus sarebbe stato un personaggio in grado di controllare un possente drago. Concept molto interessante per un gioco che tuttavia, dopo tre anni in cui lo sviluppo non sembrava procedere in alcun modo, Microsoft si è vista costretta a cancellare.
Eppure i fan sperano ancora che possa esserci spazio per una nuova rinascita, tanto che Scalebound sale occasionalmente alle cronache con qualche rumor su una possibile ripresa dei lavori: un tema tanto caro non poteva non essere affrontato nel corso dell’intervista a Phil Spencer da parte di IGN ma il capo della divisione Xbox ha spento gli entusiasmi.
“Non ci stiamo lavorando. Non mi trovo all’interno di Platinum oggi ma sono alquanto sicuro che non ci stiano lavorando, è qualcosa che ci siamo lasciati tutti alle spalle. Non è stato un momento proprio positivo per me nel mio ruolo, il fatto di dover cancellare un gioco di cui abbiamo parlato per anni. Ma devo dirlo, per tutte le persone che in qualche modo pensano ancora ci sia qualcosa in lavorazione, devo dire che non è così.”
“È stato un momento difficile, perché ho veramente un enorme rispetto per Platinum, Kamiya e il suo team”, ha aggiunto Spencer. “Non vi è però alcun risentimento né c’è stato contrasto tra i team, abbiamo semplicemente provato a fare qualcosa e non ha funzionato”.
Parte del problema, secondo il capo di Xbox, potrebbe essere stato il suo annuncio troppo preventivo, un errore fatto anche con Fable Legends. Voi cosa pensate? Siete disposti a mollare il colpo e accettare che Scalebound, ormai quasi certamente, non vedrà mai la luce?
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Nata e cresciuta negli anni ’90 con un Game Boy e un Nintendo 64, è poi passata alla PlayStation senza più staccarsene. Gioca un po' a tutto, con particolare predilizione per gli horror, ma non chiedetele di ballare o pilotare un aereo in Flight Simulator: le conseguenze sarebbero disastrose.
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Leggi i suoi articoliNata e cresciuta negli anni ’90 con un Game Boy e un Nintendo 64, è poi passata alla PlayStation senza più staccarsene. Gioca un po' a tutto, con particolare predilizione per gli horror, ma non chiedetele di ballare o pilotare un aereo in Flight Simulator: le conseguenze sarebbero disastrose.
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