Scarlet Nexus, l’action GdR targato Bandai Namco e in uscita il prossimo 25 giugno, è tornato a mostrarsi in un corposo hands-on: l’abbiamo provato per diverse ore, ne siamo usciti molto soddisfatti e ora siamo qui per raccontarvelo. Siete pronti a tuffarvi con noi in un futuro psico-punk, nel ruolo di due giovani psionici sulle cui spalle sembra, come sempre succede in questo genere di narrazioni, pesare il destino del mondo?
Per chi si fosse perso qualcosa nei mesi successivi all’annuncio, Scarlet Nexus è ambientato in un tempo molto lontano dal nostro, su quella che potremmo definire una Terra alternativa, la cui estetica richiama i classici anime ma si fonde con la fantascienza occidentale per dar vita a un gioco più vivido e vivo di quanto precedenti produzioni (Code Vein e i vari God Eater) ci abbiano abituato. La scoperta di un ormone psionico nel cervello umano ha cambiato il mondo ma, sebbene per ora non direttamente correlate, questa scoperta ha avuto un prezzo – una sorta di contrappasso se vogliamo.
L’invasione degli Estranei, creature folli e affamate di cervelli umani la cui origine è ancora avvolta dal mistero, resistenti a quasi tutti i tipi di armi convenzionali: questo ha spinto il governo a prendere una posizione netta e fondare le Forze di Soppressione Estranei (FSE), tra le cui fila militano appunto quelle persone con un ormone psionico particolarmente sviluppato. Sono loro, siete voi, l’ultimo baluardo dell’umanità: nei panni di Yuito Sumeragi e Kasane Randall vivrete due storie diverse ma molto intrecciate, che alla fine dipingeranno il quadro completo di quella che si prospetta essere una storia profonda quanto tragica – stiamo parlando degli autori dietro Tales of Vesperia, dopotutto.
Il focus di questo hands-on, ma noi diremmo di tutto il gioco, è stato il sistema di combattimento. Si basa su un intelligente e divertente mix tra corpo a corpo e abilità psioniche, per un risultato frenetico e assolutamente divertente che ci ha lasciato con la voglia di giocarne ancora: Yuito e Kasane adottano uno stile di combattimento diverso (lui più incline alla forza bruta con la spada, lei alla velocità con i pugnali) ma entrambi fanno forte affidamento sulla concatenazione di attacchi, sfruttando proprio i poteri psionici che li distinguono.
Loro sono contraddistinti dalla psicocinesi ma le persone sviluppano poteri differenti, dunque tra i nostri compagni di squadra troveremo chi utilizza la pirocinesi, l’elettrocinesi, l’ipervelocità, la sclerocinesi e tanti altri ancora. Questa diversità di poteri serve soprattutto a garantire originalità e varietà ai combattimenti, poiché il nostro personaggio – collegandosi ai compagni tramite un sistema artificiale chiamato SAS – potrà fare momentaneamente proprie le loro capacità e sfruttarle sul campo. Questo implica che la persona a cui vogliamo prendere in prestito i poteri deve essere in squadra con noi e considerato che nelle ore di prova la formazione è cambiata spesso, abbiamo avuto modo di sperimentare parecchio.
Frenetico e divertente, il sistema di combattimento è il nucleo di Scarlet Nexus
Proprio questo, la sperimentazione, è il punto forte del sistema di combattimento di Scarlet Nexus: le possibilità di agire sono molteplici, dall’utilizzo di QTE alla combinazione di attacchi fisici e psionici personali, fino al collegamento neurale con il compagno per impadronirci delle sue abilità per un tempo limitato. Volendo potete persino impostare il vostro approccio puntando ad azzerare la resistenza dei nemici, così da mettere a segno un attacco letale a prescindere dalla quantità di salute rimasta. Non ci si annoia mai in Scarlet Nexus, che nella sua frenesia ci ha ricordato per certi versi Astral Chain – solo, senza la creatura ultraterrena incatenata a noi.
Le possibilità di azione sono molte e fin dall’inizio, con un po’ di pratica, è possibile estendere la continuità degli attacchi pressoché all’infinito, impedendo alle creature di reagire: certo, funziona meglio quando non siamo circondati da una decina di Estranei ma anche in questo caso, facendo buon uso dell’ambiente e di quello che offre per le nostre capacità cinetiche, è comunque possibile tenere occupato un nutrito gruppo di nemici.
È una costante questione di equilibrio, di destreggiarsi fra tutto quello che il sistema di combattimento offre e imparare a mescolarlo nella maniera più efficace, oltre che divertente per voi. Non dimentichiamo poi che, quando il personaggio raggiunge una certa soglia, si attiva il Brain Drive: una sorta di “forma finale” dello psionico in cui tutte le sue caratteristiche vengono potenziate per un certo lasso di tempo. C’è davvero tanto a disposizione e pur non reinventando alcuna ruota (non che fosse tenuto a farlo), Scarlet Nexus mette in piedi un vero e proprio teatro della frenesia, dove gli scontri si fanno sempre più al cardiopalma mano a mano che incontriamo nuove tipologie di Estranei e questi fanno squadra per renderci la situazione difficile.
A fianco del combattimento troviamo poi altri elementi classici dei GdR, come lo sviluppo del personaggio attraverso un albero delle abilità (dopo essere saliti di livello e aver ottenuto i punti necessari) ma anche una meccanica legata alle relazioni con i compagni: non è un vero e proprio dating sim (dubitiamo possano esserci esiti amorosi), ma mette comunque in scena delle situazioni – che possono essere dialoghi oppure missioni – al termine delle quali il nostro rapporto con un determinato compagno di squadra cresce. Di pari passo, aumenta l’efficacia del suo potere psionico, andando addirittura a sbloccarne nuove potenzialità, quindi ancora una volta possiamo vedere come il sistema di combattimento sia il nucleo dell’esperienza.
Nel complesso, Scarlet Nexus ci ha convinto. Abbiamo giocato fino al punto stabilito e ne volevamo ancora, grazie a una narrazione intrigante e un gameplay che non ristagna mai, offrendo numerose possibilità e incentivando la sperimentazione. Dal punto di vista estetico ci è sembrato altrettanto ben riuscito, una sorta di evoluzione rispetto a Code Vein, sebbene averlo provato da remoto non ci renda possibile stabilirne la qualità effettiva: lo stesso modo di raccontare la storia, un misto di filmati e vignette, l’abbiamo trovato riuscito. Se siete appassionati del genere, e se già vi hanno convinto titoli come il già citato Code Vein o i God Eater, allora questo potrebbe proprio fare al caso vostro.
Vi ricordiamo che Scarlet Nexus uscirà il 25 giugno 2021 per PS4, PS5 ed Xbox (compatibile con Series X/S), e che a breve sarà disponibile una demo giocabile per tutti gli utenti (21 maggio per Xbox One e Series X/S, 28 maggio per PS4 e PS5). Potete prenotarlo da GameStopZing.